I gruppi di minoranza del Consiglio Comunale di Albano hanno protocollato una richiesta di seduta straordinaria in merito ad alcune problematiche che stanno sollevando particolari proteste tra i cittadini residenti.
Tra i temi insiste l’installazione di un ripetitore di telefonia mobile autorizzata all’interno della proprietà comunale ubicata in via Tor Paluzzi a Cecchina. I richiedenti pongono all’attenzione della massima assise cittadina i termini di opportunità che hanno spinto l’amministrazione a scegliere di destinare una struttura ad alto impatto architettonico e ambientale, non in un’area il più possibile lontana dalla zona urbanizzata, possibile all’interno delo stesso terreno di pertinenza comunale, ma immediatamente adiacente ad un manufatto, sulla cui destinazione il Comune di Albano, insieme alla comunità di Cecchina ed alle realtà eventualmente interessate, poteva aprire un percorso di recupero e valorizzazione, in linea con i concetti di sostenibilità, magari con finalità sociali ad interesse pubblico. L’installazione dei ripetitori è un tema che desta sempre particolare attenzione tra i cittadini, per questo la trasparenza nella programmazione delle installazioni aiuterebbe la popolazione a comprendere la ratio progettuale, l’effettiva utilità, unitamente alla necessaria sicurezza.
Anche a Pavona si stanno registrando assemblee spontanee di residenti in merito alle criticità sorte per quanto riguarda la viabilità su via Roma, conseguenza dei lavori in atto per la realizzazione della pista ciclabile e delle opere annesse. Le proteste si soffermano sulla sostanziale inagibilità dell’arteria viaria, che verrebbe ristretta fino all’impossibilità di transito nei due sensi di marcia. Paradossalmente, sottolineano alcuni, invece di risolvere il problema del traffico, allegerendolo, si genera un imbuto, senza alcun beneficio, neppure per chi si volesse avventurare nell’utilizzo della pista ciclabile, creando enormi disagi a tutta la frazione di Pavona.
Restando a Pavona, lungo la Via del Mare, si sottopone al dibattito la possibilità di installare appositi rilevatori di percorrenza, muniti di tecnologie capaci di riconoscere i mezzi pesanti, su cui pende una ordinanza di divieto di transito, ad oggi totalmente disattesa, perché priva di controlli adeguati.
Salendo verso il centro storico di Albano invece, i promotori manifestano volontà di approfondimento in merito alle comunicazioni che la Sovrintendenza intende sottoporre all’amministrazione comunale, sulle procedure che hanno portato ai lavori di ristrutturazione della storica scala nei pressi della stazione ferroviaria, che non sembrano corrispondere alle necessarie prescrizioni di tutela del patrimonio storico e archeologico che Albano ha la fortuna di possedere ed il dovere di curare e valorizzare, nel rispetto della sua identità storica e culturale.
“Le questioni che portiamo all’ordine del giorno del Consiglio Comunale – dichiara Massimo Ferrarini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Metropolitano ed a Palazzo Savelli, nonchè primo firmatario della richiesta – sono esemplificative del non governo del territorio da parte dell’amministrazione del Partito Democratico. La totale assenza di programmazione degli interventi strutturali, unita all’approssimazione nella gestione nelle attività di ordinaria amministrazione, fanno si che oggi la nostra città sia retta, non da una visione di sviluppo economico e sociale coerente, ma dall’unica bussola della sopravvivenza politica di una maggioranza sfilacciata e animata da conflittualita personali, lontane anni luce dagli interessi dei cittadini”.