Dream: “l’arte incontra i sogni” al Chiostro del Bramante

Dream, al Chiostro del Bramante dal 29 Settembre al 5 Maggio

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La mostra che si concluderà a Maggio, immerge lo spettatore in un percorso fantastico e onirico.

 

Dream, al Chiostro del Bramante (dal 29 Settembre al 5 Maggio), conclude la trilogia di mostre organizzate nel complesso, preceduta infatti da Love: l’arte incontra l’amore e da Enjoy: l’arte incontra il divertimento. In una sola mostra l’onirico, la magia, i desideri si fondono in un percorso suggestivo a cura di Danilo Eccher. Egli stesso afferma che la parola dream ci lascia avvicinare senza barriere ai “vasti e profondi territori dell’anima.” L’esposizione prende luogo nella struttura a carattere architettonico rinascimentale, che sicuramente dona una maggiore suggestione agli spettatori ma che a livello di spazi non è delle più soddisfacenti. Tuttavia le piccole vie costruite per il percorso guidato sembrano bastare per far immergere lo spettatore in quella che è Dream, una mostra estremamente interattiva sul tema non solo del sogno ma di tutto l’inconscio. Una grande novità è il ruolo dell’audioguida (che oltre ad essere gratuita) non spiega le opere dal punto di vista stilistico ma piuttosto crea un vero e proprio racconto di mostra, come è stato definito.

Le aree tematiche della mostra sono costruite in base all’oggetto del sogno, come sognare di stare in apnea, o sognare la natura o ancora sognare le proprie paure e quindi spostarsi piuttosto sulla sfera dell’incubo e non del sogno. Le voci di 14 attori italiani come Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Marco Bocci e Alessandro Roia, interpretano ruoli di persone che sognano o hanno sognato cose di quel genere e che quindi possono avvicinarsi allo spettatore, non solo parlandogli a tu per tu, ma raccontando quello che noi tutti abbiamo passato. È questo lo scopo di Dream, interattività allo stato puro, dove non si pone l’importanza sull’opera in sé, ma si sposta tutto il fulcro del progetto all’immersione dello spettatore nel percorso. L’arte si riveste quindi del ruolo di strumento che regala un po’ di sana introspettività, che ci fa abbandonare il caos quotidiano per ricongiungerci al nostro io e abbandonarci a colori, luci e suoni. Il fil rouge sembra essere, dunque, un desiderio di liberazione da un mondo troppo opprimente e digitalizzato per farci dare uno sguardo al nostro interno. Se la mostra può manifestarsi come un gioco e caratterizzarsi di un tema leggero, non è così.

Il sogno, infatti, così  lontano e vicino a noi è una tematica affrontata nel tempo e molto importante, come afferma Eccher nel suo saggio del catalogo Skira, che accompagna la mostra: “Il Sogno può essere rappresentato come il progetto di un mondo parallelo, reale, veritiero, non si tratta solo di immagini deformi prodotte dalle paludi dell’inconscio, il Sogno costruisce una propria verità che la magia aveva scoperto e che l’arte continua a ricercare. Se il rapporto magia-scienza si è compromesso con la modernità, il soffio del pensiero magico sopravvive nell’intimità del processo artistico, della fede religiosa, della speculazione filosofica, sopravvive nella segreta dimensione della spiritualità.”

Info e biglietti: www.chiostrodelbramante.it

 

Ilaria Di Nardo