Libertas Genzano vince una partita infinita contro Don Orione

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Le ragazze della Libertas Genzano festeggiano la vittoria con una torta
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Le ragazze della Libertas Genzano festeggiano la vittoria con una torta

C’è tanto da raccontare di questa Genzano – Don Orione, gara infinita che solo dopo 2 ore e 20 minuti di aspra ed emozionante lotta sotto rete, ha potuto decretare un vincitore. Il calendario ha messo di fronte per la quinta giornata di campionato le due formazioni sul taraflex della palestra genzanese della Marchesi, compagini provenienti da un successo nell’ultimo turno ed entrambe vogliose di continuare la striscia positiva. Nelle file delle ospiti la palleggiatrice Erin Donati, ex Libertas, mentre le padrone di casa mostrano nella lista le assenze di Daniela Pasciuti, trattenuta per motivi di lavoro e Nicole Zampetti, alle prese con un infortunio ed impegni di studio. Sin dalle prime battute si nota grande animosità ed equilibrio tra le contendenti. A testimonianza di ciò, si rileva che in tutti e quattro i set disputati ambedue i coach hanno fruito di entrambi i tempi tecnici a disposizione nei singoli parziali, evento perlomeno singolare. Equilibrio, dicevamo, caratteristica sempre presente nella lunghissima contesa. Ma veniamo alla cronaca, cercando di stringerla nei contenuti, per non annoiare i lettori. Nel set iniziale si arriva ai punti caldi a braccetto sul 20-20. Poi iniziano i sorpassi a vicenda. Don Orione ha la prima palla set sul 23-24, ma Capogna l’annulla con un ottimo primo tempo. Le romane ci riprovano ed ottengono il set d’apertura ai vantaggi, causa un errore in attacco delle genzanesi (24-26). Dopo il primo gioco, fuori della palestra si scatena un autentico nubifragio d’acqua, fenomeno che purtroppo ricorre con troppa frequenza negli ultimi anni nel nostro Paese, con le tragedie ed i danni che tutti conosciamo. Seconda frazione di gioco e non si fa attendere la reazione d’orgoglio delle locali, più concentrate ed efficaci su ogni palla. Il punteggio per le ragazze in casacca biancazzurra lievita ben presto ed i riscontri sono rassicuranti per mister Scafati, sempre in fibrillazione durante il gioco. Sul 23-18 entra anche la giovanissima sedicenne Marta Giallonardi per alzare il muro. L’alzatrice romana Erin Donati si prende un cartellino giallo di avvertimento e poi la collega di ruolo genzanese Arianna Napoli firma il punto numero 25 con un ace vincente. Ristabilita la parità nel computo dei set, si arriva dunque al terzo set in cui alla fine moltissimi saranno i rimpianti da parte della Libertas. Vi spieghiamo subito il perché. Sull’abbrivio della vittoria nella frazione precedente, Capogna e compagne proseguono sullo slancio e volano sulle ali dell’entusiasmo. 10-3 in brevissimo tempo e con una sola squadra in campo. La panchina capitolina non sa dove riparare le falle ed effettua un doppio cambio. Nelle file del Genzano però all’improvviso si spegne la luce ed in un batter d’occhio il tabellone luminoso indica il punteggio: 10-11, con un parziale di 0-8. Incredibile!!. Inizia allora una gara diversa con Genzano a rincorrere, inimmaginabile solo poco prima. Ma la fase di crisi ancora non è terminata. La forbice si dilata ancora: 13-16 (parziale di 3-13) e quindi 16-20. La Libertas si scuote e tira fuori gli artigli. Inizia la scalata, dura, ripida ed ardua, che porta le padroni di casa sino al 23-24, ad un passo dall’impresa. Caldissimo è l’incitamento della tribuna di casa ma gli sforzi delle castellane sono vanificati sul più bello ed in piena tranche agonistica da un fallo molto dubbio di doppio palleggio fischiato alla palleggiatrice biancazzurra che ha mandato su tutte le furie la panchina e la tribuna di casa. Non è bastata nel secondo set una grandissima performance di una straordinaria Elisa Mirabelli che ha messo ha terra nella frazione ben 11 punti. Tant’è e 23-25, con Don Orione avanti 2 set ad 1. Genzano schiuma rabbia e livore per la decisione ritenuta ingiusta e riparte a testa bassa, a mo di testuggine di antichi romani, all’inizio della quarta frazione. