Martedì 26 marzo nell’aula teatro della Scuola Secondaria di primo grado “Cocchi-Aosta” di Todi, città natale di Jacopo de Benedetti, conosciuto anche come Jacopone da Todi, si è tenuta un’intera mattinata dedicata all’incontro con l’autore e professore Andrea Carbonari sui progetti degli allievi, che hanno letto e rielaborato il libro “Ci sarà una volta…Jacopone”, Bertoni editore.
Sono state coinvolte le classi 1A, 1B, 1C, 1D, 1E, 2E, 2C, 2D,rispettivamente preparate dai docenti Censi, Gigli, Bucci, Russo, Trovarelli, Patalini e Maestripieri.
I progetti sono stati vari e molto creativi. Ne segnaliamo alcuni: Tamburini in abito medievale che hanno dato il benvenuto all’autore; declamazione di una lauda a più voci e domande degli alunni all’autore; presentazione di cartelloni ispirati a scene del libro e lettura di una lettera a Jacopone; intervista all’autore per la realizzazione di un videomaking; reading musicale del cap. II. E drammatizzazione del cap. IX. Domande degli allievi e discussione su alcuni argomenti trattati nel romanzo.
Ma per declinare meglio i diversi aspetti ed entrare nel merito, abbiamo intervistato la professoressa Daniela Patalini, docente di
Lettere della scuola e artefice, insieme agli altri colleghi menzionati, dell’ottima riuscita della giornata dedicata a Jacopone.
Professoressa Patalini ci racconti: come è nata l’idea di proporre un libro su Jacopone ad alunni di prima e seconda media?
“L’idea è nata a seguito del suggerimento proposto dalla Referente del dipartimento di lettere della scuola, la professoressa Dorella Bucci, che, dopo aver letto il testo, ha colto l’opportunità di presentarlo agli alunni della scuola per proporre un’attività di duplice interesse: analisi critica dell’opera ed incontro con l’autore”.
Come hanno reagito gli studenti alla vita, le opere e le invenzioni futuristiche presenti nel testo, che coniuga passato e futuro? “Hanno trovato difficoltà nella lettura?
“Gli studenti del plesso hanno reagito con molto interesse alla lettura del testo, lasciandosi piacevolmente coinvolgere dalla storia di Jacopone, dal suo ritratto un po’ diverso dal consueto, dalle invenzioni futuristiche vissute dai loro ipotetici coetanei e dalle avventure spesso rocambolesche presentate nei vari capitoli. Hanno mostrato curiosità per le informazioni che si possono trarre dalle pagine, il tutto con molta facilità e partecipazione. L’impegno e il tempo dedicati nello svolgere le attività legate alla rielaborazione del libro hanno visto sempre la massima dedizione e collaborazione tra i ragazzi. Gli alunni si sono sentiti coinvolti direttamente nelle vicende perché ambientate nella loro città e, soprattutto, per la presenza di richiami al futuro, che in questa fascia d’età esercitano un fascino particolare in quanto li proiettano in un domani più o meno prossimo di cui loro saranno certamente parte. La lettura si è rivelata scorrevole e accattivante, per cui è stato piacevole ogni momento a essa dedicato”.