Che qualità deve avere un ragazzo per diventare un piccolo campioncino nel gioco degli scacchi?
“Tutto si può apprendere. Un bambino-ragazzo curioso, che vuole, può raggiungere la vetta. Non è necessario un fisico prestante, l’attenzione e la concentrazione sulle 64 case va allenata”;
Queste qualità sono doti innate o possono essere apprese dai ragazzi?
“Se un ragazzo è calmo va bene, altrimenti bisogna “frenarlo”. Bisogna apprendere la tecnica e il “pensa prima di muovere”. A scacchi il giovane è responsabile di ogni mossa e deve essere coscente che tutto dipende da lui. Non può dare la colpa agli altri, de-responsabilizzarsi”;
Cosa resta nei ragazzi che partecipano a questi eventi e poi magari decidono di seguire altri sport?
“Alcuni tornei danno la qualificazione alla fase successiva. Nel nostro caso dopo l’ammissione alle regionali è venuta la qualificazione alle nazionali. Affronteremo le migliori scuole italiane. L’autostima cresce e i ragazzi si troveranno in un padiglione da fiera con 900 scacchiere. Una vista mozzafiato e un enorme batticuore per essere arrivati in finale. Tutte le esperienze sono positive ed alcune sono irripetibili”;
Gli scacchi allenano anche ad affrontare la vita, scolastica o di tutti i giorni?
“La maggioranza di ragazzi che oggi giocano a scacchi non diventeranno dei professionisti degli scacchi.Tutti diventeranno dei bravi cittadini, onesti e responsabili che fanno conto sulle loro forze e sulle loro capacità. Gli scacchi sono una simulazione sulla scacchiera, la vita è più complicata. Sicuramente affronteranno le sfide a viso aperto. Tutti i giocatori di scacchi vanno bene a scuola: l’attenzione, la concentrazione, la gestione del tempo e degli obiettivi viene trasferita dalla scacchiera ai compiti automaticamente””.