Università degli Studi Roma Tre: in mostra due secoli di stampa periodica per ragazzi

Mostra su periodici per ragazzi

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Partita il 3 aprile e prorogata fino al 30 maggio, la mostra dal titolo “Caro Giornalino…Due secoli di stampa periodica per ragazzi”, ospitata presso la Biblioteca di Area Umanistica ‘Giorgio Petrocchi’. L’evento è stato curato dal Mused, Museo della Scuola e dell’Educazione, sempre facente parte dell’Università degli Studi Roma Tre.

Il Giornalino: la sua storia attraverso le varie epoche

La mostra è visitabile tutti i giorni durante l’orario di apertura della biblioteca, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 20. L’ingresso è libero ed è aperto a tutti.

L’esposizione si compone di compone di 7 teche, all’interno delle quali ognuna di esse racconta la storia della stampa e dei suoi autori con i giornali dell’epoca, rigorosamente a colori e debitamente illustrati.

Come si entra, sulla destra, si trovano i primi espositori che narrano dei grandi autori che si sono avvicendati durante i secoli ‘800/’900, come per esempio, il celeberrimo Carlo Collodi, autore di ‘Pinocchio‘, fino a grandi firme dell’epoca, quali Grazie Deledda ed Elsa Morante. Questi sono solo alcuni dei tanti nomi che compaiono nella mostra dedicata alla stampa. Si continua, approfondendo i secoli dell’Ottocento e del Novecento e vediamo che la letteratura per l’infanzia comincerà ad interessare un vasto pubblico di giovani lettori. In questo modo la letteratura si farà portavoce dei processi di alfabetizzazione e di acculturazione per l’infanzia. E così, tra i primi giornali per ragazzi, pubblicati in Italia, ad inizio ‘800, troviamo “L’Amico dei fanciulli” di Giovanni Pirotta che si ispirò ai periodici francesi per realizzarlo.

Per poi trovare più ampio respiro nel 1900, grazie anche al ‘Novellino‘ sorto a fine 800, le cui pagine a colori trattavano di racconti, fiabe e novelle.

Ma, affinchè un giornalino che racconti di fiabe e di novelle catturi l’attenzione del suo piccolo pubblico, c’è bisogno di qualcuno che lo illustri. Così, in una teca, uno spazio è dedicato proprio ai ‘Grandi illustratori’, tra cui menzioniamo “Yambo“, Sergio Tofano, Antonio Rubino, Filiberto Scarpelli e molti altri.

Purtroppo, come qualsiasi altro giornale, anche quello per bambini ha subito una battuta d’arresto durante il periodo fascista, causata dalla censura e dalla propaganda che il regime aveva imposto a tutta la stampa. In questo triste periodo storico italiano, però, sembra sopravvivere con più facilità ‘Topolino‘, ma solo perchè era il giornale preferito dai figli più piccoli del Duce.

Sebbene nell’800 la stampa periodica per ragazze era subordinata a quella maschile, resisteva, ma era relegata solo alle fanciulle di estrazione borghese, escludendo tutte le altre fasce della società.

Infine, in un’ultima teca, sono raccolte parti di quelle che sono state le ‘Grandi opere’ nei periodici per i giovani. Ricorderemo tutti, con il sorriso sulle labbra e l’ilarità nel cuore, ‘Il giornalino di Gian Burrasca‘, oppure, ‘Il giovane monello di Vamba‘. Ma, tra queste, merita una menzione d’onore ‘Le avventure di un burattino‘ di Carlo Collodi.  Per finire, come non ricordare Pimpa, la famosissima cagnolina a pois che parla come una bambina, creata nel 1975 dalla mente prestigiosa dell’artista e scrittore italiano Altan.

Per restare sempre aggiornati sulle attività del Mused e della Biblioteca Umanistica ‘Giorgio Petrocchi’, potete consultare i loro siti ufficiali e le loro pagine social su Facebook ed Instagram.