Onde Road Radio, Marzia Mancini intervista Massimo Ivan Falsetta

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Onde Road Radio
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Il regista Massimo Ivan Falsetta
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Massimo Ivan Falsetta è il regista del film Onde Road e il più grande sostenitore dell’omonimo progetto Onde Road Radio, il progetto dell’anno, una radio che con il nostro aiuto potrebbe diventare un inno di autentica libertà.

Intervistato da Meta Magazine in esclusiva per voi, Massimo Ivan Falsetta.

Ciao Massimo Ivan, raccontaci un po’ di te e del tuo nuovo progetto Onde Road Radio nato a seguito del film Onde Road

“Raccontare di me è un po’ complicato, serve il lettino dello psicanalista. Un inguaribile sognatore e come tale una persona concreta che sa di poter realizzare i suoi sogni. Mi scontro con la realtà e ne resto ferito come tutti d’altronde, ma al tempo stesso cerco di cambiarla. In Onde Road c’è una rivoluzione pacifista e resterà il film del cuore. C’è la radio al centro, e c’è una radio pirata che ci ricorda come negli anni 70 eravamo liberi di pensare, di creare, di amare, di vivere emozioni senza se e senza ma. La speaker ci sprona a riconquistare la nostra libertà perduta. Onde Road Radio, sarà questa emozione. Una radio da viaggio, dove il percorso è il tempo e lo spazio, nell’ambito del cuore di ogni persona che si sveglia la mattina e lotta per la sua piccola battaglia quotidiana fino alla sera. Noi saremo là, a dare forza, a far sognare in leggerezza e senza che nessuno ti dia dello sciocco perché lo fai”;

Per i meno esperti, mi dici che differenza c’è tra una comune radio ed una radio libera?

“La radio come oggi la intendiamo è una radio commerciale, cioè c’è un editore che detta la linea e ne trae profitto, inquadrata dalla burocrazia. La “radio libera” è stata una forma di radio degli anni 70 che sfruttando un vuoto legislativo ha permesso a tutti di fare radio, in maniera libera e coi più disparati risultati, per il gusto di diffondere i propri programmi, la propria voce e la musica nuova. Libera per l’appunto. Come oggi è libero l’uso del web”;

Hai definito la stagione delle radio libere come uno squarcio di autentica libertà, descrivimi   il tuo concetto di libertà e se ti senti un uomo ed un artista libero

“La libertà è non sentire il dolore che ti procura chi crede di essere libero e non lo è. E’ svegliarsi sapendo che devi fare del tuo meglio per essere un uomo giusto e proteggere il mondo di chi ti ama e andare a dormire sapendo che anche se non ce l’hai fatta, hai venduto cara la pelle. In questi termini mi sento libero perché dò ogni giorno tutto me stesso in un mondo dove io sono quel Corn Flackes che ti sfugge sempre al mattino e ti ritrovi per tutta casa. Sono come quel salice piangente che a dispetto del suo nome è il miglior posto dove trovare ombra e riparo. Come artista, lotto per conquistarmela”;

Cos’è che ad oggi intralcia la nostra libertà?

“Quante pagine ho a diposizione? Posso riassumere in tre termini? Egoismo, Ignoranza, Denaro”;

Dagli anni 70 al 2015 come si è evoluto il nostro modo di comunicare? È migliorato o peggiorato?

“Tecnicamente si è evoluto tantissimo, basti pensare al Web e ai social. Quanto ai contenuti chi ha compreso il grande potenziale ha conquistato il mondo, chi non l’ha fatto, si limita a condividere il gusto del gelato preso al bar”;

Onde Road Radio riuscirà a trascinare gli smartphone e tablet dipendenti?

“Certamente. Sono certo che appena si ascolterà una radio diversa e veramente innovativa, contagerà tutti”;

Raccontami di un ricordo indelebile che hai vissuto nel periodo delle radio libere (anni 70/80) e di un ricordo indelebile vissuto negli anni 2000.

“Avevo poco più che otto anni quando Gianfranco, mio fratello maggiore, usciva da casa e andava nella piccola radio del paese a diffondere l’Heavy Metal, laddove il resto della programmazione prevedeva musica leggera italiana, pop e danze popolari.  Per me era un supereroe. Ne ho tanti nel 2000, potrei dirti la splendida sala piena dello scorso Ottobre a Parigi nei luoghi degli scontri purtroppo, la prima del film dove c’erano tutti i miei amici più veri o tante belle storie di vita professionale ma è nella mia vita personale che ho un sovraffollamento di cose stupende e tra quelle che posso dichiarare su tutte è la nascita di mia nipote Lara ma è tosta scegliere quando hai una madre con un sorriso stupendo di bontà, una sorella che ha un sorriso stupendo di generosità e un padre che ha un sorriso stupendo di ammirazione”;

Un progetto così romantico può appartenere solo ad un sognatore, qual’è il tuo sogno nel cassetto?

“Margot, il nome della figlia che mi piacerebbe avere”;

Davvero si può diventare finanziatori di Onde Road Radio ed essere successivamente intervistati in diretta? Come si fa? Quanto tempo abbiamo?

Finanziare Onde Road è davvero quel gesto concreto che differenzia i chiacchieroni rivoluzionari da tastiera da quelli che vogliono lasciare un segno verso un cambiamento vero. E’ molto facile, basta cliccare questo link https://www.produzionidalbasso.com/project/a-natale-dal-film-onde-road-fai-nascere-onde-road-radio/?after_update=True E si può scegliere un importo con le relative ricompense, si va dalla donazione semplice di 10 Euro, all’acquisto del DVD del film, all’ultimo album dei Rockets fino alla proiezione del film, agli spot per le aziende e le ditte individuali, o alle serate con musica, cene con il sottoscritto e gli altri fondatori. Insomma non ci sono scuse. Sappiamo tutti i tempi che corrono, ma 10 euro sono alla portata di tutti. Abbiamo già tanti fondatori che con 100 euro restano fondatori per sempre e ti posso garantire che è gente comune, non sono dei paperoni, ci credono e io ripagherò la loro fiducia. Mi dispiace quando invece le persone facoltose si voltano dall’altra parte. Quando la radio sarà “accesa”, chi lo vorrà potrà raccontare in radio il motivo per il quale ha deciso di non restare indifferente. Mi piacerebbe anche coinvolgere qualche volto noto, ma molti non riescono ad andare oltre al discorso commerciale e mi rimandano ai vari manager per poi lasciar sfumare il nostro invito.  Stiamo parlando di lanciare una radio “pirata” per i tempi nostri. Una bella storia di vita, non un business. C’è tempo fino a Marzo, ma con l’avvicinarsi del Natale mi farebbe piacere lanciare subito un segnale forte”;

Ti metto alla prova: stiamo parlando su Onde Road Radio, ti chiedo di trasmettere 3 canzoni che rappresentino in ordine il tuo stato d’animo, lo stato d’animo comune e lo stato d’animo del futuro in cui speri per una popolazione più felice

“On the road again ( Rockets) credo sia d’obbligo.

Imagine – The Beatles , credo che fino a che non ci si arriverà non sarà mai banale

Caparezza ft. Tony Hadley – GOODBYE MALINCONIA