Aggressione in comune per l’Assessore Ada Santamaita

Marino Laziale, l'assessore alle Attività Produttive Ada Santamaita è stata aggredita in Comune martedì 6 agosto. Solidale l'Amministrazione Colizza.

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Palazzo Colonna di Marino

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Marino:

“Nella giornata di ieri, 6 agosto 2019, all’interno del Comune di Marino, è avvenuto un fatto increscioso ed inaudito: l’Assessore alle Attività produttive Ada Santamaita ha subìto un’aggressione verbale ed una prevaricazione con insulti ingiuriosi e di stampo sessista, da parte di un individuo che in evidente stato di alterazione rivendicava follemente il suo esclusivo diritto di decidere chi dovesse aprire delle attività commerciali nel Centro Storico di Marino, opponendosi violentemente al rilascio di autorizzazioni verso altro cittadino. Approfittando del poco personale presente negli uffici comunali, in corrispondenza del periodo estivo, il soggetto ha vigliaccamente affrontato in malo modo l’Assessore che infaticabilmente con grande disponibilità stava svolgendo le pubbliche funzioni a lei assegnate. L’Amministrazione tutta manifesta la sua più totale solidarietà all’Assessore Ada Santamaita, che ha subìto minacce per la propria incolumità e quella dei suoi cari, per il solo fatto di svolgere le sue attività con passione ed onestà, subendo la prepotenza di chi con atteggiamenti propri delle modalità mafiose, intende imporre il suo volere e prevaricare sugli altri. Il fatto estremamente grave è stato naturalmente denunciato alle Autorità competenti, nelle quali si ripone la massima fiducia. Rimane però il segnale di forte degrado sociale e di subcultura della violenza che evidentemente non può considerarsi fenomeno irrilevante. “Questa Amministrazione e l’Assessore Ada Santamaita in prima persona – dichiara il Sindaco Carlo Colizza – stanno lavorando per attrarre un’economia sana e virtuosa su tutto il territorio, nel Centro Storico. Risulta evidente che in un contesto di questo genere vengono meno le più elementari regole di convivenza a scapito del commercio. Invitiamo pertanto tutti i cittadini marinesi ad un’attenta riflessione e ad un contributo proattivo nel miglioramento delle condizioni sociali e culturali, che dipendono dalle azioni di ognuno di noi”. “Questo vile atteggiamento – dichiara l’Assessore Ada Santamaita – è il chiaro sintomo che l’operato di questa Amministrazione sta andando nella giusta direzione della legalità nelle procedure amministrative in tutti gli ambiti dell’Ente Comunale”.

L’Assessore Ada Santamaita risponde ai numerosissimi messaggi di solidarietà pervenuti dopo lo spiacevole episodio di cui è stata vittima nei giorni scorsi.

9 agosto h.14:15 – Sono stata inondata di messaggi di amicizia e di affetto, mi avete commosso. Ognuno meriterebbe una risposta personale, ma credetemi siete veramente tantissimi. E’ una sensazione di calore che mi pervade, felice per questo filo sottile che ci lega, sono fermamente convinta che: la solidarietà è come una coperta che scalda il cuore, è un gesto nobile che va oltre qualsiasi tipo di orientamento. Vuole essere un abbraccio ai principi morali, alla fratellanza, all’uguaglianza, al rispetto delle diversità culturali e di etnie, sociali ed economiche e ambientali, che solo le persone con animo nobile riescono ad oltrepassare barriere mentali, lasciando cadere le sovrastrutture imposte dalla società. Viene a nudo l’anima, camminando uniti nell’unica direzione come quella dei diritti civili conquistati duramente. La solidarietà è spontanea, nasce istintivamente, vuole essere un’attenta autoanalisi di ogni coscienza, laddove si ferma ad elaborare concetti contrastanti con il vero significato del termine stesso, coltiva pensieri inquinati ed inquinanti. Vi assicuro che non sono per niente annientata dalle parole minacciose e gestualità sessiste subite, anzi. Sono più che mai fiera di essere una donna che ogni giorno mette a servizio della comunità un impegno continuo e  costante, nel rispetto di ogni singola persona. Nessuna comprensione per quelle donne che hanno giustificato un’azione di una viltà inaudita.