Grande successo degli allievi del Frascati Scacchi

Intervista di Rosario Ragonese, direttore tecnico dello Scacchi Frascati dopo l'evento del 4 maggio nella città tuscolana con gli studenti

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Di seguito intervista a Ragonese Dt dello Scacchi Frascati.
“Direttore Tecnico Rosario Lucio Ragonese: “le informazioni relative all’incontro che si è svolto il 4 maggio scorso con i ragazzi della scuola”. Breve intervista relativa all’importanza degli scacchi nelle scuole fatta allo stesso Ragonese.

Che qualità deve avere un ragazzo per diventare un piccolo campioncino nel gioco degli scacchi?

“Tutto si può apprendere. Un bambino-ragazzo curioso, che vuole, può raggiungere la vetta. Non è necessario un fisico prestante, l’attenzione e la concentrazione sulle 64 case va allenata”;

Queste qualità sono doti innate o possono essere apprese dai ragazzi?

“Se un ragazzo è calmo va bene, altrimenti bisogna “frenarlo”. Bisogna apprendere la tecnica e il “pensa prima di muovere”. A scacchi il giovane è responsabile di ogni mossa e deve essere coscente che tutto dipende da lui. Non può dare la colpa agli altri, de-responsabilizzarsi”;

Cosa resta nei ragazzi che partecipano a questi eventi e poi magari decidono di seguire altri sport?

“Alcuni tornei danno la qualificazione alla fase successiva. Nel nostro caso dopo l’ammissione alle regionali è venuta la qualificazione alle nazionali. Affronteremo le migliori scuole italiane. L’autostima cresce e i ragazzi si troveranno in un padiglione da fiera con 900 scacchiere. Una vista mozzafiato e un enorme batticuore per essere arrivati in finale. Tutte le esperienze sono positive ed alcune sono irripetibili”;

Gli scacchi allenano anche ad affrontare la vita, scolastica o di tutti i giorni?

“La maggioranza di ragazzi che oggi giocano a scacchi non diventeranno dei professionisti degli scacchi.Tutti diventeranno dei bravi cittadini, onesti e responsabili che fanno conto sulle loro forze e sulle loro capacità. Gli scacchi sono una simulazione sulla scacchiera, la vita è più complicata. Sicuramente affronteranno le sfide a viso aperto. Tutti i giocatori di scacchi vanno bene a scuola: l’attenzione, la concentrazione, la gestione del tempo e degli obiettivi viene trasferita dalla scacchiera ai compiti automaticamente””.