I protagonisti del Festival

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attachmentRipercorrendo mentalmente i dieci giorni passati all’Auditorium Parco della Musica come inviata di Meta Magazine, cerco di delineare i volti di quelli che sono stati i veri protagonisti del Festival, da personaggi noti come il direttore Müller a presenze emergenti come Roan Johnson e Andrea di Stefano.

Marco Müller: padrone di casa per il terzo anno consecutivo, fin dalla conferenza stampa di apertura insiste sulla formula “quest’anno sempre più festa che festival”. Marco lascia Roma per approdare in altri lidi e ringrazia i suoi compagni di squadra Lamberto Mancini e Paolo Ferrari: “Sono stati tre anni istruttivi, le sfide sono state molte e impegnative. Arrivederci Roma, arrivederci Italia”. Torna in Svizzera, dove è professore di Stili e Tecniche del Cinema all’Università della Svizzera Italiana. Alta la qualità dei film presentati, di successo la formula proiezione + approfondimento, ma carente l’organizzazione, con file fuori dalle sale e proiezioni che si accavallavano.

Voto: 7

Nicoletta Romanoff: regina dei red carpet di questa nona edizione. Splendida nell’abito color pesca di Giorgio Armani sulla passerella d’apertura, Nicoletta è stata madrina della kermesse, affiancando il direttore Müller nelle cerimonie di apertura e chiusura e nella consegna dei premi. Aggraziata, delicata e disinvolta, l’attrice di origini russe se l’è cavata bene nelle vesti di conduttrice.

Voto: 9

Tomas Milian: protagonista di una Masterclass con il pubblico del festival, l’attore di origini cubane, vincitore dell’Acting Award, ha raccontato i suoi primi passi nel mondo del cinema, dall’abbandono della terra natia al provino all’Actors Studio di New York. Forte il legame con Roma e il pubblico romano, che lo ha accolto calorosamente.

Voto: 8,5

I divi di Hollywood: i quattro belli e impossibili. Un inglese, un portoricano naturalizzato spagnolo, un americano dell’East Coast e un californiano. Clive Owen, Benicio Del Toro, Richard Gere e Kevin Costner hanno spiazzato il pubblico di Roma con il loro fascino e la loro bellezza. Non solo belli ma anche bravi e convincenti nelle pellicole di cui sono protagonisti.

Voto: 8

Lily Collins e Sam Claflin: protagonisti del teen movie romantico Love, Rosie, gli idoli delle adolescenti hanno calamitato l’attenzione dei media, quasi novelli Hugh Grant e Julia Roberts.

Voto: 8

Willem Defoe: l’attore, recentemente visto nella parte di Pasolini nell’omonimo film presentato a Venezia, ricorda con ammirazione il compagno di set P. S. Hoffman in uno dei suoi ultimi film. Defoe ormai è di casa in Italia.

Voto: 8

Valentina Lodovini: l’attrice umbra è stata presente nel cast di ben tre film del festival, Buoni a nulla di Gianni di Gregorio, I milionari di Alessandro Piva e Tre tocchi di Marco Risi. Simpatica e solare, l’interprete di Benvenuti al Sud è tra le giovani promesse del cinema italiano.

Voto: 8

Cristiana Capotondi: protagonista femminile del film Soap Opera di Alessandro Genovesi, Cristiana è stata anche membra della giuria Taodue. Ormai adulta e artisticamente matura, quella del Festival è una Capotondi lontana dalla liceale Claudia del film d’esordio Notte prima degli esami.

Voto: 8

Spandau Ballet: la band inglese torna sulle scene per presentare il film – documentario Soul Boys of the Western World. Tony Hadley, John Keeble, Steve Norman, Gary e Martin Kemp, protagonisti assoluti del panorama musicale degli anni ’80, sono apparsi sempre giovani e carichi di energia come un tempo, nonostante il passare degli anni.

Voto: 8,5

Roan Johnson: rivelazione di quest’anno, il regista italo – britannico, vincitore di ben due premi (Premio BNL Cinema Italia e Premio Akai International Film Fest) è stato ben accolto dal pubblico di Roma, che ha apprezzato la freschezza e l’originalità dell’opera collettiva Fino a qui tutto bene. Vero talento in ascesa, Roan ha scelto di auto produrre il film, una scelta che gli ha portato fortuna.

Voto: 9

Stephen Daldry: il regista di Billy Elliott ha stregato Roma, edulcorando la tragicità del mondo delle favelas brasiliane attraverso una fiaba moderna e avventurosa che celebra il cinema brasiliano. Vincitore del Premio del Pubblico BNL Gala, sceglie di devolverlo a un’associazione per la tutela dei bambini delle favelas di Rio.

Voto: 9,5

David Fincher: grande assente del festival ma supportato dal pubblico dei più giovani che lo hanno scelto per il Premio Farfalla d’Oro Agiscuola. Introspettivo e ricco di colpi di scena il film, Gone Girl.

Voto: 9

Andrea di Stefano: il regista romano porta un po’ d’America in Italia. Si è fatto da sé, è espatriato ed è tornato per trionfare nella città da cui è partito. Complimenti al coraggio e alla sfida di misurarsi con una produzione hollywoodiana ad altro budjet con Escobar – Paradise Lost.

Voto: 9

Ficarra e Picone: ultimi ospiti nella serata conclusiva, il duo comico siciliano conquista il pubblico e la stampa con l’ultimo film Andiamo a quel paese, commedia satirica con punte di critica alla società di oggi.

Voto: 8,5