DESSI’ (M5S): “CANCELLATA LA TAV, RISORSE IN ARRIVO AI COMUNI”
“Nel giro di poche ore abbiamo definitivamente detto no ad un’opera impattante, costosissima ed inutile come la Tav in Val Susa ed allo stesso tempo abbiamo sbloccato milioni di finanziamenti per i Comuni”. Questa mattina il senatore 5 stelle Emanuele Dessì nella diretta Facebook da Frascati, insieme alla consigliera comunale Lucia Santoro, ha affrontato i due temi di grande attualità. “Sulla Tav – continua Dessì – non potevamo e non abbiamo mollato di un centimetro: è un’opera che non ha alcun senso d’essere ed oggi, finalmente, possiamo dire che gli italiani risparmieranno questi soldi anche perché, tra le altre cose, una delle condizioni realizzative dell’opera era la saturazione della linea merci ordinaria, linea che oggi è impegnata per il 14% delle sue potenzialità”.
“Abbiamo evitato una spesa gigantesca ed inutile ed allo stesso tempo sbloccato moltissimi cantieri con l’erogazione di finanziamenti per interventi in moltissimi Comuni: nel Lazio e nei Castelli romani, per fare qualche esempio, stanno arrivando 5,2 milioni ad Artena, milioni anche a Cori, Nettuno, Aprilia, Norma, Rocca di Papa e Frascati. Fondi che andranno impiegati in pochi mesi, e sarà dunque importante che i Comuni siano veloci a cantierizzate queste opere che riguardano edilizia scolastica, strade e sicurezza. Vogliamo far arrivare i soldi dove interessa più ai cittadini: siamo stati così “incapaci”, tanto per rispondere alle accuse demagogiche delle scorse ore, di centrare nel giro di poche settimane il taglio dei vitalizi, la quota 100, il reddito di cittadinanza, il blocco della Tav e, prossimo obiettivo, un’altra riforma vitale come quella del salario minimo orario che sarà portato a 9 euro. Questo Governo, questa maggioranza, stanno lavorando e dando risposte importanti agli italiani: dopo fondi da molte decine di migliaia di euro per i Comuni sotto i 15mila abitanti, ecco i milioni per gli altri Enti locali. Risposte concrete, reali e spendibili: oltre le chiacchiere e la demagogia delle opposizioni”.