“Lo scorso 10 settembre, a causa di forti piogge, si sono verificati diversi allagamenti in alcune zone della capitale e dei territori circostanti tra cui Ciampino. In particolare si è assistito all’esondazione di uno dei tre fossi che percorrono il territorio del nostro comune, ossia il “fosso dell’Acqua Mariana”. Un nostro concittadino ha subito ingenti danni alla sua abitazione, che è stata completamente allagata e sommersa dal fango: mobili, vestiti e oggetti di una vita sono andati distrutti o resi inutilizzabili. Il concittadino (di cui non facciamo il nome per questione di privacy), si è immediatamente rivolto ai servizi sociali per ottenere assistenza e per effettuare lo smaltimento di tutto il materiale rovinato, non essendo in condizione di affrontare la spesa, in quanto disoccupato. Dopo essersi rivolto all’amministrazione che tardava a dare una risposta, ci ha contattato in quanto esasperato dalla situazione. Abbiamo accolto la sua richiesta e abbiamo immediatamente scritto una missiva con richiesta di intervento socio-sanitario, indirizzata al Sindaco Giovanni Terzulli, all’Assessore Affari Sociali Emanuela Colella e all’Assessore alla Sanità Gabriella Sisti. Non essendo pervenuta alcuna risposta scritta, abbiamo contattato direttamente l’Assessore Affari Sociali Emanuela Colella che, in un primo momento, si è attivata con gli uffici dei servizi sociali per richiedere che il servizio smaltimento (circa 80 euro) fosse preso in carico da loro. Sono seguite da parte nostra numerose telefonate per assicurarci che la pratica fosse seguita adeguatamente ma, giunti al 10 ottobre (quindi un mese dopo l’accaduto) e non avendo riscontrato alcuna risoluzione della questione, abbiamo deciso di intervenire e pagare noi il dovuto. Tutti gli attivisti del M5S hanno scelto di sostenere la spesa. Detto fatto. L’11 ottobre finalmente hanno portato via tutto e il cittadino ha potuto iniziare a ripulire la sua abitazione. Ora ci chiediamo: è possibile che in un mese l’amministrazione non sia riuscita a trovare una soluzione a questa problematica? Come si può giustificare un Sindaco che non riesce ad aiutare un cittadino in serie difficoltà? E l’Assessore Colella com’è mai possibile che non sia riuscita a coordinare l’intervento con gli uffici preposti? Viene, quindi, da chiedersi quali siano le priorità di questa Amministrazione e quali i cardini su cui impernia la sua attività politica. Dov’è la loro tanto sbandierata esperienza? C’è da aggiungere che quando, a seguito della chiamata, ci siamo recati sul posto per verificare la realtà delle cose, quello che abbiamo scoperto è stato davvero sconcertante. Le condizioni del fosso erano ai limiti della sufficienza, vi erano argini franati, vegetazione che occupava parte dell’alveo, rifiuti, detriti, insomma la situazione risultava del tutto fuori controllo. All’incuria dell’uomo si aggiungono anche interventi tecnici geniali come l’installazione di “new jersey”, che con la loro presenza hanno, in parte, determinato l’esondazione proprio nei pressi dell’abitazione del nostro concittadino, causando quanto vi abbiamo raccontato. Quindi, non solo l’amministrazione Terzulli non è stata in grado di trovare 80 euro per aiutare il nostro concittadino, ma non ha mai monitorato lo stato dei fossi o forse lo ha fatto senza intervenire con azioni mirate alla prevenzione. Pertanto molta della responsabilità di quanto è accaduto ricade sull’amministrazione stessa, che deve assolutamente prendere le misure necessarie per tutelare la funzionalità degli alvei dei fossi che scorrono sul proprio territorio. Insomma gli esperti della politica sono questi” così i portavoce M5S Bartolucci, Checchi e De Sisti e gli attivisti tutti.
M5S Ciampino su esondazione fosso dell’Acqua Mariana
Nota stampa del Movimento Cinque Stelle ciampinese: "Ciampino, il fosso dell'Acqua Mariana e la pioggia del 10 Settembre 2017"