Un pezzo importante di storia della musica alla Festa del Cinema di Roma. Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts – i Rolling Stones – sono i protagonisti di The Rolling Stones Olè Olè Olè!: A Trip Across Latin America, un documentario che segue il loro tour nei primi mesi del 2016 attraverso dieci città latinoamericane, concluso con un concerto all’aperto all’Avana, dove la band si è esibita per la prima volta. Un road movie che celebra il potere rivoluzionario del rock in modo divertente e indagatore, raccontando il tour, la cultura locale e il legame unico che esiste tra i popoli dell’America Latina e i Rolling Stones, e combina le vibranti riprese dal vivo con altre immagini che ci portano nell’universo più intimo del gruppo britannico. Un ritratto di una band ancora sulla vetta del successo, che ha visto tutto ma che è ancora affamata e desiderosa di esplorare nuovi orizzonti. «Abbiamo trovato un connubio nella natura ribelle del gruppo, sono loro gli ultimi ribelli del Rock and Roll, e delle popolazioni dell’America Latina, protagoniste di molte rivoluzioni della storia recente – ha dichiarato il regista Paul Dugdale – Abbiamo costruito un film che potesse spingersi al di là del gruppo, e che mescolasse il cinema di verità alla fiction, per avere un panorama completo di sfumature». Dugdale, regista inglese di 36 anni più volte nominato ai Grammy, ha già diretto documentari e concert – movies su artisti di fama mondiale come Adele, Coldplay, One Direction, Ed Sheeran e Lenny Kravitz, unendo il cinema alla musica, le passioni che lo trascinano da sempre. Con gli Stones ha creato un sodalizio artistico speciale: « È il quarto film che realizzo con loro e ogni volta è un’avventura, sia in termini musicali che culturali. Hanno spiriti creativi, li definirei degli ispiratori, dei pionieri: da cinquanta anni a questa parte sono stati i primi in tutto, si sono sempre spinti oltre i confini e ne sono orgogliosi». Sulla complicità tra Jagger e Richards mostrata nel film, infine, ha affermato che «sono grandi amici. Nel corso degli anni hanno avuto dei disaccordi ma c’è una chimica innegabile ad unirli. Durante il tour con il gruppo sembravano essere più a loro agio rispetto a prima, tra loro c’era comunicazione e sostegno reciproco. È stato bello ascoltarli ricordare i vecchi tempi con un tono affabile».