

Una soluzione nuova per valorizzare la sanità pubblica. Ora che nell’ospedale San Giuseppe di Marino anche il reparto di ostetricia verrà dismesso per essere trasferito a Genzano, la lista civica “Azione cittadina” propone un nuovo modello di gestione delle strutture sanitarie locali. Lo scopo è quello di affidare l’ospedale di Marino ad una fondazione no-profit in grado di riorganizzarlo e di creare specifiche eccellenze, con Commissione di controllo Pubblica, che abbia l’obbligo di reinvestire gli utili sulla struttura e sulle tecnologie al fine di evitare la sua progressiva chiusura come sta avvenendo a causa della incapacità dei Partiti e della politica nella gestione della sanità. Affidare un bene in disuso e non qualificato, portarlo ad livelli di qualità e specializzazione e, una volta raggiunti gli obiettivi, restituirne la gestione alla Regione Lazio. “Azione Cittadina” ha costituito il “Comitato Promotore per una Nuova Gestione dell’Ospedale San Giuseppe di Marino” che vede tra i fondatori, oltre al Consigliere Marco Rapo, personalità di comprovata esperienza nel campo sanitario come Franco Pianozza, ex Dirigente dell’attuale San Raffaele dal 1990 e il Prof. Nicola Martucci, Neurologo, già: Primario di Neurologia e Psichiatria presso l’INI di Grottaferrata, Direttore Sanitario dell’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, Primario di neurologia presso l’Ospedale S. Sebastiano di Frascati. Il primo atto del Comitato è stato quello di richiedere alla ASL RM H gli elaborati architettonici che saranno utilizzati per la progettazione del programma di riqualificazione. Il prossimo autunno ci sarà la presentazione del nuovo ospedale di Marino presso l’Hotel Helio Cabala dove saranno invitate le Istituzioni ed i rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Locale per aprire un tavolo di concertazione. “In un momento di confusione della Politica e dei Partiti – afferma Marco Rapo – la spinta per la “riapertura” del nostro ospedale e per creare servizi e ricchezza a Marino deve arrivare dai cittadini organizzati che sanno esprimere delle competenze. Con la massima apertura partecipativa, il Comitato è ovviamente aperto a tutte le Istituzioni che ne condividano l’obiettivo e concorreranno a formare la Fondazione di gestione dell’ospedale della quale i promotori, mettono in chiaro, vorranno continuare ad essere rappresentati come unico soggetto associativo dal movimento “Azione Cittadina” a garanzia e tutela della popolazione locale. Se – conclude Rapo – la Regione dirà di no, ci spiegherà anche perché visto che gli si propone la possibilità di ospedalizzare le persone a un costo minore rispetto a quanto versano ora alle strutture private accreditate”.