Richiesta installazione torre di telecomunicazioni, nota dell’M5S Monte Compatri

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Monte Compatri
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Si apprende, dall’albo pretorio del Comune di Monte Compatri con pubblicazione avvenuta in data 26/04/2016, che è stata recentemente avanzata da parte della società EI Tower Spa, una richiesta di installazione per una nuova torre di telecomunicazioni alta 80 metri, che dovrà ospitare i ripetitori televisivi delle società Mediaset e della Cairo Editore, nella zona di pratarena e più specificatamente in località “La montagnola”. Si evidenzia comunque che tale installazione sarebbe, non solo adiacente ad abitazioni civili ma anche all’interno di una area soggetta agli stessi vincoli ambientali e paesaggistici ai quali è sottoposta la località di Monte Cavo. Trattasi di un sistema di trasmissione in alta frequenza e che opera nel campo delle frequenze radio fra 3.4 e 3.6 Ghz, che contribuiranno all’inesorabile innalzamento del livello generale di inquinamento elettromagnetico nel nostro territorio. L’eventuale autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale di Monte Compatri, farà assumere all’opera la veste di “servizio pubblico”, rendendo difficilissima e onerosa qualsiasi battaglia per contrastare l’inquinamento da elettrosmog. Inoltre, potrebbe consentire alla proprietà della struttura di implementare, in futuro, ulteriori moduli rispetto a quelli ora preventivati, con apparati simili o con diversa tecnologia e potenza. Il gruppo Cittadini 5 Stelle di monte Compatri esprime la totale contrarietà alla installazione di questa ennesima fonte di CEM (Campi Elettro Magnetici) nel territorio monticiano, già saturo di antenne e relativi segnali in ogni angolo del paese. Si pensi infatti che fin dagli anni 70 a pratarena sono presenti tre tralicci sui quali sono installate ripetitori televisivi di altri gestori, ponti radio dei VV.FF. e alcune emittenti FM. Mentre per cio che concerne la zona dell’abitato del centro storico, sono presenti diversi sistemi di videosorveglianza che comunicano via Wi Fi, più diversi hot spot installati alcuni anni fà dalla ex provincia di Roma ora area metropolitana e all’interno del paese stesso di un numero imprecisato di antenne di varia natura. Come cittadini di Monte Compatri, chiediamo a questa amministrazione garanzie derivanti dalla costante rilevazione della intensità dei segnali emessi, chiediamo inoltre l’analisi e le eventuali azioni correttive al loro contenimento, che auspichiamo, e speriamo, siano al disotto dei valori minimi previsti dalla legge, contestualmente ci aspettiamo una seria e concreta attività di pianificazione e regolamentazione di tutte le installazioni presenti e future, oltre ad una adeguata e costante informazione alla popolazione. Così come nella filosofia del movimento 5 stelle riguardo l’inquinamento da Campi Elettro Magnetici. Si auspica quindi, che lo spirito guida nel non autorizzare tali installazioni, sia semplicemente quello dettato dal buon senso, lo stesso per cui un buon amministratore dovrebbe operare come un buon padre di famiglia, con razionalità, sentimento di protezione verso i cittadini tutti e non ispirato dal senso di subordinazione e profitto. Il “centro di potenza”, ossia la base da cui partono i segnali delle antenne, non dovrebbe essere più (secondo il principio della precauzione) all’interno del centro abitato (su siti pubblici o privati che siano) ma in zone periferiche ove i piani urbanistici di regolamentazione edilizia non prevedano nuove costruzioni e ove venga garantita la copertura necessaria al Gestore, ma soprattutto la sicurezza della salute delle persone. Si rammenta che i Comuni italiani ed esteri che operano con questa logica sono in continuo aumento. Pertanto, a fronte dell’ordinanza dell’8 ottobre 2015 del consiglio di stato, che decreta il perentorio smantellamento degli impianti presenti ancor oggi a Monte Cavo, vivremo un periodo di altissima attenzione da parte del nostro movimento di questo Comune verso il problema dell’elettrosmog e conseguente salvaguardia della salute dei cittadini. Si ritiene quindi doveroso da parte dell’attuale amministrazione comunale esprimere parere contrario alla installazione di cui all’oggetto, almeno fino a quando non sarà stato attuato un “Piano Antenne” locale, che pur rifacendosi a quello nazionale e regionale, come da leggi vigenti, tenga conto principalmente delle necessità di protezione della salute umana e delle ripercussioni negative in termini di turismo e svalutazione del patrimonio immobiliare.