“Abbiamo appreso da notizie di stampa di due posizioni e di tre soggetti chiamati in causa circa una questione concreta e brutta per quanto riguarda la realizzazione di una costruzione davanti l’ingresso del Parco Falcone a S. Maria delle Mole. Le due posizioni, apparentemente inconciliabili, sono quelle del Comitato di Quartiere – anche in sostegno del ruolo dell’associazione, fondata e guidata dal nostro emerito concittadino, oltre che compagno di lotte, Renato Arioli, Progetto Uomo Ambiente -, e quella del rappresentante la proprietà sig. Emanuele De Giorgi, rappresentante della soc. Altavilla 74. Infatti, da un lato il Comitato di Quartiere S. Maria delle Mole lamenta sostanzialmente che per lavori di costruzione di una palazzina, il cantiere allestito occupa la parte di parcheggio che è posta (su via collodi) a servizio dell’accesso al Parco Falcone. Poi, secondo racconto del giornale, cittadini manifestano dissenso per non aver espropriato l’area medesima a favore del Parco (richiesta con esproprio fatta proprio dal CdQ pubblicamente il 25 febbraio). Sempre il racconto del giornale, rende noto di un interessamento presso l’assessore al ramo, arch. Andrea Trinca (terzo soggetto interessato alla questione) che avrebbe dato disposizione per accertamenti agli uffici. Il sig. De Giorgi, di suo pugno, replica ricordando che ha diritto a costruire e che addirittura ha subito (la proprietà, suo padre) un danno per il ritardo di venti anni nel riconoscimento del dovuto dal precedente esproprio (area Parco Falcone). “Ora ciò che occorre dire – al di là di interpretazioni giornalistiche – è la pura verità ai cittadini. E, semmai, provare a fare una proposta che, oggi, è ovviamente in extremis”. Così esordisce sulla vicenda Mauro Avello, portavoce di Essere Marino, la coalizione che comprende il PCI. “Infatti – prosegue – ai cittadini che eventualmente non avessero ben chiaro cosa c’è in ballo, così come stanno le cose, non è il diritto del proprietario a costruire, ma una, seppur grave ove non rispettosa di termini di prescrizione comunale, dell’area di cantiere. Che, comunque, per quanto lunga nel tempo, sarà tuttavia “provvisoria”, al contrario della costruzione, che sarà permanente! Allora occorre comprenderci – prosegue Avello – stiamo discutendo si un semplice abuso di occupazione di suolo momentaneo, oppure vogliamo discutere della possibilità di non realizzare la palazzina? L’assessore Andrea Trinca che chiama in causa gli uffici, deve dire chiaramente che il permesso a costruire è del 12 agosto 2019 (come da tabella affissa in cantiere) quindi verosimilmente firmata e/o vagliata dall’assessore medesimo. Per cui il richiamo agli uffici è solamente per verificare spazi coperti provvisoriamente dal cantiere. Oppure si vuole far intendere altro? Nel caso, si sia espliciti, senza comunicazioni oblique, non trasparenti, oggettivamente imbroglianti. Al contrario, sia il PCI, che l’intera coalizione Essere Marino, se ci fosse buona volontà da parte della Amministrazione e da parte della proprietà costruttrice, avanzano tramite questa dichiarazione una semplice proposta. Per essere chiari, possibile e già attuato nello stesso comune di Marino negli anni addietro. La semplice proposta e di dar retta a quei cittadini che vorrebbero il Parco Falcone, al meglio, strutturato anche nell’accesso e nell’area a servizio (oggi privata) che sta su via P. Maroncelli (angolo via Collodi). Infatti – esplicita il portavoce di Essere Marino – il Comune può chiedere al proprietario di effettuare uno scambio di area per realizzare il medesimo intervento economico edilizio in altra parte del territorio comunale e cedere al Comune stesso l’area adiacente il Parco Falcone. La spesa reale che il Comune