Bambini, il progetto per sconfiggere le paure più ricorrenti

Lo porta avanti la scrittrice ed educatrice Mara Bruno insieme alla casa editrice Ag Book Publishing

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Titina e la paura del buio
Titina e la paura del buio

Educatrice d’infanzia, ha lavorato a lungo coi bambini. E i piccoli sono diventati anche il centro della sua produzione letteraria. Dal 2016, sostenuta dagli editori Angela Cristofaro e Stefano Sassu di Ag Book Publishing, Mara Bruno sta portando avanti un progetto che, tramite la scrittura, insegni ai più piccoli a sconfiggere le loro paure. Quelle universali, che riguardano un po’ tutti, come quella del buio; o dell’orco e dell’uomo nero che ci hanno instillato da sempre. Sono nati così La strega Dora (2016), Titina e la paura del buio (2017) e L’orco Bomone (2019).

Come nasce il tuo progetto e in che modo vuole aiutare i bambini a sconfiggere le loro paure?
Sono un’educatrice professionale. Ho lavorato molti anni con i bambini, ho letto spesso le favole classiche e ho notato che in passato l’educazione si basava sulla paura. Lo scopo delle favole antiche perpetuate nel tempo, mirava ad incutere paura nei bambini per ottenere obbedienza. Chi non si è sentito dire: “Se non mangi tutto arriva l’uomo nero, l’orco, il lupo cattivo” ecc.? Ho pensato così di scrivere la storia dei 4 personaggi che negli anni hanno rappresentato al meglio la paura nelle favole: la strega, l’orco, l’uomo nero e il lupo cattivo. Le 4 favole sono riunite nella raccolta C’erano una volta i cattivi delle fiabe. Ogni libricino narra la vera storia del personaggio cattivo. Viene spiegato cosa ha determinato in lui tale cattiveria, cosa ha vissuto per diventare così. Ho cercato quindi di svelare ai bambini che dietro il mostro si nasconde una sofferenza e soprattutto ho voluto mostrare cosa porta le persone a diventare malvage ma anche che non sempre quelle che ci sembrano cattive, poi lo sono davvero. Svelare l’umanità e la sofferenza dietro la paura per comprendere e non demonizzare e soprattutto perché la pedagogia e l’educazione non devono basarsi sull’infondere paura ma sulla comprensione reale e profonda della vita.

Come mai da bambini abbiamo tutti le stesse paure, è una questione culturale?
La cultura è molto importante per ogni essere umano. Fin da piccoli veniamo influenzati da messaggi a volte silenziosi, a volte imperativi, che la società e la cultura ci impongono di accettare senza neanche accorgersene. Crescendo e diventando adulti, se abbastanza forti e consapevoli, possiamo renderci conto di come la nostra mente è stata plasmata e solo con un atto di coraggio e libertà riusciamo a separarci dai pensieri imposti. Ecco perché ritengo così importante la lettura.

Quando è avvenuto l’incontro con Ag Book Publishing?
Ho incontrato la casa editrice circa 6 anni fa ad una fiera ed ho proposto il mio progetto educativo che è stato immediatamente compreso ed apprezzato. Ho iniziato così una produttiva collaborazione.

 

Nella tua esperienza di educatrice, in che modo i bambini “assorbono” gli spunti che gli arrivano dalla lettura?
La lettura deve essere il più possibile pulita, limpida, deve far trasparire sempre cosa c’è dietro, deve essere un’acqua azzurra di mare che lascia intravedere cosa si nasconde sotto la superficie. Solo così il bambino potrà avere un’idea più chiara della realtà per poter poi fare delle scelte consapevoli.

Che risultati stai ottenendo col tuo progetto e che feedback ti arrivano da bambini e genitori?
I risultati sono ottimi. I bambini sembrano apprezzare questo nuovo aspetto delle favole, cambiano lo sguardo davanti a certe situazioni. Si sorprendono nel vedere una strega che in passato ha sofferto perché le è stato negato l’amore. Non se l’aspettano e la guardano con altri occhi. Non fa più paura ma compassione e se comprendono cosa c’è dietro alla malvagità di una strega, si difendono con un’altra consapevolezza e non con la paura sterile e non costruttiva. Il libro Titina e la paura del buio – scritto in stampatello maiuscolo per farlo leggere in modo autonomo ai bambini delle elementari, i più piccoli, proprio loro che iniziano a quell’età a temere il buio – è uno strumento capace di rendere consapevole il bambino di cosa si nasconde dietro questa paura. Ovviamente tutto rappresentato da disegni e storie divertenti con cui si vuole far capire al bambino che solo se troverà la forza in se stesso, potrà sconfiggere i mostri nascosti sotto al letto che a volte sono quelli che ci portiamo da grandi, se non combattiamo crescendo ciò che ci turba interiormente e ci fa vedere nel buio tutto ciò che ci portiamo dentro.

Hai scritto anche altri libri, i romanzi di formazione Due sguardi, una voce (2020) Un’estate a Villa Pamphilj (2016) e Rugiada la voce di Roma (2018).
Due sguardi, una voce è il mio ultimo libro, lo sto presentando ora. Si svolge nella New York degli anni ’50 e racconta dell’amore tra due persone completamente diverse: un uomo bianco, razzista, e una ragazza di colore, in un periodo storico complesso e pieno di discriminazioni molto radicate. Nonostante temi così profondi, il romanzo è scorrevole e piacevole.
Rugiada la voce di Roma, racconta la storia di una ragazza trasteverina che il giorno del suo diciannovesimo compleanno scopre di essere stata adottata e inizia così la ricerca dei suoi genitori naturali e di se stessa. Lo fa sullo sfondo della Roma del 1870, dalla breccia di Porta Pia alla proclamazione di capitale d’Italia. C’è all’interno la narrazione di luoghi storici della Città e dialoghi in romanesco. Infine Un’estate a Villa Pamphilj racconta la storia di 3 amici adolescenti che, tramite la risoluzione di un mistero, intraprendono un percorso che li aiuta a crescere e a comprendere sentimenti come l’amicizia e l’amore.