Ancora una volta scontri e divisioni nel centrosinistra, al centro il tema del Pnrr. A scatenare la bufera sono state le parole del commissario europeo Paolo Gentiloni, che ha di fatto smentito anni di rivendicazioni e fake news portate avanti dal governo Conte.
I soldi del Pnrr? Fu un algoritmo a decidere: nessuna clamorosa vittoria in nome della ‘’dignità dell’Italia’’ e dei suoi cittadini. “Lo stimolo alla crescita derivante dai crediti d’imposta sull’edilizia abitativa è stato probabilmente piuttosto limitato rispetto all’entità delle risorse fiscali spese”, ha certificato il Fmi, confermando l’analisi di quanti sottolineano che la misura si è dimostrata un disastro su tutta la linea. Una narrazione completamente diversa rispetto a quella raccontata dai cinque stelle.
Eppure tutti ricordiamo l’allora premier Conte vantarsi dei successi e gli obiettivi raggiunti al tavolo delle trattative Ue, alla sua capacità di imporsi e sbattere i pugni facendo valere la sua autorità suprema, con la quale sarebbe riuscito a conquistare i 200 miliardi e oltre contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un lavoro, a detta sua, che prometteva agli italiani, già massacrati dal lockdown da Covid, ‘’potenza di fuoco’’ ed effetti speciali.
Racconti di gloria oggi infranti dalle esternazioni di Gentiloni, che in un’intervista contenuta nel libro di Paolo Valentino in uscita per Solferino, ‘’Nelle vene di Bruxelles. Storie e segreti della capitale d’Europa’’, rivela spudoratamente come effettivamente andarono le cose: non ci fu alcun negoziato sui fondi del Pnrr. A decidere la distribuzione dei soldi è stato un algoritmo. Le gesta eroiche di Conte disintegrate così, brutalmente.
Nessun negoziato, in quel 2020 a stabilire le quote dei 750 miliardi di euro del Recovery Fund da assegnare ai singoli Paesi dell’Unione europea. A decidere la distribuzione del fondo, che per l’Italia previde oltre 200 miliardi di euro, fu un algoritmo ideato da due alti funzionari della Commissione: due olandesi. La formula digitale si basava su criteri come il numero delle vittime da Covid-19 e i danni provocati all’economia dalla crisi pandemica.
“Parlo delle quote di finanziamento assegnate ai diversi Paesi. Non sono state negoziate dai capi di governo. Sono state ricavate da un algoritmo che è stato tra l’altro ideato e definito da due direttori generali (entrambi olandesi). C’è un po’ di retorica italiana sul fatto che abbiamo conquistato un sacco di soldi. Non è vero. L’Italia è il settimo Paese in termini di rapporto tra soldi ricevuti e Pil. Ci sono altri che in termini relativi hanno portato a casa molto di più, dalla Spagna alla Croazia. Sempre grazie all’algoritmo”, ha precisato Gentiloni nell’intervista, riportata dal Corriere della Sera. Una pesante rivelazione, quella del commissario, che smentisce meriti e vittorie per anni vantate dai cinque stelle, ridimensionando anche la figura eroica di Giuseppe Conte.