Tari, i Comuni dei Castelli sulle tariffe gonfiate

Le prese di posizione dei Comuni dei Castelli Romani sul caos legato alle tariffe gonfiate della Tari: le note da Albano, Frascati, Rocca di Papa e Castel Gandolfo

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Albano Laziale, il Sindaco Marini e l’Assessore Colini precisano sul calcolo delle tariffe TARI

In riferimento alle notizie di stampa circa eventuali conteggi errati da parte dei Comuni Italiani riferiti al calcolo della TARI (Tassa Sui Rifiuti), l’Amministrazione precisa che nel Comune di Albano Laziale la tariffa è applicata in maniera corretta. La TARI comprende due componenti, una fissa ed una variabile, e le utenze sono divise in domestiche e non domestiche. Per le utenze non domestiche, entrambe le componenti sono proporzionali ai metri quadrati dell’attività. La tariffa è diversa in funzione dell’attività esercitata. Per le utenze domestiche, invece, la parte fissa è proporzionale ai metri quadrati detenuti, comprese le pertinenze, mentre la parte variabile è legata solo al numero dei componenti del nucleo familiare. Il calcolo viene fatto in questo modo: (mq della casa + mq delle pertinenze) X componente fissa + quota variabile [calcolata  solo in base agli occupanti] = totale da pagare. Il Sindaco Nicola Marini e l’Assessore ai Tributi, Alessio Colini hanno commentato congiuntamente: «Abbiamo ritenuto doveroso chiarire le modalità applicative della TARI nella nostra Amministrazione, alla luce delle notizie diffuse dagli organi di stampa nazionale che stanno generando legittima preoccupazione agli utenti in tutti i Comuni Italiani. Grazie all’attento lavoro dell’Ufficio Tributi, ad Albano Laziale l’applicazione della tariffa avviene in maniera corretta».

Tari, il Comune di Frascati: «nessun caso di tariffa gonfiata».

In riferimento all’articolo apparso di recente sulla stampa locale, relativo alla Tari comunale, in cui si ipotizzava, senza averne alcuna certezza e senza aver fatto le opportune verifiche, l’idea che il Comune di Frascati avesse applicato la quota variabile della Tari anche alle pertinenze delle abitazioni, invece che alle sole utenze, gonfiando di fatto la tariffa, l’Amministrazione comunale dichiara che:  nel calcolo della Tari comunale per le utenze domestiche si è sempre applicato il Regolamento per la Disciplina dell’Imposta Unica Municipale (I.U.C.), consultabile al link: (http://www1.finanze.gov.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/tributi_locali/dati/2014/8690_CIMUNIC-12rm14d773d.pdf).  In tale Regolamento all’articolo 16 si afferma che

1. La quota fissa della tariffa per le utenze domestiche è determinata applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali che ne costituiscono pertinenza le tariffe per unità di superficie, parametrate al numero degli occupanti, secondo le previsioni di cui al punto 4.1, all.1, del Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158;

2. La quota variabile della tariffa per le utenze domestiche è determinata in relazione al numero degli occupanti, secondo le previsioni di cui al punto 4.2, all.1, del Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158;

3. I coefficienti rilevanti nel calcolo della tariffa sono determinati nella delibera tariffaria.

Nel calcolo della tariffa il Comune di Frascati si è sempre attenuto a queste disposizioni, pertanto non è mai stata applicata, per errore di calcolo o per svista, la quota variabile della Tari alle pertinenze delle abitazioni e non si sono verificati casi di tariffe gonfiate.

A Rocca di Papa le tariffe sono corrette

La precisazione dell’assessore al bilancio Vincenzo Rossetti: “In riferimento ai tanti articoli apparsi in questi giorni sulla stampa, nei quali si pone in risalto l’aumento illegittimo della TARI (la tassa sui rifiuti), l’Amministrazione intende rassicurare i cittadini di Rocca di Papa che ciò non è accaduto nel nostro Comune. Come molti sapranno, la tariffa è composta da una parte fissa e da una parte variabile rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione. La tariffa stessa è articolata in fasce di utenza: domestica e non domestica. Ebbene, è accaduto che molti comuni italiani hanno incluso anche le superfici delle pertinenze (come cantine, garage, posti, piccoli magazzini e soffitte) nel calcolo della superficie a cui applicare la parte variabile della tariffa. Come ogni contribuente potrà verificare, Il Comune di Rocca di Papa non include le superfici pertinenziali nel calcolo della tariffa. Al presente comunicato, alleghiamo il fac-simile di un avviso di pagamento, per verificare quanto affermato”.

Tari, a Castel Gandolfo correttamente calcolata la tariffa

15 Novembre h.13:00 – “Nel comune di Castel Gandolfo la Tari è applicata correttamente”. A confermarlo è il Sindaco Milvia Monachesi in riferimento alla questione della quota variabile Tari che in diversi Comuni italiani è stata erroneamente inserita due volte, sia nella abitazione e sia nella relativa pertinenza.

“Grazie all’attento e preciso lavoro svolto costantemente dall’Ufficio Tributi comunale – conclude il Sindaco – a Castel Gandolfo non c’è stato nessun errore nel calcolo della Tassa sui Rifiuti. A confermarlo anche le ulteriori verifiche che abbiamo effettuato alla luce di questa problematica che sta interessando diversi comuni. Ci tengo quindi a rassicurare la cittadinanza che nella determinazione delle relative bollette è stato correttamente imputata la quota variabile alle sole abitazioni”.

Come si calcola la TARI

Alle pertinenze si applica esclusivamente la quota fissa della tariffa, riparametrata in base al numero dei componenti del nucleo familiare. La quota variabile si aggiunge solamente agli immobili adibiti ad abitazione.

Esempio

Poniamo che ci sia una pertinenza di 26 mq e una abitazione di 100 mq e che all’interno dell’abitazione vi sia un nucleo familiare di 2 componenti. Applicando le tariffe vigenti per l’anno 2017 avremo il seguente calcolo:

Abitazione 100 mq x quota fissa 1,64€ (relativa a due componenti) + quota variabile 158,77€ (relativa a due componenti), il tutto aumentato dell’addizionale provinciale pari al 5%.

Pertinenza 26 mq x quota fissa 1,64€ (per due componenti), il tutto aumentato dell’addizionale provinciale del 5%.

Le quote della TARI

La quota fissa della tariffa per le utenze domestiche è determinata applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali che ne costituiscono pertinenza le tariffe per unità di superficie, parametrate al numero degli occupanti, secondo le previsioni di cui al punto 4.1, all.1, del Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158.

La quota variabile della tariffa per le utenze domestiche è determinata in relazione al numero degli occupanti, secondo le previsioni di cui al punto 4.2, all.1, del Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158.