dovrebbe sostenere, sarebbe il costo equivalente dell’area da cedere al costruttore. Comunque qualche decina di migliaia di euro ben spesi per la comunità”. Fatta la proposta, Mauro Avello commenta e chiude: “Ecco, il Comune, invece di sentire gli uffici e basta per la pagliuzza del suolo pubblico occupato provvisoriamente, potrebbe affrontare, se volesse, la trave del grande ingresso a servizio da dare al Parco Falcone. Certo, resta intatto il diritto e l’eventuale disponibilità, quindi, del privato ad accedere a tale proposta. Ma, sta proprio qui la differenza tra una amministrazione che voglia soddisfare sacrosante sane aspettative dei cittadini, oppure, limitare il proprio ruolo a passacarte per gli uffici. Noi comunisti lo faremmo. Stante che l’ultima parola, in questo caso, è del privato. Ma non farlo dà come risultato certo una sola conclusione: ci sarà la palazzina invece di servizi all’ingresso del Parco Falcone.”. Ora, occorrerà vedere se, come è ormai in uso da parte dell’amministrazione M5S non rispondere, oppure se ci sia novità comportamentale. Chissà che Marco Cacciatore, il consigliere regionale M5S avvezzo ad esprimere in proprio opinioni di buon senso, anche quando il “Movimento” ufficiale ha solo paraocchi, non faccia sentire la propria voce in questa vicenda “marinese” sua terra d’elezione?”. Lo dichiara Essere Marino.
Marino. Parco Falcone. L’Amministrazione ha replicato senza parlare chiaro. Riproponiamo il quesito: ci sarà la Palazzina o diverrà area per il Parco?
12 marzo h.12:35 – “Premesse d’obbligo. Prima premessa: molti quotidiani e giornali online, riprendono i comunicati di “Essere Marino”, coalizione che è stata presentata qualche mese fa dal segretario del PCI, Stefano Enderle, dallo scrittore Marco Onofrio, e dal portavoce della stessa coalizione, Mauro Avello. Di questa attenzione ringraziamo tutti e, sul filo del galateo e della deontologia dell’informazione, non ci spieghiamo perché tra tutti, c’è infine qualcuno, qualche testata, che, invece di prendere atto di questa presentazione delle cose, minimizza, scansa, dando una forte impressione di fastidio per l’esistenza della coalizione stessa, della presenza di una sinistra a Marino, della presenza comunista a Marino. Facendo cosa? Facendo finta di trattare argomenti che solleviamo e “riducendoli” a cosa privata, di una o due persone. Ecco questa prima premessa è proprio per denunciare questo atteggiamento che per stile non è “British” e neppure minimamente rispettoso di centinaia – in futuro speriamo migliaia – di cittadini/lettori che sostengono, si riconoscono e seguono la coalizione Essere Marino e il PCI. Seconda premessa: ciò che è stato presentato, sempre da qualche testata singola ma non nel panorama generale dell’informazione locale, per scelta editoriale legittima, è una ricostruzione delle posizioni di Essere Marino, “come se”. Nel senso che tratta la replica del comune “come se” i rilievi dell’argomento da noi sollevato fossero “personale” e volti unicamente a dire che ci siamo. Invece, deludiamo costoro, noi ci siamo davvero e sempre più adesioni personali giungono da cittadini (magari disturbati e delusi da scelte precedenti… anche elettorali) che ci aiutano a definire al meglio una linea politica, un programma per Marino senza la necessità di “attaccare nessuno sul piano personale”. Terza premessa: ringraziamo, davvero, l’assessore arch. Andrea Trinca per aver dedicato attenzione alla questione posta. Gli controreplichiamo perché, politicamente e amministrativamente – quindi non alla persona – riteniamo che non voglia rispondere nel merito politico lasciando, purtroppo, irrisolti quesiti che abbiamo posto. (NB queste premesse sona a firma integrale di Essere Marino e del PCI). “Ringrazio