“Dopo il nostro recente intervento sullo stato di incuria del Parco Calahorra – La Villetta, alcuni cittadini ci hanno scritto chiedendoci di “alzare un po’ lo sguardo”. Non in senso metaforico: letteralmente.
Ci siamo quindi fermati a osservare con attenzione il muro perimetrale che delimita l’ingresso al parco da via Massimo d’Azeglio. E ciò che abbiamo visto non ha certo rassicurato.
Il muro presenta diverse fratture, alcune diffuse, altre più profonde. Una in particolare è talmente ampia da permettere di infilarci dentro una mano: non un dettaglio da nulla, ma un segnale concreto di un cedimento in atto, che potrebbe riguardare l’intera struttura.
Parliamo dell’ingresso a uno spazio pubblico, frequentato ogni giorno da famiglie, bambini, cittadini di tutte le età. Eppure, anche di fronte a un rischio visibile, ci si ostina a non vedere.
Come UdC Monte Compatri, abbiamo segnalato la situazione a chi di dovere, chiedendo attenzione e responsabilità. Non è la prima volta.
Sappiamo già che verrà detto che “si stanno facendo verifiche”, che “si valuterà”, che “ci sono priorità”. Ma la vera priorità dovrebbe essere la sicurezza, quella vera, concreta, quotidiana.
E invece, ancora una volta, ci si muove solo quando si arriva al limite.
Solo quando una lesione diventa voragine. Solo quando non si può più far finta di nulla.
Siamo consapevoli che la manutenzione di un muro non fa notizia come una grande inaugurazione o una bella foto istituzionale. Ma siamo altrettanto certi che il dovere di chi amministra non è inseguire like, ma prevenire problemi. Anche quelli “banali”.
Un muro che si spacca è un simbolo fin troppo chiaro di ciò che accade quando si governa con distrazione.
E se proprio non si trova il tempo per intervenire, magari almeno una mano, nella crepa, possiamo infilarcela tutti, giusto per vedere se c’è ancora un po’ di responsabilità dentro”. Lo rende noto l’Udc di Monte Compatri.