Crestini aggredito in Comune a Rocca di Papa

Rocca di Papa, aggredito Emanuele Crestini. La solidarietà di Alessio Iadecola presidente del comitato Pro-Case roccheggiano

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Emanuele Crestini

“Aggressione nell’ufficio del sindaco Emanuele Crestini: “Solo bugie per sfruttare la paura dei cittadini più deboli”. Prima i disordini al Centro Anziani, oggi (giovedì 19 ottobre ndr) irruzione al Comune. Il sindaco in ospedale – introduce così la sua nota il Comune di Rocca di Papa. Questa mattina (giovedì 19 ottobre ndr), una decina di persone ha fatto irruzione nell’ufficio del sindaco, urlando e minacciando i presenti. In quel momento, il sindaco era impegnato in un colloquio privato con un cittadino, che è stato costretto a interrompere bruscamente. Il gruppo di persone, guidato da due esponenti dell’estrema destra, aveva come intenzione quella di pretendere chiarimenti sulla presunta chiusura da parte dell’Amministrazione Comunale dell’Associazione Aurora, che fornisce sostegno a minori disabili di Rocca di Papa. Il sindaco Emanuele Crestini, assieme all’assessore Pier Paolo Montalto e al consigliere Paolo Gatta, hanno specificato subito che non è stata mai presa in considerazione una simile ipotesi, informando i presenti che tale notizia è del tutto falsa – continua così la nota. Purtroppo, anche alla luce delle dettagliate spiegazioni dell’Amministrazione, il gruppo di contestatori ha continuato a occupare l’ufficio del sindaco, creando scompiglio in tutta sede comunale. Dopo alcuni minuti sono giunti i Carabinieri della Stazione di Rocca di Papa, che hanno richiesto le generalità a tutti i presenti, che in quel momento si sono rifiutati di fornire. Uno dei questi è giunto anche a urlare minacciosamente in faccia a uno dei militari. Alla fine di questo scontro, il sindaco è in ospedale per accertamenti medici in seguito all’accaduto. In questo momento è tenuto sotto osservazione, almeno fino a domani. “Due giorni fa abbiamo dovuto smentire le voci che insinuavano la chiusura del Centro Anziani – ricorda il sindaco – Ci siamo presentati di persona alla manifestazione su ai Campi e abbiamo affrontato alcuni ex amministratori che inveivano contro di noi. Il tutto a causa di assolute invenzioni diffuse ad arte da qualcuno. Oggi, ancora, abbiamo dovuto subire un’aggressione, per di più verso rappresentanti delle istituzioni pubbliche. Ho sempre accolto chiunque volesse parlare con me. Le porte del mio ufficio sono sempre aperte. Se le persone di oggi avessero chiesto di incontrarmi per avere chiarimenti, avrei parlato con loro senza problemi. Ma hanno scelto altri metodi.” “Ci sono gruppi, politici e non, che sfruttano i temi sociali e le fasce più deboli della comunità (come gli anziani e i disabili) per aizzare la popolazione contro l’Amministrazione Comunale – continua Crestini – Il loro strumento principale sono le bugie, facendo leva sulla paura delle persone. Ritengo che questi comportamenti siano intollerabili e estremamente negativi per tutti: per chi è in difficoltà, che diventa vittima due volte, e per chi preferisce lo scontro fisico al dialogo. Un modo di agire che manifesta la debolezza delle loro posizioni. La forza fisica non può prevalere sulle idee e sul rispetto delle persone””.

Rocca di Papa, Iadecola (Pro-Case): «Aggressione a Crestini fatta da esponenti di una politica vergognosa e inaccettabile»

In seguito all’aggressione verbale e fisica subita dal Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, all’interno del suo ufficio da parte di due individui riconducibili a Noi con Salvini, anche il Presidente del Comitato Pro – Case, Alessio Iadecola, ha voluto esprimere la sua vicinanza al primo cittadino: «Ero presente al momento del fattaccio, in quanto eravamo a colloquio con il Sindaco in vista dell’importante incontro di domani, venerdì 20 ottobre, alle 10,30, in municipio con gli amministratori del territorio sul tema acquisizioni e dinieghi in sanatoria degli immobili riconosciuti come abusivi. Esprimo tutta la mia solidarietà al primo cittadino per quanto accaduto. Qualcosa di inaccettabile, anche alla luce della strumentalizzazione attuata da parte degli aggressori ai danni delle famiglie e dei disabili stessi. Una maniera assolutamente scellerata di fare politica, parlo di politica in quanto le due persone coinvolte appartengono ad una sigla di partito ben precisa. In questo modo si illudono soltanto i cittadini, senza risolvere i problemi. Vergogna!».