Ieri il teatro del Maggio Musicale a Firenze si è trasformato in luogo di dibattito e confronto, in occasione del congresso di Fratelli d’Italia fiorentino. Pienone in sala, una kermesse di ospiti di rilevanza nazionale, in occasione del rinnovo dei vertici locali. Poi, uno spazio riservato per fare il punto sugli importanti risultati raggiunti in un anno di Governo. Tra i presenti: il coordinatore cittadino Jacopo Cellai, il capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli, il senatore Paolo Marcheschi, il responsabile nazionale Adesioni e segreteria politica Arianna Meloni, il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, il responsabile nazionale organizzazione Giovanni Donzelli, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
L’orgoglio e l’entusiasmo di una straordinaria Arianna Meloni, responsabile delle adesioni e della segreteria politica della Premier Giorgia Meloni, lo si evince dal suo intervento, che è diventato anch’esso oggetto di strumentalizzazione politica da parte delle opposizioni. ‘’Siamo molto attaccati: tirano fuori parenti, antenati, ma non ci riusciranno, perché non abbiamo scheletri nell’armadio. E perché noi lo facciamo solo perché ci crediamo. Le rinunce sono tante e non è facile un periodo in cui non ti puoi fare neanche una passeggiata in centro con tua sorella’’. Ribadendo anche però che «questo percorso non lo stiamo facendo da soli: perché dietro a noi c’è una grande comunità’’. E tutti, ha aggiunto Arianna Meloni, ‘’siamo concentrati a fare quello che vogliamo fare da tempo per il bene dell’Italia e a farlo bene. Questo nostro grande partito ha dei militanti che hanno cominciato a far politica solo per poter cambiare le cose. Il nostro partito è sempre stato in mezzo alle persone e questo grande partito, la nostra comunità politica, è il sostegno migliore al governo’’.
La sorella del Presidente, sottolinea quanto i valori da sempre difesi e la coerenza mantenuta dal partito di FDI, nel tempo, abbiano portato ad un risulato storico.
Il Ministro della Cultura Sangiuliano durante il congresso ha annunciato un ‘’grande sogno del raddoppio degli Uffizi’’, che ha idea di ‘’articolare in più sedi, stiamo lavorando molto bene per creare quello che io chiamo gli Uffizi 2 nelle ville medicee di Careggi e Montelupo Fiorentino’’.
Focus importante sulle Europee, dopo una prima fase di dibattito e confronto, arriva il momento clou, Donzelli propone ufficialmente a Torselli di candidarsi e il capogruppo in Consiglio regionale non si sottrae all’appello: “Mi hanno insegnato che quando il partito ti chiede qualcosa non si scappa, non ci si china la testa o gira dall’altra parte, ma lo si affronta sempre. Per questo lo farò con tutto entusiasmo del caso». Così Torselli ha annunciato la propria candidatura per le elezioni europee. «In realtà chi mi ha convinto a dire sì – ha quindi aggiunto in riferimento alla richiesta avanzata da Giovanni Donzelli poco prima – è stato Dario Nardella. In Europa fortunatamente hanno una grande stima e considerazione di Firenze, meglio non vada lui a raccontare come l’ha ridotta. Grazie Dario, ti sfido», le parole di Torselli.
Il quadro presentato è quello di una Destra che ancora una volta sa il fatto suo, determinata a scalare la vetta conquistando la vittoria anche in Europa. Una Destra che sfida sul piano dei contenuti, coesa, convinta, perfettamente rappresentata da una comunità orgogliosa del proprio Tricolore.