“Il 29 novembre 2017 il Consiglio Comunale di Albano Laziale ha approvato un ordine del giorno presentato da Salvatore Tedone, Capogruppo in Consiglio Comunale della Lista Sinistra, e firmato anche da Enrica Cammarano, Capogruppo della Lista Insieme per Nicola Marini Sindaco, riguardante il CETA (in inglese “Comprehensive Economic and Trade Agreement”, letteralmente “Accordo economico e commerciale globale”), trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità, dopo gli interventi contrari al CETA del Sindaco Nicola Marini e di alcuni Consiglieri di maggioranza e minoranza. Con questo atto, scritto col contributo di Antonio Sbordoni e Tito Gaudio, la Città di Albano Laziale si unisce alle centinaia di amministrazioni pubbliche – tra regioni, città metropolitane, province e comuni – che si oppongono al trattato e che chiedono al parlamento italiano di non approvarne la ratifica. Infatti il CETA, pur essendo stato approvato nei mesi scorsi dal Parlamento Europeo, per poter entrare interamente in vigore deve essere approvato da tutti i parlamenti di tutti gli stati europei. È sufficiente che un solo parlamento voti contro la ratifica per eliminare l’intero trattato. È fondamentale che le istituzioni locali, dalle regioni più popolose fino ai comuni più piccoli, intervengano chiaramente nel dibattito pubblico che ruota intorno al trattato e si schierino apertamente contro di esso, anche perché in tutti questi anni sono state totalmente escluse dal processo decisionale che ha portato alla stesura e all’approvazione del CETA. Albano Laziale, approvando all’unanimità l’ordine del giorno contro il CETA, si è schierata dalla parte di un principio molto semplice, ma che viene spesso dimenticato: i diritti dei cittadini e delle cittadine vengono prima di tutto e sicuramente non possono essere calpestati per far arricchire qualche multinazionale o qualche lobby. Questo è solo uno dei tanti ordini del giorno presentati dal Capogruppo Salvatore Tedone in questi anni e approvati tutti all’unanimità. Dalla pace tra Palestina e Israele all’opposizione agli interventi militari in Siria e in altri scenari di guerra, dagli aiuti per la popolazione civile di Gaza alla promozione della pace tra i popoli, fino al sostegno delle proposte di legge che hanno l’obiettivo di dare diritti e tutele ai caregiver familiari, cioè coloro che sono costretti a prendersi cura in ambito domestico di una persona cara in condizioni di non autosufficienza a causa di severe disabilità. In questi anni, grazie alle proposte del Gruppo Consiliare della Lista Sinistra, il Consiglio Comunale ha preso posizioni nette e chiare su vari temi di importanza nazionale o internazionale, attuando inoltre alcune azioni concrete sul territorio e spesso anticipando le iniziative prese dalla politica a livello nazionale. Il Gruppo Consiliare della Lista Sinistra continuerà a operare a tutela dei diritti dei cittadini e delle cittadine”. così il gruppo consiliare Lista Sinistra, il Capogruppo Salvatore Tedone e Assessora Alessandra Zeppieri.
Albano Laziale rifiuta il CETA
6 dicembre h.11:00 – “Grazie al lavoro svolto negli ultimi mesi dal Comitato Stop TTIP di Albano Laziale e dal suo referente Tito Gaudio, che ha spinto la politica locale a riflettere sugli esiti dell’approvazione del trattato di libero scambio tra Canada e Unione Europea, e grazie all’impegno del Capogruppo in Consiglio Comunale della Lista Sinistra Salvatore Tedone, il giorno 29 novembre 2017 il Consiglio Comunale di Albano Laziale ha approvato all’unanimità un importante ordine del giorno che impegna l’Amministrazione comunale a opporsi in ogni sede istituzionale alla ratifica del CETA. In merito a questa presa di posizione del Consiglio Comunale Antonio Sbordoni, Segretario del Circolo “L. Gruppi” di Albano Laziale-Ariccia del Partito della Rifondazione Comunista, ha commentato: “Non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione per l’ordine del giorno votato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale. Ma un plauso particolare lo voglio fare a Salvatore Tedone, con il quale ci siamo confrontati e che con grande entusiasmo si è fatto carico di portare all’attenzione di tutto il Consiglio Comunale un argomento così delicato e importante, ma al quale allo stesso tempo spesso non si dà la dovuta importanza. Come Partito della Rifondazione Comunista da subito siamo stati sostenitori della campagna italiana contro il CETA, formata da centinaia di associazioni, organizzazioni e movimenti sociali. Un trattato che, se verrà ratificato, porterà ad un consistente peggioramento della qualità della vita della persone a tutto vantaggio delle lobby internazionali, che, non tenendo minimamente conto della salute delle persone, della tutela ambientale e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, pensano esclusivamente ad incrementare i loro profitti e i loro interessi. Le nostre specificità agro-alimentari non avranno alcuna tutela con questo trattato e i lavoratori e le lavoratrici continueranno ad avere sempre meno diritti e sempre meno reddito. Opporsi alla ratifica del CETA non significa voler tornare all’isolazionismo, ma soltanto voler tutelare e rendere migliore la vita delle persone sotto ogni aspetto. Quello fatto dal Comune di Albano Laziale è un importante passo che ci auguriamo contribuisca a cancellare l’intero trattato. Se un solo Parlamento nazionale voterà contro la ratifica il CETA cesserà di esistere. Sarebbe molto positivo se fosse proprio il Parlamento italiano a cancellare il trattato.” Pur essendo importante e necessaria la votazione avvenuta nel Consiglio Comunale, per impedire che il Parlamento italiano ratifichi il CETA è necessario l’impegno e l’azione di ogni cittadino e di ogni cittadina” così il PRC Albano Laziale Circolo “L. Gruppi”.