“Le recenti dichiarazioni della lista “Fare Rete” rendono necessario un chiarimento. Riteniamo opportuno ricostruire con precisione i fatti che, nel corso del tempo, hanno portato alla creazione del gruppo consiliare “Fare Rete” per arrivare ad una più oggettiva definizione di trasformismo. È doveroso ricordare infatti che, nella precedente consiliatura, già facevano parte della maggioranza i consiglieri Veronica Pavani, eletta con la lista civica “Andreotti Sindaco”, Massimo Garavini, eletto con la lista civica “Il Faro”, e l’assessore Mirko Di Bernardo, il quale, come da accordo politico con le altre forze di maggioranza, a metà mandato si sarebbe dovuto avvicendare con un assessore espressione di “Prima Grottaferrata”, un’altra lista della maggioranza. Nel tentativo di evitare la propria sostituzione, Di Bernardo ha promosso un’azione di sfiducia nei confronti del sindaco Andreotti, sollecitando alcuni consiglieri ad aderire alla realtà civica sovracomunale “Piazza Grande”, vicina a Nicola Zingaretti. Tale manovra ha portato al conseguente ritiro delle deleghe assessorili a Di Bernardo e al passaggio camaleontico all’opposizione dei consiglieri Pavani e Garavini, che hanno poi fondato il gruppo “Fare Rete”. È importante anche sottolineare che “Il Faro” era già presente nelle file della Maggioranza che dal 2014 al 2016 ha sostenuto la Giunta di centro-destra guidata da Giampiero Fontana. Parte quindi da molto lontano la bramosia della poltrona da parte dei rappresentati di “Fare Rete” che, disposti a tutto pur di veder realizzati i propri interessi politici, continuano imperterriti, tutt’ora oggi, in una campagna acquisti sia all’interno che all’esterno del Consiglio Comunale, dove siede una maggioranza completamente diversa da quella eletta con il voto popolare nel giugno 2022, infatti va sottolineata non solo l’uscita di “La Città al Governo”, in dissenso nei confronti delle politiche urbanistiche che si volevano attuare, ma anche gli ingressi sia in Consiglio che in Giunta di “Lista Ghelfi” e “Partecipazione Attiva”. È una maggioranza che sta includendo posizioni politiche tra loro inconciliabili. In questi ultimi mesi, pieni di accordi trasversali, opere di persuasione e pressioni varie, la nostra Lista è sempre rimasta coerente con il mandato conferitogli dai cittadini, anche quando non ha ceduto al ricatto di dover votare il documento di indirizzo alla pianificazione urbanistica o quando ha deciso di rimanere in Maggioranza anche se esclusa da qualsiasi riunione e momento di confronto e senza nessun riferimento in Giunta. Pertanto nel ringraziare Anna Maria Massa e Daniele Rossetti per quanto di buono hanno fatto per la nostra Città e per cui, siamo certi, anche se con altri ruoli, continueranno a lavorare con la stessa dedizione, concludiamo con le stesse perplessità già espresse nell’ultimo Consiglio comunale, interrogandoci, alla luce delle numerose azioni di mistificazione della realtà e di mercimonio politico a cui stiamo assistendo, su come sia più opportuno dar voce ai cittadini che convintamente hanno riposto in noi la loro fiducia, consapevoli che la strada più dura è anche quella più giusta”. Lo rende noto Siamo Grottaferrata.
Siamo Grottaferrata: “Parte da lontano il trasformismo di Fare Rete”
"Le recenti dichiarazioni della lista “Fare Rete” rendono necessario un chiarimento".