Officine Civiche su Igdo, “Il Comune ascolti la piazza”

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Manifestazione Igdo a Ciampino 2 aprile 2016
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Manifestazione Igdo a Ciampino 2 aprile 2016

“L’IGDO è patrimonio collettivo e memoria storica della città di Ciampino. Questo è un dato incontrovertibile e proprio per questo motivo – si legge in una nota diramata da Officine Civiche – abbiamo ritenuto fosse necessario dare un appuntamento alla cittadinanza per confrontarsi sulla recente (e fortuita) notizia della messa all’asta dell’immobile con una base irrisoria di 1,5 milioni di euro. Molti cittadini di Ciampino, insieme a diverse realtà del territorio (Ciampino Bene Comune, Officine Civiche, Città in Comune, Rifondazione Comunista, Sel, M5S ecc) e alcuni esponenti politici, sono riusciti a costruire un momento significativo di partecipazione alla vita pubblica della nostra città. La giornata di ieri ci riempie di soddisfazione. Si è trattato di un importante momento partecipato e attivo, dove ci si organizza in direzione del bene comune, si sta insieme e si discute, per diventare più grandi e più forti di quelli che stanno privatizzando tutto, dalle nostre periferie al pianeta intero. Passando, ovviamente, per l’IGDO”.

“Siamo invece profondamente – continua la nota – dispiaciuti per la vistosa assenza dell’Amministrazione, nella cui presenza speravamo per realizzare non solo un momento di confronto cittadino, ma un dialogo sincero con chi governa la cosa pubblica. Adesso gli amministratori ascoltino le richieste che arrivano da questa piazza, non facciano finta di niente ancora una volta. Perché la piazza di ieri chiede una cosa sola: l’acquisizione pubblica dell’immobile da parte del Comune, che tutelerebbe la cittadinanza da interventi speculativi del privato. Non hanno convinto, insomma, le motivazioni che Assessore competente e Sindaco ci hanno raccontato giovedì in Consiglio comunale per giustificare l’indisponibilità a un’offerta all’asta pubblica. I cittadini di Ciampino vogliono un centro cittadino al servizio del bene collettivo, dove il Comune possa gestire i processi di trasformazione dell’area nel rispetto dell’interesse pubblico e della memoria storica e culturale della nostra comunità. Una comunità che – conclude Officine Civiche – ieri pomeriggio ha voluto a gran voce dire la sua”.