Stefano Speziale, il mio ritorno all’Atletico Monteporzio

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Stefano Speziale in campo
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Stefano Speciale in campo

Torna a “casa” Stefano Speziale, il direttore tecnico dell’Atletico Monteporzio. Per questo abbiamo deciso di fare una chiacchierata con lui sul ritorno a fare calcio nella sua città, il progetto “Calcio in… Formazione”, la collaborazione con l’Arsenal, il rapporto tra sport e politica locale e le ambizioni della società per la prossima annata sportiva.

Stefano Speziale, ci può spiegare le sensazioni legate al suo ritorno a Monteporzio come Direttore Tecnico dell’Atletico?

“Aver avuto la possibilità di tornare a Monteporzio ha significato per me un ritorno di cuore presso una realtà che ha visto far crescere la mia persona con i miei amici durante il periodo che ho giocato a calcio, sensazioni e momenti unici. Ricordo ancora con emozione quando presi la decisione di andare ad allenare alla Lupa Frascati(3 anni fa), una decisione difficile che alla fine presi con il pensiero di tornare un giorno. Avendo collaborato con diverse realtà, maturai il pensiero di poter far bene anche nel paese dove ormai vivo da 35 anni. Sono felice per questo nuovo incarico, certamente metterò tutta la mia professionalità e passione per far si che le cose vadano per il verso giusto. Ringrazio il Presidente Claudio D’Ulisse ed il direttivo per la fiducia assegnatomi, sarà mia cura far si che la stessa venga ripagata con i giusti tempi, tempi dovuti per iniziare a vedere dei risultati.”

L’Atletico Monteporzio presenta “Calcio… in Formazione”, un nuovo progetto per il settore giovanile che da sviluppare con la scuola calcio che con il settore agonistico: ci può spiegare meglio cos’è?

“La più grande novità si chiama “Calcio in… Formazione”, un nuovo progetto per il settore giovanile che vogliamo realizzare sia sulla Scuola Calcio che nel settore agonisitico. Abbiamo promosso una nuova filosofia, una nuova cultura Sportiva e nuovi obiettivi calcistici e formativo-educativi. Sono stati apportati diversi cambiamenti finalizzati a sviluppare due aree ritenute fondamentali per questa idea di calcio: quella tecnica e quella educativo-formativa. L’obiettivo è quello di costruire il calciatore attraverso la costruzione della persona. Un progetto vincente è fatto di persone vincenti, vogliamo fare in modo che il nostro settore giovanile venga considerato una vera e propria “agenzia di formazione”. Per fare ciò in stretta collaborazione con me ci sarà il Prof. Giovanni Antonacci, sarà lui a curare l’aspetto prettamente ludico-motori per la scuola calcio, mentre nel settore agonistica curerà la parte atletica verificando sin dall’inizio le condizioni fisiche dei ragazzi al fine di realizzare programmi ben dettagliati. Tra le novità ci tengo a sottolineare l’entrata nello staff tecnico di ragazzi laureandi ISEF muniti di patentino CONI-FIGC, personale altamente qualificato con la passione e la voglia di aggiornarsi continuamente. Fondamentale a partire dal prossimo anno la collaborazione nata con la Dott.ssa Teresa Golia, con lei partiremo da settembre con il progetto “Crescere con lo Sport”, considernado entrambi l’importanza dello sport circa la crescita e lo sviluppo dell’individuo non solo fisico ma anche cognitivo, emotivo e relazionale”.

Lei collabora con l’Arsenal f.c., ci racconta cosa significa lavorare con una realtà mondiale del mondo calcistico, tra le più attente al settore giovanile?

“Arsenal Soccer Schools è stata per me l’inizio ed un arricchimento del mio percorso formativo. Tutto iniziò quando nel 2009 partecipai ad un workshop organizzato dal dott. Giulio Longo con il Responsabile dell’Arsenal Soccer Schools, un seminario di approfondimento tecnico rivolto ad istruttori ed allenatori di Scuole Calcio, che analizza le metodologie di allenamento adottate dal dipartimento internazionale della Società Londinese. Il Progetto Arsenal Soccer Schools ha iniziato a svolgere dal 1985 un programma tecnico, educativo ed etico partendo dalla comunità locale fino ad estendere il suo raggio d’azione in tutto il mondo. Oggi l’Arsenal Soccer School vanta 25 partner internazionali, suddivisi nei vari continenti, che hanno l’obiettivo di assicurare che ogni atleta riesca a raggiungere il suo massimo potenziale, attraverso l’immaginazione, la fantasia e il divertimento…. da qui è stato “amore” a prima vista! Ad oggi sono 6 anni che collaboro con loro ricoprendo da 2 anni il ruolo di Coordinatore Tecnico Nazionale insieme ad un mio carissimo amico Giacomo Celentano.Collaborare con loro significa sicuramente vedere il calcio sotto un altra ottica, lo scorso anno durante il camp estivo di Sparsholt (UK) sono rimasto meravigliato per il differente approccio sia dei ragazzi che dei genitori, una sana competizione dove il primo obiettivo è il divertimento dei ragazzi ! Giocare a calcio per il piacere di farlo! Ritengo fondamentale la diffusione di questo messaggio da parte di tutti gli addetti ai lavori, questa è la vittoria più grande di tutte”.

