
La Lupa batte l’Isola Liri con un gol per tempo, e tiene a distanza di sicurezza la Viterbese che nella giornata di domenica torna con tre punti dalla trasferta di Palestrina. Rispetto alle ultime uscite ufficiali, mister Galluzzo sceglie una linea difensiva esperta, dando un turno di riposo a Gordini e schierando davanti a Tassi la coppia De Gol-Baylon, con Colantoni a sinistra ed a destra Mazzei. Centrocampo inedito con Fantini e Chiesa, Icardi esterno a destra, Boldrini a sinistra. Siclari gioca alle spalle di Nohman, per una coppia di attacco che annovera la bellezza di 21 gol realizzati in 13 gare ufficiali. Dopo appena 2 minuti di gioco, non a caso, è proprio Nohman a sbloccare il risultato, insaccando di testa un perfetto cross di Colantoni dalla tre quarti sinistra. L’Isola Liri, in formazione peraltro molto rimaneggiata a seguito delle vicissitudini societarie degli ultimi giorni, non sembra però voler alzare bandiera bianca nonostante l’avvio decisamente in salita e cerca di sfruttare la foga agonistica dei suoi, perfettamente a proprio agio su un terreno di gioco in condizioni a dir poco proibitive che invece complica la vita ai palleggiatori della Lupa. Al 24’ i padroni di casa ci provano con Basilico, sicuramente il migliore tra i suoi, ma il suo tiro non inquadra la porta. Pochi minuti più tardi è Icardi ad avere tra i piedi la palla giusta per chiudere anzitempo i conti, ma la conclusione del giovane ‘96 castellano non è precisa, proprio come la risposta di Basilico. La Lupa chiude la prima frazione di gara in avanti, ma l’Isola Liri è fortunata quando un suo difensore respinge al centro dell’area il pallone messo in mezzo da Boldrini, che non chiedeva altro che essere appoggiato in rete. Nella ripresa c’è gloria anche per Tassi, che dice di no a Graziani, ma al 18’ sono i castellani a raddoppiare, al termine di una splendida azione di contropiede. Boldrini recupera palla sulla sinistra e apre per Siclari che accorre per vie centrali. L’ex San Cesareo vede dall’altra parte l’incursione di Chiesa, che riceve il pallone e supera Caldaroni realizzando il 2-0. L’Isola Liri è alle corde, e la Lupa rischia di dilagare: ci prova prima Boldrini, vittima del terreno di gioco a due passi dalla porta, poi dopo un bell’intervento di Tassi sul solito Basilico è ancora Boldrini ad andare vicino al 3-0 quando di tacco si fa respingere il pallone dalla difesa avversaria. Sugli sviluppi dell’azione, Montesi di piatto non riesce a dare alla sfera la forza giusta e l’Isola Liri si salva. Il risultato non cambia più, ma è sufficiente alla Lupa per portarsi a casa l’undicesima vittoria in campionato (33 i gol fatti, 10 quelli subiti). Domani, però, sarà già tempo di tornare in campo: mercoledì pomeriggio al Montefiore di Rocca Priora arriva il Matelica per i quarti di finale di Coppa Italia, per continuare una marcia che fino ad ora sembra non conoscere intoppi.
