Sel e Sinistra di Albano solidali con antifascisti rinviati a giudizio

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Funerali Priebke
Carro funebre assaltato ai funerali di Erich Priebke ad Albano Laziale (Foto tratta da Il Messaggero)
Funerali Priebke
Carro funebre assaltato ai funerali di Erich Priebke ad Albano Laziale (Foto tratta da Il Messaggero)

“La Lista “Sinistra” di Albano, Cecchina, Pavona, Le Mole e Cancelliera – si legge in una nota – esprime totale solidarietà e vicinanza ai 5 antifascisti rinviati a giudizio per ciò che accadde il 15 ottobre 2013. In quel giorno la salma del boia gerarca nazista Priebke, assassino di centinaia di innocenti, venne portata ad Albano Laziale per un indegno funerale. I cittadini in quell’occasione scesero in piazza con una spontanea sollevazione popolare, che portò la nostra Città a riaffermare la sua anima antifascista e antinazista. Ebbene, di quelle centinaia e centinaia di cittadini, ora 5 vengono rinviati a giudizio per aver partecipato a quella necessaria manifestazione.

La notizia dei rinvii a giudizio viene dopo pochi giorni da – continua la nota – un’altra notizia: la denuncia di 23 antifascisti della nostra Città, tra cui importanti esponenti dell’ANPI. Questi 23 compagni e compagne sono accusati di manifestazione non autorizzata per aver protestato contro l’inaugurazione di una sede del partito neofascista Forza Nuova.

Tutto questo è inaccettabile. Le Istituzioni, dalla Magistratura alla Prefettura fino alla Questura, invece di prendersela con gli antifascisti, dovrebbero applicare la Costituzione e le leggi Scelb,a Mancino e Reale. La nostra amata Costituzione dice chiaramente che è vietata la riorganizzazione del Partito fascista in ogni forma. Inoltre la legge vieta l’apologia di fascismo, la propaganda fascista, l’uso di simboli fascisti e le violenze fasciste, spesso basate su sessismo, razzismo, xenofobia e omofobia. Per questo chiediamo lo scioglimento di tutti i partiti, i movimenti e i gruppi imperniati sull’ideologia fascista.

Non vogliamo che nei nostri territori si diffonda un’ideologia che speravamo di aver cancellato per sempre e che tanto male – conclude la nota – ha fatto alla nostra Città”.

Sulla stessa linea il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Albano che dichiara in un comunicato stampa: “Nei giorni scorsi abbiamo appreso del rinvio a giudizio di 5 militanti antifascisti, tra cui un Compagno del gruppo di Sel metropolitano, per quanto accaduto nell’ambito della manifestazione che si tenne il 15 ottobre 2013 ad Albano Laziale per impedire i funerali di Priebke, sanguinario criminale nazista, responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
Albano Laziale fu in prima linea contro il fascismo, vide versare il sangue di suoi concittadini alle Fosse Ardeatine e venne insignita della medaglia d’argento al valore della Resistenza. Quel giorno di ottobre riaprì una grande ferita, che – continua la nota di Sel – la sollevazione popolare riuscì a contrastare confermando la profonda tradizione antifascista della nostra Città.
Oggi essa è nuovamente messa a dura prova, non solo dal rinvio a giudizio di 5 persone che manifestarono per impedire quell’assurda e impopolare decisione, ma anche dalla notizia che i militanti di Forza Nuova stanno organizzando ronde nel nostro territorio, in nome di una maggiore sicurezza contro la criminalità. Ci piacerebbe derubricare il tutto come un fatto marginale ma, purtroppo, temiamo che invece di essere un deterrente alla delinquenza comune ed organizzata, si concretizzi unicamente come intralcio all’azione delle forze dell’ordine.
E’ evidente che negli ultimi anni i continui tagli dei Governi hanno prodotto una carenza drammatica di uomini e mezzi anche nella Nostra Città. Di fatto, però, l’intervento coordinato delle varie forze dell’ordine, messo in atto nei giorni scorsi a Pavona su richiesta del Sindaco Marini, ha riportato legalità e sicurezza in una zona degradata.
Tutto questo senza bisogno di ronde che, animate da un sentimento per lo più xenofobo e razzista, sottintendono – conclude il partito di Vendola ad Albano – un pericoloso modello di sicurezza fai-da-te. Questo tipo di iniziative, inoltre, mettono in discussione il principio costituzionale e giuridico che vede lo Stato come unico garante della sicurezza, dei diritti delle persone e della repressione e prevenzione del crimine in tutti i suoi aspetti.
Noi siamo per la sicurezza, ma la sicurezza non si costruisce con una “passeggiata”. La sicurezza è una condizione che va costruita giorno per giorno attraverso politiche occupazionali, politiche sociali e culturali.
Questo è e sarà il Nostro impegno per rendere più sicura la Nostra Città”.                     CIRCOLO ALBANO LAZIALE