A Monteporzio è cambiata l’amministrazione comunale. Com’è il rapporto della società con i vostri interlocutori istituzionali incaricati di seguire lo sport cittadino?

“Personalmente ho sempre seguito in maniera marginale la politica nel paese dove ormai vivo da 35 anni, è ormai noto che in Italia il rapporto tra politica e sport non è sempre dei più facili. Anche se non dovrebbe esservene bisogno, ci tengo ricordare che lo sport, oltre a garantire il benessere fisico di chi lo pratica, svolge delle funzioni fondamentali dal punto di vista sociale, favorendo l’integrazione delle minoranze, il rispetto dell’altro, la lealtà, la prevenzione della criminalità e tanti altri valori che troppo spesso vengono a mancare nella nostra società. Basti vedere altrove nel mondo lo sport gode di grande prestigio ed interesse nel mondo della politica, sia perché rappresenta una vetrina che ogni Paese può offrire per mettersi in luce,sia perché può garantire, soprattutto per i giovanissimi, quelle funzioni che scuola e famiglia non sempre riescono a ricoprire. Circa la nuova amministrazione comunale, conosco personalmente il nuovo sindaco Emanuele Pucci, ho giocato a calcio insieme a lui proprio a Monteporzio, un ragazzo che stimo moltissimo per le sue capacità e per il suo modo di pensare. Sono sicuro che da parte sua verrà dato il giusto valore allo sport locale. Sono sicuro che insieme ad Arianna e Fabrizio possa dare quella “ventata” nuova per un futuro migliore e ricco di soddisfazioni per tutto il paese”;

Quali sono le ambizioni dell’Atletico Monteporzio nel 2014 e 2015? C’è una categoria su cui puntate con forza?

“Ambizioni per l’Atletico? Il raggiungimento ed il mantenimento di categorire regionali è l’obiettivo che ci siamo posti, consapevoli delle realtà limitrofe. Perosnalemnte ritengo che un lavoro svolto con professionalità e serietà dia sempre i giusti risultati. Fondamentale importanza ed attenzione verrà data alla Scuola Calcio, verranno organizzati corsi di aggiornamento per tutti gli istruttori, verrà inserita la figura dello psicologo. La vita mi ha insegnato che quando si semina bene prima o poi i risultati arrivano.”;

La nostra testata giornalistica in collaborazione con l’Apsd Sporting Pavona ed altre società sportive di varie discipline del territorio dei Castelli Romani e non solo, sta lavorando ad un progetto dal titolo Sportivi X Cultura – verso i Giochi dei Castelli Romani, attraverso il quale promuovere lo sport come fattore sociale e come modello di sviluppo economico locale, attraverso l’organizzazione di eventi in aggiunta alle attività federali durante tutto l’anno, cercando di mettere in rete quante più società sportive possibile, per aiutare a proporre soluzioni al fine di risolvere in collaborazione con gli enti preposti, problematiche come la gestione dell’impiantistica sportiva. Speziale non crede che le società sportive dilettantistiche vadano sempre più coinvolte e stimolate ad andare oltre le normali attività delle loro federazioni, perché per attrarre investimenti, e quindi sopravvivere e magari crescere, non è più sufficiente isolarsi e restare chiusi nel proprio ambito territoriale e disciplinare?

“Condivido pienamente il Vostro progetto pur non conoscendolo nei dettagli, a grandi linee ritengo di estrema importanza la promozione dello sport come fattore sociale. Circa il modello di sviluppo economico locale ritengo corretto il coinvolgimento da parte della federazione stessa al fine di metterci nella condizione di eseguire investimenti con lo scopo di crescere e fornire un servizio migliore”.