Ha incantato tutti al Teatro Anfitrione di Roma con una performance incredibile in cui ha ballato domando il fuoco. Era il 9 novembre e debuttava “La notte Bianca” di Maria Sofia Palmieri, spettacolo sulla dislessia tratto dall’omonimo libro edito da Ag Book Publishing. Sabina Domanico ha stregato tutti con le sue evoluzioni e le sue danze piene di emozione, magia e mistero.
Ballerina, coreografa, performer. Chi è Sabina Domanico?
“Mi piace definirmi una visionaria”
Come nasce la tua passione per la danza e l’arte?
“Di formazione classica, contemporanea e modern Jazz, Milano, Torino e Los Angeles sono le città in cui ho studiato e arricchito il mio bagaglio tecnico e professionale. Fino a qui, se vogliamo, il percorso che ogni danzatore intraprende. Ma io non mi sono fermata e cercavo una fiamma che non si è mai spenta ma che, anzi, ha preso vigore quando ho conosciuto un palcoscenico alternativo a quello tradizionale, uno a cielo aperto con i piedi sulla sabbia, con la sensazione di libertà anche nella ricerca di nuovi movimenti. E questo è successo quando sono venuta a Roma e ho incontrato Eleonora Caponi, una veterinaria che mi ha iniziato al mondo dei cavalli. Ecco che qui la mia definizione di visionaria ha preso forma unendo la danza all’equitazione. Il danzatore prende in prestito dal cavallo e viceversa, danzano insieme e da qui nasce Siyanda When equitation joint’s dance, la mia compagnia”.
Ti abbiamo vista recentemente al Teatro Anfitrione in una performance pazzesca con il fuoco durante ‘La notte Bianca’ di Maria Sofia Palmieri, come ti sei approcciata a questo show così particolare?
“Maria Sofia Palmieri mi ha incantata con questa idea geniale che le difficoltà devono diventare la nostra forza. Nasce così il ruolo della paura che mi è stato affidato; paura intesa come fiamma che deve muovere l’energia che abbiamo dentro senza combatterla”
Organizzi un famosissimo show equestre al Circo Massimo…
“E’ un appuntamento annuale, nel 2025 si tiene a settembre. Un emozionante show con 80 cavalli, cavalieri, amazzoni, performer, danzatori dentro al sito archeologico più antico e importante del mondo”
Progetti per il futuro?
“Il 17 e 18 dicembre si replica con ‘La notte Bianca’. Per il resto, sono sorprese”