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: 11-4 e poi 18-10. Il tecnico ospite le tenta di tutte: chiama i due time-out a sua disposizione, effettua molteplici cambi per cercare di ristabilire una quadratura alla sua formazione, che invece fa acqua da tutte le parti. Le biancazzurre asfaltano per 25-14 le rivali e si gettano anima e cuore nel tie-break. Nel quinto e decisivo gioco la fanno da padrone in campo stanchezza, orgoglio, coraggio, pathos, emozioni, palpitazioni e chi più ne ha, più ne metta. Coltello fra i denti (in senso figurato, ovviamente) e via. Ancora sorti del match sul filo dell’incertezza. Si cambia campo sull’7-8 per le ospiti. E poi sono fuochi d’artificio. 12-12 e via tutto d’uno fiato verso l’epilogo. Capogna e Mirabelli infiammano la platea. Sul 14-12 l’adrenalina è al massimo. Ma ancora è lontana la fine. Cambia lo scenario: 14-15, la palla match è capitolina. Ma il cuore del Genzano pulsa ancora, e più forte che mai. La risposta (l’ennesima) porta il punteggio sul 17-16. Un ultimo time-out è sfruttato dal coach romano, ma “Klarissa” Floridi decide che è l’ora di chiudere le sofferenze agonistiche. Il suo attacco potente da posto 4 non trova adeguata opposizione nel muro avversario. La palla tocca le mani delle romane, cambia la sua traiettoria e finisce in tribuna. Termina 18-16 per il Genzano, ma che sofferenza. Ma anche questo è il bello di questo sport. Tutto è in bilico sinché l’ultima palla non finisce a terra. Abbracci, lacrime, stanchezza e sudore nelle file delle vincitrici. Delusione invece nel campo delle sconfitte, che sino all’ultima palla hanno sperato di fare il colpaccio nei Castelli. Emozioni e soddisfazione tra i numerosi supporters intervenuti. Spettacolo assicurato. Per le ragazze è pronta una favolosa torta, preparata dalla solita, ineguagliabile Dirigente Graziella, sempre presente con il suo gradito pensiero in tutte le circostanze. Finisce in grande festa. Tra le protagoniste in maglia biancazzurra il capitano “Elisona” Capogna con i suoi 10 punti all’attivo ed un solo errore, il libero Elisa Cenciarelli con un eccezionale 93,75% di ricezione positiva e l’opposto Elisa Mirabelli con i suoi straordinari 29 punti vincenti nello score. Un autentico spauracchio per le romane che non sono quasi mai state in grado di prenderla. In doppia cifra anche i due martelli “Klarissa “ Floridi (16 punti) e Cristina Ciafrei (13). Fondamentali anche i contributi della centrale Ottavia Risa (7 punti) e sempre puntuale la regia di Arianna Napoli (3 punti di cui 2 aces e la solita palletta piazzata sulla linea di fondo). La classifica si fa ora ancora più interessante. La squadra, rifondata in buona parte, sta crescendo e saranno fondamentali le prossime gare per testare i margini di miglioramento. A partire dal prossimo impegno che è fissato per le ore 18.00 di sabato prossimo 22 Novembre a Roma contro la DLF, sconfitta sabato dalla Volley Friends in uno dei tanti derby romani.

Un’ ultima considerazione ci sia consentita. Eravamo partiti all’inizio del pezzo con l’intento di essere, per quanto possibile, sintetici, ma alla luce dei fatti rileviamo che questa virtù probabilmente non è nel nostro Dna. Ci facciamo trasportare troppo dall’emozione e dagli eventi. Quasi certamente si tratta di scorie di deformazione professionale. Chiediamo venia.

 

LIBERTAS GENZANO – DON ORIONE ROMA             3-2

(24-26; 25-20; 23-25; 25-14; 18-16)

LIBERTAS GENZANO: Floridi 16, Capogna (cap.) 10, Ciafrei 13 , Mirabelli 29, Risa 7, Napoli 3, Corradi, Fattorini, Censi, Giallonardi, Cenciarelli (1° libero) (ricez. 93,75% positiva; 68,75% perfetta) – Soldati (2° libero) – 1° All.: Scafati – 2^ All.: Turchi

Arbitri: Simone Di Palma ed Alessandro Noce di Frosinone