Si è conclusa sabato 30 settembre la lunga missione di valutazione condotta sulle 22 componenti del sito “Via Appia. Regina viarum”. La missione, che aveva lo scopo di verificare i perimetri del sito, lo stato di conservazione, tutela e valorizzazione dei beni, oltre agli altri requisiti richiesti dall’UNESCO per l’iscrizione nella Lista del patrimonio mondiale, è stata condotta dall’esperto internazionale ICOMOS Sanjin Mihelic affiancato dalla Responsabile Scientifica della candidatura Angela Maria Ferroni, dalla coordinatrice per il MiC Laura Acampora e dai componenti del Comitato Scientifico. Con numerosi sopralluoghi sulla Via Appia e sui monumenti e le città ad essa collegati, valutando al contempo la funzione strategica della Via e i suoi mutamenti dall’antichità ai giorni nostri, si è giunti al termine della missione e alla presentazione del Piano di gestione da parte della Fondazione Santagata.
“A gennaio di quest’anno abbiamo sottoscritto il Protocollo d’Intesa che si è inserito nel lungo e complesso percorso di valutazione, da parte di esperti, tecnici, storici e archeologi nazionali e internazionali, per l’inserimento del sito “Via Appia. Regina Viarum” nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Il progetto sui 900 km di tracciato, che porta da Roma a Brindisi, promosso dal Ministero della Cultura e finanziato con le risorse PNRR, ha coinvolto 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere. Il nostro Ente ha messo a disposizione le proprie competenze al fine di apportare un decisivo contributo per la valorizzazione e la tutela delle aree ricadenti nel sito. Nel complessivo disegno di riqualificazione di Roma come del territorio circostante, la valorizzazione dei siti archeologici è parte essenziale per rilanciare, grazie al respiro internazionale, lo sviluppo socio-economico dell’area metropolitana, unica al mondo per l’immenso patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale che affonda le radici in più di due millenni di storia. L’obiettivo comune di inserire la Via Appia tra i siti UNESCO, rappresenta la giusta ambizione per la quale tutte le istituzioni coinvolte hanno lavorato e continueranno a lavorare alacremente. La Città metropolitana di Roma ha intenzione di assumere il ruolo di coordinamento, che in fase preliminare è già stato condiviso con i Comuni che insistono sul tracciato della via Appia”.
Tiziana Biolghini, Consigliera delegata Cultura Città metropolitana di Roma Capitale.
“Un passo importante per un riconoscimento che colloca la Capitale e le sue bellezze tra i principali siti di pregio del mondo. Roma e la sua provincia ed in questo caso la “Via Appia”, per la sua storia e tradizione, sono da spunto per confermare ancora di più l’importanza dell’azione politico amministrativa dell’Ente metropolitano in sinergia, non solo con Roma Capitale e i Comuni del territorio metropolitano, ma anche con altre province, comuni e regioni d’Italia. La forza propulsiva della Città metropolitana di Roma, attraverso il lavoro di definizione di tutti i progetti PNRR, consentirà di trasformare e agevolare il futuro dei cittadini che amministriamo”. ConcludePierluigi Sanna, Vicesindaco della CMRC e Delegato al PNRR.