“Alla nostra offerta di uno strumento per fare ed aggiornare per tre anni il Piano di Emergenza Comunale, il sindaco, ha risposto polemicamente, definendola “strumentale”. Ed infatti lo è: per la sicurezza dei cittadini.
In risposta ai suoi argomenti, diamo al sindaco ulteriori elementi puntuali di riflessione, sulle sue affermazioni e sul vantaggio che può ricavarne la città.
1. Non è possibile che il Piano di Emergenza Comunale (PEC) di Albano, approvato nel 2014, recepisca la normativa regionale emanata nel 2015;
2. Nel PEC di Albano, la discarica di Roncigliano NON esiste, contrariamente a quanto previsto dalla normativa sia del 2014 che del 2015.Questa mancanza si traduce in gravi rischi per la popolazione e gli organismi di volontariato, perché non ci sono le adeguate procedure operative né sono state fatte esercitazioni per prepararsi ad affrontare l’emergenza specifica;
3. Nel PEC mancano elementi infrastrutturali, previsti sia dalla normativa del 2014 che del 2015 (punti d’accesso etc);
4. Il PEC va aggiornato in caso di modifiche nell’organizzazione delle funzioni di supporto (e la nuova consiliatura comporta la riattribuzione di tali funzioni) e di modifiche del territorio, dai nuovi insediamenti alle gallerie dell’Appia bis già afflitteda problemi di allagamento;
5. Molte delle azioni di comunicazione alla cittadinanza, previste nel PEC, non sono state effettuate;
6. Il software proposto è aderente alla normativa; le valutazioni tecniche espresse sono vuote ipotesi, dal momento che non può valutare senza le credenziali di accesso, che NON sono state consegnate e, comunque, le economie conseguenti al suo utilizzo (€ 10.500,00 di mancate spese + € 14.000,00 di bonus regionale) permetterebbero ampiamente di colmare eventuali carenze, ove ce ne fossero” – con queste parole tornano sul tema del Pec i Cittadini per il Movimento 5 stelle di Albano Laziale..