Immigrati a Marino, residenti chiedono legalità e raccolgono firme

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Marino
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Comune di Marino

Sarà presentata lunedì 25 maggio nelle mani del Prefetto Gabrielli una raccolta firme prodotta dai residenti del quartiere di Santa Maria delle Mole di Marino, nel quale su provvedimento dell’autorità provinciale nei giorni scorsi sono stati indirizzati 78 immigrati “richiedenti asilo”, nell’ambito della redistribuzione sul territorio nazionale e regionale dei rifugiati giunti in Italia dalle sponde meridionali del Mediterraneo. I 78 secondo l’ordinanza prefettizia, dovranno essere alloggiati presso una palazzina al centro di una zona residenziale sottoposta al vincolo della legge 167, che regola la costruzione di edilizia residenziale pubblica. E’ proprio a questo aspetto che i cittadini marinesi fanno appello nella lettera sottoscrizione che consegneranno al Prefetto, sottolineando il fatto che, le abitazioni di edilizia residenziale pubblica acquisite tramite apposito bando prevedono per gli acquirenti dei paletti precisi secondo i quali per i 5 anni successivi all’acquisizione della casa sono impossibilitati alla vendita ed all’affitto verso terzi. La stessa cosa, si legge nel testo allegato alla raccolta firme, dovrebbe essere sancita per la cooperativa Tre Fontane, che ha acquisito le abitazioni entro le quali dovrebbero essere ospitati i profughi.

I fatti in oggetto hanno fatto molto discutere e forti sono state le proteste dei residenti, i quali, rifiutano con fermezza ogni accusa di razzismo o scarsa solidarietà nei confronti dei migranti: “Noi siamo lontanissimi da ogni visione che vede nel diverso un pericolo – dichiarano alcuni dei firmatari – ma poniamo esclusivamente una questione di legalità rispetto ad una scelta che riteniamo inopportuna, sbagliata nel merito e nel metodo”. In effetti, se ci si deve far carico della necessaria ospitalità nei confronti di migliaia di persone che scappano da fame e guerre, è altrettanto innegabile che le strutture da individuare per la loro temporanea accoglienza, dovrebbero essere valutate con minuziosa attenzione e, nel caso di Santa Maria delle Mole, una zona residenziale ad alta concentrazione abitativa non parrebbe essere il punto ideale. Se a ciò si aggiunge la posizione del Comune di Marino, il quale lamenta una scarsa, per non dire assente, preventiva concertazione e comunicazione con le autorità prefettizie in merito ad una scelta che incide su un tessuto sociale altamente sensibile, si capisce che qualcosa non ha funzionato nel meccanismo.

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Lettera al Prefetto Gabrielli