ISOLA LIRI – LUPA CASTELLI ROMANI 0-2, IL TABELLINO
ISOLA LIRI: Caldaroni, Reali, Gentile, Lanni, Schettino, Conti, Graziani, Simonetti, Basilico (dal 46’ st Cerqua), Martino (dal 3’ st Atturo), Bianchi (dal 22’ st Federico). A DISP: Casagrande, Cancanelli, Venditti A., Venditti S., Giovannone, Paesano. ALL. Ciardi
LUPA CASTELLI ROMANI: Tassi, Mazzei (dal 37’ st Di Nezza), Colantoni, Fantini, De Gol, Baylon, Boldrini, Icardi, Nohman (dal 33’ st Montesi), Chiesa (dal 41’ st Barone), Siclari. A DISP: Serpietri, Gordini, D’Orazi, Traditi, Copponi. ALL. Galluzzo
ARBITRO: Sig. Agostini di Bologna
ASSISTENTI: Sig. Gentileschi di Terni, Sig. Primieri Granieri di Perugia
MARCATORI: Nohman al 2’ pt, Chiesa al 18’ st
AMMONITI: Conti, Atturo (I), Mazzei, Fantini, De Gol (L)
SI ACCENDE IL MERCATO INVERNALE E ARRIVA BARONE:
Si accende il mercato invernale della Lupa Castelli Romani, che a poche ore dall’impegno contro l’Isola Liri si aggiudica le prestazioni di Mario Barone, in uscita dall’Olbia. Nella giornata di VENERDì, infatti, il centrocampista nato a Napoli il 13 giugno 1984 ha svolto la sua prima seduta di allenamento a Rocca Priora, mettendosi subito a disposizione di mister Galluzzo e dei compagni. Nei giorni scorsi il nome di Barone era stato accostato all’Unicusano Fondi, ma il giocatore non ha avuto dubbi ed ha scelto di accettare la corte del presidente Virzi e del DG Rosato, che dopo l’infortunio al crociato di Emanuele Mancini erano alla ricerca di un centrocampista di qualità che potesse completare una rosa già competitiva. “La serietà e il progetto ambizioso di questa società mi hanno convinto subito”, ha commentato Barone. “Questo è un club che negli ultimi due anni ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare grande davvero, ed io avevo bisogno di nuovi stimoli. Dopo il primo allenamento con i nuovi compagni, ho avuto modo di verificare quanto avevo sentito dire: qui c’è un ambiente sano, un gruppo compatto che ha tanta voglia di lavorare e di far bene, quindi ora sono ancor più convinto di aver fatto la scelta giusta”.
Trent’anni a giugno, Barone è ormai un veterano del girone laziale di serie D: dopo gli inizi nell’Ariano Irpino, arriva l’esordio tra i prof con la Cavese, seguito da una lunga serie di esperienze nel calcio campano, che lo hanno visto indossare tra le altre le maglie importanti di Pomigliano, Viribus Unitis, Savoia, Puteolana e Neapolis Mugnano. Con la formazione di Mugnano, Mario vince il campionato di serie D e approda in C2, dove si rende protagonista di due stagioni intense, che lo portano a vivere l’emozione di una semifinale play off persa con il Trapani. L’esperienza al Neapolis si conclude però con il ritorno nei Dilettanti, e con il passaggio di Mario al Sora, nella stagione 2012-2013. L’anno successivo arriva il Fondi, ed infine il passaggio all’Olbia, che punta su di lui come pedina importante di una squadra costruita per vincere. Gli inizi non sono però dei migliori per la compagine sarda, che cambia allenatore e, probabilmente, anche obiettivi. “Ad Olbia mi sono trovato bene”, commenta Barone, “e non c’è un motivo particolare che mi ha portato a scegliere di andar via. Diciamo che con il nuovo allenatore avevamo vedute diverse, e di comune accordo abbiamo deciso di separarci. Sono convinto, però, che l’Olbia da qui alla fine del campionato potrà dare fastidio anche alle corazzate del girone, perché è una squadra scorbutica e compatta con molti giocatori di qualità. Per quanto mi riguarda, però, ora penso solo alla Lupa perché mi piacerebbe contribuire attivamente ai successi di questa squadra, che in questo avvio di campionato ha già dimostrato qualcosa di importante. Io sono a disposizione del mister, e sono convinto che non sarà difficile integrarmi in questo gruppo, che fin da subito mi ha fatto un’ottima impressione. Conoscevo diversi dei miei attuali compagni per averci giocato contro negli anni passati: da Siclari a Baylon, da Colantoni a De Gol e Chiesa, so bene che sono tutti calciatori che avrebbero potuto ambire ad altre categorie. D’altronde, l’obiettivo di questa Lupa è quello di provare a vincere, ed io spero di poter dare il mio contributo e di togliermi qualche bella soddisfazione”.
Per quanto riguarda il mercato in uscita, infine, la Lupa Castelli Romani comunica di aver ceduto il giovane Matteo Bertoldi all’Unicusano Fondi, mentre Dario Tranchitella ha scelto il Gavorrano, dove ritrova il suo vecchio allenatore Federico Nofri Onofri.