tutta la stampa e i media che hanno dato tanto spazio, ci dicono di migliaia di letture degli articoli diffusi, ad alcune nostre specifiche richieste – interviene Mauro Avello, portavoce di Essere Marino, la coalizione di sinistra promossa da qualche mese nella Città del Vino -. In verità, come abbiamo detto, sono quesiti precisi che poggiano su richieste già sollevate ed argomentate da altri soggetti democratici come il CdQ S. Maria delle Mole, solo che abbiamo voluto rendere più stringente la richiesta precisa agli amministratori. Per questo – continua Avello – ringraziamo davvero l’assessore Trinca per l’attenzione di merito dedicata. Rilevo però che nel risponderci pubblicamente si perde tempo a cincischiare su aspetti secondari ma non si risponde al cuore del problema. Preciso: 1, il comunicato è chiaramente un mezzo di comunicazione e richiesta pubblica alla amministrazione e, per questo, non un documento “amministrativo in senso stretto”. In alternativa avremmo promosso un documento protocollato al comune. Non è la strada che abbiamo scelto. Per questo, ognuno può verificare nella comunicazione precedente, non abbiamo detto “verificate le carte che…. Ma semplicemente, da notizie di stampa”, che comunque nessuno ha sostanzialmente smentito. Infatti, lì c’è un cantiere. Espone un cartello con permesso rilasciato dal comune. Comune che – chiarisce oggi l’assessore dopo nostro invito ad essere espliciti – è vero sta verificando proprio la legittimità della edificazione della palazzina, Ciò prima non era mai stato detto in pubblico! 2, per quanto attiene – prosegue il portavoce di Essere Marino – la disquisizione sulla firma dell’atto ovvero sulla Bassinini bis etc, rincuoriamo l’assessore Trinca, che forse disattento o troppo preso dai cavilli, non ha ben interpretato che scrivere nel nostro precedente comunicato “firmata e/o vagliata” non era rivolta all’amministratore o a qualche componente della Corte dei Conti, ma alla maggioranza dei cittadini che leggono un articolo e che sostanzialmente hanno così compreso, secondo noi, che l’amministrazione non sta ad Oslo e gli uffici tecnici che autorizzano a Marino. Ma siamo tutti qui e chi amministra, proprio ora che dimostra di non essere d’accordo su quella scelta, se non è ancora intervenuto è bene che lo faccia. E non solo come verifica. 3, e veniamo al punto vero dei quesiti posti – conclude Mauro Avello -. Anche alla luce della replica assessorile, a noi non interessa sapere se invece che X metricubi, se ne potranno costruire X meno un TOT. A noi interessa sapere se l’amministrazione comunale vuole o no tentare, è d’accordo o no, a far restare quel fazzoletto di terra a servizio del Parco Falcone oppure no? A questa domanda non è stata data risposta dall’assessore, quindi poiché non pensiamo che ci siano imbrogli in giro, si tratta di volontà e capacità politica. Ed una risposta pubblica, qui ed ora, va data: l’amministrazione M5S vuole o no provare, decidere, scegliere, di dedicare denaro pubblico per acquisire quella parte di area (dove altrimenti sorgerà una palazzina) a servizio dell’ingresso principale di Parco Falcone? Essere Marino ha avanzato una proposta. Se ce ne sono di migliori si rendano note. Noi abbiamo scelto l’obbiettivo, che è quello dei cittadini che già hanno posto il problema, storicamente e recentemente. Per raggiungere tale obbiettivo può essere adottata qualunque forma legittima, non ci interessa sia la nostra suggerita. Ma la risposta principe deve essere comunicata pubblicamente ora! Infatti, incamminarsi sulla china della guerra delle carte in disputa non pensiamo dia risposte ai cittadini. E le ruspe, abbiamo verificato stamattina, hanno già iniziato ad operare””. Lo dichiara Essere Marino.