Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Lucattini: “Danno sempre un’ultima chance ai loro uomini, è la Sindrome di Stoccolma”

"Nelle gli aprono la porta pur sapendolo pericoloso e gli danno spesso un’ultima chance che però si rivela davvero l’ultima”. Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (Spi) e della International psychoanalytical association (Ipa) commenta così l’incredibile susseguirsi di violenze sulle donne, in occasione della Giornata internazionale sul tema, che sarà domani 25 novembre.

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Lucattini
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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Lucattini: “Danno sempre un’ultima chance ai loro uomini, è la Sindrome di Stoccolma”

https://youtu.be/Z_zFLlWRvdU

“Nelle gli aprono la porta pur sapendolo pericoloso e gli danno spesso un’ultima chance che però si rivela davvero l’ultima”. Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (Spi) e della International psychoanalytical association (Ipa) commenta così l’incredibile susseguirsi di violenze sulle donne, in occasione della Giornata internazionale sul tema, che sarà domani 25 novembre.

“Si chiama Sindrome di Stoccolma” spiega Lucattini. “Queste mogli e fidanzate inconsciamente fanno di tutto per redimere il proprio uomo e cambiargli i valori, anche perché si identificano con l’aggressore: accettano di incontrarlo perché pensano ‘magari è la volta che lo salvo’ e non possono uscire da questa spirale e dalla convinzione di essere  colpevoli, perché non riescono a salvare il proprio compagno”.

“Le donne oggetto di violenza – sottolinea l’esperta – non sanno rinunciare all’amore anche se è verso una persona sbagliata, perché si priverebbero di una parte positiva di sé stesse, per la capacità di amare che è positiva  – spiega Lucattini – e anche perché è difficile spostare l’amore da un uomo inadeguato per darlo a quello giusto: ciò mina la sicurezza personale, perché queste donne pensano ‘allora non so riconoscere l’uomo che amo’.

La violenza fisica indebolisce la mente, frammenta l’Io, la personalità di chi la subisce (lo sanno bene i torturatori) e può portare alla morte psichica, alla depressione e anche al suicidio. Le donne dovrebbero riconoscere che il sentimento è buono ma l’uomo non è quello giusto e pensare che può capitare di amare l’uomo sbagliato, ma che bisogna lasciarlo, perché le persone si scelgono, non si