“I partiti sono “…associazioni fondate su libera adesione”, Weber (1922). Non sono al di sopra della legge e neppure primus inter pares rispetto agli altri cittadini. La mancata organizzazione della festa dell’Unità a Monte Compatri ha una sola spiegazione: incapacità. Perché è una scusa indecente quella di definire “balzello enorme” la tassa di occupazione di suolo pubblico, che tutti pagano in occasione di eventi e manifestazioni che non sono patrocinate dall’amministrazione (cosa che evidentemente non può accadere per una festa politica)”, lo dichiara il sindaco Fabio D’Acuti.
“Nessun boicottaggio ma mera applicazione delle regole che gli esponenti del Pd di Monte Compatri dovrebbero imparare a rispettare per primi e non solo richiamare quando fa più comodo. Ricordo, inoltre, che negli anni passati i nostri democratici a parole (gli altri paghino, noi no) si sono visti e confrontati anche in altri luoghi (privati, al chiuso)”, aggiunge il primo cittadino monticiano.
“Ma vi è di più. L’amministrazione, insieme alla minoranza (anche quella dem), è impegnata nella Commissione Tosap per redigere il nuovo regolamento. La legalità è un principio che va perseguito sempre, con coerenza. E non a corrente alternata”, conclude il sindaco Fabio D’Acuti.