Elezioni europee – Marino, la sede di FdI ha ospitato l’On. Nicola Procaccini

“Fin da ragazzino sono stato ‘contagiato’ da questa malattia, l’amore per la politica, che nemmeno i miei genitori sono riusciti a fermare – ha esordito Nicola Procaccini –. Poi sono stato consigliere comunale, mi sono laureato in Legge, sono diventato giornalista, portavoce di Giorgia Meloni, sindaco (di Terracina, ndr) ed europarlamentare, unico eletto nell’Italia centrale in un momento in cui Fratelli d’Italia lottava per superare la cosiddetta ‘soglia di sbarramento’".

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Si è tenuto domenica pomeriggio (2 giugno ndr) a Marino l’incontro ospitato dalla sede di Fratelli d’Italia di corso Vittorio Colonna 84 con l’eurodeputato Nicola Procaccini, capogruppo di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e candidato alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno per la Circoscrizione Centro.

A introdurre l’evento è stata la presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Marino centro Martina De Nicola.

Siamo molto contenti di ospitare Nicola Procaccini, di ascoltare la sua voce e di sentire più vicina l’Europa – ha sottolineato Martina De Nicola –: c’è ancora un forte sentimento di lontananza nei confronti di questa Europa, che si fa fatica a comunicare e a far comprendere all’elettore, che talvolta prova anche astio. Per Marino è un’opportunità importante quella di un confronto con una persona di grande esperienza come Nicola Procaccini, che ha un bagaglio politico importantissimo”.

Invito tutti a non sottovalutare questa campagna elettorale, che ha una portata grandissima – ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Colonna, il consigliere Simone Del Mastro –.

L’Europa è stata spesso percepita come qualcosa che non ci riguarda, quando, in realtà, mai come oggi tutto ciò che facciamo dipende dall’Europa. Io stesso, nella mia primissima esperienza da amministratore locale, circa 15 anni fa, ogni volta che si dovevano affrontare questioni legate al bilancio o all’assunzione di dipendenti comunali, sentivo parlare della necessità di un ‘patto di stabilità’ che frenava l’operato dell’amministrazione. Anche su politiche legate al mondo ambientale, come il cosiddetto ‘green’, per esempio riguardo l’edilizia, spesso c’è un approccio ideologico, ma l’Europa incide, così come incide su questioni legate al cibo e all’agricoltura.

 Tengo a sensibilizzare sull’importanza di questo voto: andiamo a votare per Nicola Procaccini, diamo una mano a Giorgia Meloni e, dopo l’Italia e la Regione Lazio, cerchiamo di cambiare anche l’Europa”.

Fin da ragazzino sono stato ‘contagiato’ da questa malattia, l’amore per la politica, che nemmeno i miei genitori sono riusciti a fermare – ha esordito Nicola Procaccini –. Poi sono stato consigliere comunale, mi sono laureato in Legge, sono diventato giornalista, portavoce di Giorgia Meloni, sindaco (di Terracina, ndr) ed europarlamentare, unico eletto nell’Italia centrale in un momento in cui Fratelli d’Italia lottava per superare la cosiddetta ‘soglia di sbarramento’.

Per me è stata fondamentale la lunga esperienza in minoranza e ho anche portato in scena uno spettacolo teatrale, dal titolo ‘Cronache dal ventre della balena Live’, nel quale ho raccontato le mie attività di europarlamentare, raccontando proprio dall’interno, come dal ventre di una balena, tutti i lati negativi e positivi, compresi i momenti in cui alcuni nemmeno volevano avvicinarsi a me in quanto mi consideravano un estremista.

A proposito di Europa, Giorgio Almirante diceva ‘L’Europa o va a destra o non si fa’: l’Europa non si è fatta proprio perché non è andata a destra, ma questo è il momento della rivincita, per tornare a ciò che doveva essere e che non è stato. Oggi ci sono i nostalgici dell’Unione Sovietica e coloro che propagano l’idea di Stati Uniti d’Europa, con un turboeuropeismo che porti a un’organizzazione che toglie competenze agli Stati nazionali e che centralizza la vita delle persone, come accade con il comunismo, ragionando per imposizioni, divieti, obblighi e sanzioni.

Le idee portate avanti oggi dalla sinistra in chiave europea sono tutte di questo tipo: pensiamo alle ‘follie verdi’, come la legge sul ripristino della natura e tante altre idee che dimostrano come alla sinistra interessi la natura, ma non gli esseri umani, visti come nemici della natura stessa; pensiamo al campo dell’alimentazione, alla carne sintetica, alle farine di insetti, alle etichette basate su un algoritmo francese per valutare la qualità dei cibi e delle bevande presenti nei supermercati e nei negozi di alimentari di casa nostra.

 La sinistra vuole imporre e uniformare, mentre l’Unione Europea vuole salvaguardare l’identità delle singole nazioni, che grazie a Dio sono ognuna diversa dall’altra e hanno ognuna la propria identità. Non si possono cancellare le nazioni, riducendole a degli enti regionali, ma dev’esserci un’alleanza tra nazioni, con un’Unione Europea che si occupi di grandi questioni e non di ogni singolo aspetto, tenendo presente che l’idea di nazione è ciò che c’è di più prossimo al cittadino.

Cambiare l’Europa, con Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni e con i valori che noi portiamo avanti, come la difesa delle nostre tradizioni e delle nostre radici. Questa è per noi la vera sfida e non so se ci ricapiterà un’occasione del genere: oggi siamo i favoriti e, anche se non sempre i favoriti vincono, è comunque meglio che essere sfavoriti. E gli italiani non vanno mai sottovalutati”.