Monte Porzio Catone solidale con consorzio Frascati Doc e Docg

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vinitalia_2013
Vinalia 2013
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Vinalia 2013

«Esprimiamo piena solidarietà all’operato del Consorzio di tutela denominazione Frascati Doc e Docg, il disinteresse manifestato dalla Regione Lazio nei confronti di un settore strategico dell’agricoltura regionale è inaccettabile e costringe a prese di posizioni forti per la tutela del nostro patrimonio agricolo e culturale, proprio come sta facendo il presidente del Consorzio, Mauro De Angelis», a parlare è il primo cittadino di Monte Porzio Catone, il sindaco Luciano Gori, da sempre impegnato nelle politiche di tutela e salvaguardia del settore vitivinicolo e che lo scorso giugno ha promosso Vinalia 2013 a Monte Porzio Catone con la presenza di Luca Maroni.

Mauro De Angelis minaccia di portare il Frascati nello stand del Veneto piuttosto che in quello del Lazio al prossimo Vinitaly, rassegna enologica internazionale di Verona. Si tratta di una protesta forte. «Anche quest’anno – spiega le sue ragioni De Angelis in una lettera inviata all’assessore regionale all’agricoltura, Sonia Ricci – per il  Vinitaly  siamo fuori tempo massimo, il Consorzio che rappresento, forse parteciperà ospitato da altra Regione, deciderà in merito il nostro Consiglio di amministrazione, le nostre  trentadue aziende  associate si regoleranno come credono e sarà quel che sarà. Rimane l’amarezza di una Regione davvero sorda alle nostre istanze».
Alcune delle migliori aziende produttrici di “Frascati” sono presenti nel territorio di Monte Porzio Catone, «si tratta di aziende pluripremiate – spiega Luciano Gori – che hanno raggiunto questi risultati attraverso gli impegni decennali di tutto il settore vitivinicolo». Che il “Frascati” e i vini di questo territorio siano prodotti di eccellenza lo dimostra il rinnovato interesse del mercato e gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti. In un periodo di profonda crisi economica il settore agricolo locale registra importanti crescite con un trend positivo sia sui mercati nazionali che esteri, in tale contesto «appare incomprensibile – prosegue Gori – che la Regione Lazio non supporti concretamente questo settore come ha sempre sostenuto a parole».
«Andare al Vinitaly senza la dovuta preparazione – chiosa il Sindaco – significa squalificare il lavoro ventennale di produttori e cantine che hanno investito risorse per il miglioramento sia dei vigneti che delle tecniche di vinificazione, questo è inaccettabile e per tale motivo intendiamo sostenere l’iniziativa del Consorzio».
Già la scorsa edizione del Vinitaly ha suscitato molte polemiche e ha lasciato tutti insoddisfatti per l’organizzazione degli spazi della Regione Lazio, un nuovo insuccesso è inammissibile e il ritardo nella programmazione non lascia ben sperare gli operatori di settore che lamentano anche la mancanza di coinvolgimento. «Non siamo stati minimamente consultati – lamenta De Angelis – per l’organizzazione dell’evento che l’anno scorso ha lasciato molto a desiderare».
Il settore vitivinicolo è sano e strategico «intorno alla produzione del vino – conclude il Sindaco – gira un mondo fatto di lavoro e produzione, dalla produzione dei mezzi agricoli, dei fertilizzanti e delle strumentazioni enologiche per finire alla ristorazione e allo svago, una bottiglia di vino rappresenta un territorio e la sua anima, fatta di tradizioni, legami sociali, profumi, leggende e speranze».
Se la Regione Lazio non è in grado di dare speranze e futuro allora non resta che migrare altrove… almeno durante il Vinitaly.