Si è conclusa lo scorso 25 Maggio la quindicesima stagione sportiva dell’Albalonga Wh, l’unica squadra castellana presente nel campionato italiano di Serie A1 di Wheelchair Hockey (Hockey su carrozzina elettrica).
Stagione che era iniziata senza tante aspettative, l’obiettivo dopo il ritorno in Serie A1, era quello di ottenere una salvezza tranquilla.
Arrivati a metà stagione dei risultati incredibili, su tutti la vittoria in casa contro i Warriors Viadana (MN) e la vittoria in rimonta, in trasferta, sul difficile campo dei Red Cobra Palermo, hanno consentito ai gialloneri di alzare un po l’asticella e perché no. Provare a raggiungere il terzo posto?
Il 25 Aprile, data speciale in Italia perché segna la fine dell’agonia della seconda guerra mondiale, è stata per la squadra laziale uno spartiacque, infatti i ragazzi di Carducci sono andati a vincere a Viterbo, raggiungendo così il secondo posto in classifica.
L’apoteosi però è stata raggiunta dopo la nuova grande vittoria con Palermo, che ha stabilito la matematica certezza di aver raggiunto il sogno fasi finali, un risultato storico, mai nessuno in questo sport è riuscito a raggiungere le finali dopo aver vinto il titolo di Campione di Serie A2.
Il destino lì ci ha messo di nuovo lo zampino, dopo cinque anni ancora gli Sharks Monza di Mattia Muratore.
Una partita al cardiopalma, senza alcun dubbio la più bella delle fasi finali, un colpo su colpo spettacolare che alla fine ha premiato i brianzoli 8 a 7 al golden goal (regola che ci fa tornare indietro alla finale dell’Europeo 2000 di calcio persa dall’Italia contro la Francia) dopo che i nostri campioni hanno meritato di più per tutta la gara, sfiorando addirittura il gol della vittoria una manciata di secondi prima.
A fine partita una dura regola, contestabilissima, ma introdotta per queste finali, ha tolto per squalifica la mazza più forte della squadra e di conseguenza un doppio danno subito in pochi minuti, prima l’eliminazione poi la squalifica.
Partita successiva che vedeva la squadra giallonera scendere in campo con il punteggio più basso delle finali (altro record) 6 su un massimo di 11,5 consentito, ma nonostante questo i ragazzi hanno lottato alla pari contro il team locale degli Alma Madracs Udine, mettendoli in difficoltà per ben tre tempi cedendo solo alla fine sotto i colpi di ben tre mazze.
È arrivato così un grande sesto posto finale. Beh che dire un campionato meraviglioso vissuto e uno nuovo da vivere in pieno, per tentare nuovamente di ripresentarsi in Friuli, per provare a conquistare dopo 10 anni la finale del campionato nazionale.