Marchetti (Fdi-An) “Silvestroni giusto mix tra esperienza e rinnovamento”

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Fabio Marchetti - Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Albano
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Fabio Marchetti – Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Albano

Riceviamo e pubblichiamo integralmente, come nostra consuetudine, una riflessione politica in vista delle prossime elezioni amministrative ad Albano Laziale, sottopostaci da Fabio Marchetti, membro del direttivo del Circolo “Goffredo Mameli” di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Albano appunto.

“Albano Laziale si trova in una situazione disastrosa e chi si troverà a prendere le redini della Città fra circa due mesi, si troverà di fronte un compito molto difficile. Servirà molta competenza, una grande razionalità – scrive Marchetti – sulle cose indispensabili e necessarie da fare, ed una grande conoscenza della macchina amministrativa comunale e non solo, visto che molti servizi dipendono dalla ex Provincia, oggi Città Metropolitana, e dalla Regione.

Ed è in questa direzione che dovranno guardare i cittadini di Albano chiamati alle urne per scegliere il futuro Sindaco, dovranno sapere andare al di là delle ideologie e delle bandiere, sapendo scegliere in base alla reale capacità e competenze per risollevare la Città.

In questi ultimi anni Albano Laziale è precipitata nel degrado più totale e nel profondo mare dei debiti, e nonostante i cittadini siano stati vessati dalle aliquote più alte per le varie imposte comunali e si siano viste aumentare a dismisura le famigerate “strisce blu”, i servizi, anche quelli più elementari, sono andati sempre più scomparendo.

La pulizia delle strade e la loro manutenzione sono un miraggio lontano, sporcizia e buche la fanno da padroni (ormai gli amministratori risolvono con la chiusura delle strade non sapendo più cosa rispondere alle continue richieste di risarcimento danni di pedoni ed automobilisti). Lo stesso vale anche per il verde pubblico dove i giardini sono nel più completo abbandono ed incuria, e degli alberi caduti o abbattuti se ne è ormai perso il conto, dai pini sul Corso, ai vari alberi secolari di Villa Doria (già residenza di Pompeo Magno), a quello sulle Gallerie di Sotto (che ne ha comportato l’attuale chiusura) fino agli ultimi sulla Via del Mare nella frazione di Pavona. I servizi agli anziani sono stati ridotti o eliminati (tipo l’esenzione al pagamento per il trasporto pubblico locale) e lo stesso vale per l’assistenza ai diversamente abili, malati ed indigenti (per poi, magari, continuare a lasciare locali del comune gratuitamente a sedi di partito). Le fontane della Città sono state tristemente – continua Fabio Marchetti – svuotate o, quelle rimaste con l’acqua, a far proliferare melma. E sui rifiuti ci sarebbe da scrivere intere enciclopedie. Si sono avuti ciclicamente, in questi ultimissimi anni, periodi in cui i rifiuti traboccano dai contenitori per giorni e giorni, con immondizia di ogni genere messa in terra dai cittadini, a far banchettare topi, gatti e cani, perché i secchioni non venivano svuotati, e la scusa è stata sempre la stessa: “ci sono le macchine compattatrici rotte”, e mentre i cittadini già facevano la differenziata, dividendo plastica, vetro e carta, queste campane venivano lasciate per svariate settimane senza essere svuotate, con la differenziata raccolta e posata in terra dai cittadini e che veniva raccolta nell’indifferenziata dagli addetti alla raccolta vanificando quanto fatto dai cittadini. Le scuole di pertinenza del comune, necessitavano della messa in norma delle finestre e la revisione degli impianti, ma ci si sarebbe accontentati anche solo della manutenzione dei riscaldamenti e di un miglior servizio mensa, ma volendo pensare ad inserire dei corsi di lingua e cultura rumena, i fondi non si sono trovati. E non va assolutamente dimenticata la situazione delle società partecipate che prestano i vari servizi al comune. Il bilancio del 2009, l’ultimo a gestione dell’amministrazione precedente, fu firmato proprio dall’attuale Sindaco uscente, e fu un bilancio positivo, ma in questi 5 anni, si è passata ad una situazione fortemente negativa iniziando con una “criticità nei servizi”, come da testuali parole del Sindaco uscente, che divennero a breve 400mila euro di debiti, che l’amministrazione non è stata capace di risolvere, arrivando, negli anni a seguire, ad una decina di milioni, fatto che ha portato, sempre l’attuale amministrazione, a firmare un accordo in tribunale, per un piano di rientro decennale basato sugli introiti delle “strisce blu” che, pertanto, nonostante le promesse di qualcuno, non potranno essere toccate. Debiti che impediranno la realizzazione di molti progetti per la Città per diverso tempo.

Alla luce di questa drammatica situazione, vediamo, fra i vari candidati a Sindaco che stanno presentandosi agli elettori per avere il voto e che dovranno, al caso venissero eletti, risolvere l’attuale grave situazione, ripresentarsi il Sindaco uscente Nicola Marini.

Marini ha già dimostrato la sua più completa incapacità, in quanto l’attuale situazione non può non essere imputata a chi ha amministrato negli ultimi cinque anni e che, ultima dimostrazione, ha addirittura attinto al Fondo di Riserva, istituito per legge al fine di far fronte ad eventi “straordinari” quali possono essere un’alluvione, un terremoto, il crollo o lesioni alle strutture scolastiche, per . . . pagare la bolletta della corrente elettrica del comune, fatto che la dice lunga, se ancora ve ne era bisogno, sulla (in)capacità amministrativa di chi, dopo aver devastato la città, sperperando soldi pubblici in feste di capodanno in Comune, in contributi per eventi (vedi Bajocco) che dovevano essere auto finanziati, e finanziando le feste rumene a Cecchina e Pavona, da quelle estive a quelle natalizie, si vuole ricandidare senza essere stato neanche in grado di pagare le bollette della luce.

