

“PalaCesaroni e Palazzo Sforza Cesarini per figli e figliastri.
Continua imperterrito l’uso pro domo Gabbarini degli edifici comunali.
Il palazzetto dello sport è agibile, poi no, poi si, poi no, poi bo.
Ecco la chiarezza dell’amministrazione comunale in merito a quello che, secondo il piano di emergenza comunale, dovrebbe essere il punto di raccolta degli abitanti genzanesi in caso di calamità e/o necessità.
Essendo edificio di tipo strategico potrebbe anche essere beneficiario di finanziamenti per la messa in sicurezza, ma nuovamente l’amministrazione si dimostra poco avvezza a far uso degli strumenti e dei fondi disponibili.
Per le associazioni sportive, che in maniera stanziale o temporaneamente usano il luogo per le proprie manifestazioni e allenamenti, è stata intimata la diffida all’utilizzo, allora anche per la banca Toniolo dovrebbe valere lo stesso principio.
Le prescrizioni imposte da ASL e tribunale sono tante e pesanti (*) e non capiamo come mai tanta solerzia nel porvi rimedio, sia stata messa in atto solo a ridosso di una assemblea dei soci della Bcc Toniolo, la cui sicurezza sembra in questa occasione non poter essere garantita.
Proprio per questo auspichiamo e consigliamo che l’assemblea venga celebrata in altro luogo.
Il PalaCesaroni è inagibile in alcune sue parti da un’ordinanza del tribunale le cui prescrizioni (*) alleghiamo a questo comunicato e i cui lavori di risanamento non è dato di sapere a che punto siano.
Un saggio di danza spostato di paese, squadre di calcio a 5 con genitori avvelenati per la mancata possibilità di allenamento dei propri figli, partite spostate, sospese o annullate con conseguente danno economico per le associazioni sportive. Chi paga questo danno? Per il piano comunale di emergenza, a oggi, in caso di necessità, dove andrebbero i cittadini? Non doveva essere tutto a posto dopo la partita annullata del maggio scorso?
Torniamo di nuovo a chiedere a gran voce maggiore trasparenza sulla sicurezza degli edifici pubblici, sulle modalità di assegnazione, su quali bandi e progetti per finanziamenti siano stati presentati.
(*) Queste le contestazioni :
1 ) Mancanza del parapetto di protezione in corrispondenza della scala in muratura esterna posizionata sul lato che da su via Sicilia lato sinistro ingresso spogliatoi della Soc. Cynthia e per non aver realizzato il corrimano lungo le scale centrali di accesso alle tribune.
2 ) I gradini delle scale di accesso alle tribune NON presentano una pedana e una alzata dimensionata a regola d’arte.
3) Le altezze di alcuni ambienti (spogliatoio, sala medica e locali ricavati sotto le gradinate delle tribune) utilizzati risultano inferiori a 3 mt previsti dalla norma.
4) Gli impianti di areazione presenti non erano funzionanti e in alcuni ambienti mancanti, inoltre gli stessi non erano stati sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione.
5) In diversi ambienti sono presenti infiltrazioni di acqua con presenza di umidità e distaccamenti di intonaco, inoltre in più ambienti il controsoffitto risultava divelto e mancante.
6) Il passaggio inferiore che immette all’esterno dal manufatto era ingombro da materiale di risulta e materiale vario.
NON sono state prese le misure necessarie attraverso la valutazione dei rischi affinché venissero salvaguardati i lavoratori da contatti elettrici diretti e indiretti con parti in tensione dell’impianto, in particolare gli ambienti ( spogliatoi, servizi igienici ecc ) erano presenti conduttori elettrici privi di idoneo isolamento, prese elettriche sprovviste di protezione” questo il comunicato stampa del M5S di Genzano di Roma con il pensiero del Movimento sulla gestione del PalaCesaroni.