Chi si è reso responsabile della situazione in cui è precipitata la città, dovrebbe avere almeno il buon gusto di non ripresentarsi.

I cittadini, se vogliono vedere Albano risollevarsi. dovranno essere maturi e non cadere più nelle facili promesse elargite dalle sirene di chi ha già dimostrato la sua incapacità amministrativa e la mancanza assoluta di quella competenza necessaria per guidare una Città importante per la sua storia (Alba Longa Mater Urbis, la madre di Roma), la sua posizione geografica tra la Capitale d’Italia, la collina, il mare…….; importante per la densità della sua popolazione che la pone fra i 10 Comuni con più residenti nella Provincia di Roma e fra i primi 5 come densità sul suo territorio; una Città importante come è e deve essere, Albano Laziale.

I cittadini dovranno quindi, scavalcando le ideologie di quel sistema imposto dalle segreterie di partito e scavalcando quelle bandiere inutili e che non garantiscono, come dimostrato, alcuna competenza concreta, saper scegliere chi ha la giusta competenza e capacità di governare la propria Città vilipesa, negli ultimi 5 anni, in ogni sua forma.

Questa competenza e capacità si trova in Marco Silvestroni.

Silvestroni è il candidato di una coalizione di Liste Civiche che – rimarca il dirigente del partito di Giorgia Meloni – va via via sempre più allargandosi, da quelle storiche per la città di Albano, a quelle più giovani e composte proprio da giovani, una coalizione che vede la confluenza anche di Fratelli d’Italia e quella probabile della Lega. Silvestroni è una figura importante nel panorama amministrativo di Albano e che già si era candidato 5 anni fa non riuscendo solo per solo un pugno di voti. Di fatto, con le ultime amministrative, già rappresenta la preferenza della metà della cittadinanza.

Silvestroni è una figura esperta per Albano dove ha già ricoperto incarichi di rilievo nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2010, una figura esperta ma supportata e circondata da una squadra completamente nuova composta soprattutto da Liste Civiche, una giusta fusione di esperienza al servizio di idee nuove con largo spazio ai giovani, una garanzia sia di una competenza e capacità amministrativa, quella di Silvestroni, che di un rinnovamento, quello della squadra che lo sostiene.

Silvestroni è stato già assessore ai lavori pubblici, Vice Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale, a lui si deve la realizzazione di molte delle opere realizzate ad Albano, dalla realizzazione di nuove strade, di rotatorie atte a favorire la circolazione dei veicoli, di nuove aree di parcheggio, della riqualificazione dei marciapiedi delle principali vie, della bonifica di Piazza Zampetti, del riarredo e riqualificazione di Piazza Pia e delle principali piazze delle frazioni di Cecchina e Pavona, della risistemazione di quasi tutta la rete fognaria del territorio, dell’ideazione, progettazione, appalto e finanziamento del sottopasso di Vascarelle (poi realizzato con notevole ritardo, in quanto già definito da tempo, dall’attuale amministrazione). Fra gli altri, ha anche svolto l’incarico di consigliere nella Laziomar, società di trasporto marittimo laziale, contribuendo al riordino dei trasporti, sia di persone che di merci, fra i porti delle coste laziali con le isole Pontine e con i porti collegati. Oggi ricopre, oltre che l’incarico di Coordinatore Provinciale di FdI-An, anche l’incarico di Consigliere nella Città Metropolitana (ex provincia), nella quale veste ha già contribuito a vari obiettivi sul territorio, fra i quali, il far pervenire parte degli stipendi arretrati ai dipendenti di Formalba (ex Albafor). Parliamo quindi di una persona che ha sempre svolto incarichi amministrativi con cura, impegno e competenza, senza mai essere sfiorato, caso sempre più raro al giorno d’oggi, da alcun dubbio sulla sua integrità sia professionale che morale. Il voler accettare l’invito propostogli dalle varie liste civiche, è stato oltretutto accettata proprio nella convinzione che ad Albano Laziale, come dichiarato e spiegato in conferenza stampa, serva il raggiungimento di una riqualificazione della Città ed un risanamento dei bilanci del comune, serva il tornare a dare una priorità ai bisogni fondamentali dei cittadini ed alla loro sicurezza, visto il diffondersi della microcriminalità soprattutto nelle frazioni, evitando quelle spese ad oggi superflue ma non fondamentali, per quanto certamente importanti, quali le sovvenzioni a concerti, feste che dovrebbero essere auto finanziate, festicciole (soprattutto quelle pseudo private in Comune) od opere doppione (tipo il nuovo ascensore nel Comune, che già ne aveva uno e voluto dall’attuale amministrazione uscente, costato mezzo milione di euro). Purtroppo la situazione è drammatica, e come un buon padre di famiglia, bisogna saper scegliere a cosa dare priorità. Ed in questo è fondamentale il contributo delle liste civiche che, libere dalle direttive che dall’alto piovono sui partiti, possono agire esclusivamente nell’interesse della Città. Come detto Silvestroni si presenta come il giusto mix fra esperienza, competenza e, attraverso tutte le liste in appoggio ed i loro candidati, il rinnovamento, senza tralasciare la conoscenza e della strada per sfruttare ciò che la Città Metropolitana e le infrastrutture sovrastanti possono offrire.

Se i cittadini di Albano Laziale vogliono invertire questa rotta – conclude Fabio Marchetti il suo ragionamento – naufragante imposta dall’amministrazione di questi ultimi 5 anni, hanno solo una scelta, Marco Silvestroni Sindaco”.

 

Fabio Marchetti – Membro Direttivo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Albano Laziale