Lega Velletri, “indignati per l’epilogo del Consiglio Comunale”

"Siamo a dir poco indignati per l'epilogo del Consiglio comunale". Parole e musica di Giorgio Greci, Faliero Comandini ed Andrea D'Agapiti.

0
697
greci_comandini__dagapiti
Greci, Comandini e D'Agapiti

“Siamo a dir poco indignati per l’epilogo del Consiglio comunale”. Parole e musica di Giorgio Greci, Faliero Comandini ed Andrea D’Agapiti, i tre consiglieri comunali della Lega Salvini Premier di Velletri, usciti a dir poco contrariati dall’ultima seduta consiliare. “Tutti i nostri emendamenti sono stati respinti – premettono i tre -, nonostante i temi fossero senza dubbio meritevoli e avessimo trovato la copertura finanziaria per sostenerli. La nostra indignazione s’accresce soprattutto per il fatto che é stato detto ‘no’ anche alle nostre proposte sul fronte della sicurezza, che rappresenta uno dei temi cui il nostro partito, su scala nazionale, presta da sempre particolare attenzione”.

“Nella seduta si andavano ad approvare tariffe Tari e Tasi, oltre al Documento Unico di Programmazione e il bilancio previsionale 2019-2021. Il Pd – dichiarano i tre – ha ancora una volta mostrato scarso interesse nel voler venire incontro ai cittadini, molti dei quali stremati di fronte ai frutti delle incapacità amministrative di chi li governa, male, da oltre 10 anni. Morale della favola, invece che delle riduzioni nelle tariffe, per anni ai massimi, si ritroveranno col balzello di un 5% in più sulla TARI, la tassa sui rifiuti. Troviamo inconcepibile che i cittadini debbano pagare le incapacità di una politica che non ha saputo neppure far tesoro del documento confezionato dalla Commissione Rifiuti”.

Un tema, questo, tanto caro al dottor Giorgio Greci, che ne era il presidente. “Anche su questo fronte – dichiara Greci – ci aspettavamo un cambio di passo che purtroppo non c’è stato. Serviva il coraggio di fare scelte virtuose, a partire proprio dal recepimento di quanto stilato dalla Commissione Rifiuti, che invitava a ridurre l’umido prodotto tramite Compostiere di Comunità, estendo il compostaggio domestico obbligatorio a chi si trova in campagna. Tutto questo non é avvenuto e non a caso i costi sono in costante ascesa, a confermi di quanto manchi totalmente una visione politica, nonostante gli 11 anni a guida PD. La soluzione – ribadisce Greci – era stata data con un documento che abbatteva la frazione di umido e con esso il costo di conferimento, garantendo un incremento di liquidità nelle tasche dei cittadini. Purtroppo un documento che ci invidiano tutti viene snobbato da questa Amministrazione, che anziché fare scelte virtuose, essenziali ad abbassare l’aliquota Tari, si limita ad alzarla e a lanciare spot come quelli di aver aumentato le rate”.

“Come gruppo della Lega – prosegue Greci – abbiamo votato favorevole agli emendamenti presentati dalla collega Ercoli, volti a diminuire la pressione fiscale per commercianti, artigiani e ristoratori. Ma chi si riempie sul commercio ha contribuito al suo sfacelo, facendo parte di un direttivo, quello del Partito Democratico, che amministra la città da 11 anni. Il commercio a Velletri é morto, ed é un dato di fatto, visto che ci troviamo di fronte ad innumerevoli negozi chiusi. Approvare quegli emendamenti avrebbe ridotto il cuneo fiscale e permesso a tanti negozianti, ristoratori e artigiani di respirare e andare avanti”. Delusione, da parte di Greci, Comandini e D’Agapiti, anche per la bocciatura degli emendamenti presentati. “Chiedevamo di finanziare la videosorveglianza, con un ampliamento della stessa agli svincoli stradali e ai principali punti di accesso della città, come pure in diverse zone periferiche” evidenziano Comandini e D’Agapiti. La maggioranza ha detto ‘no’ anche all’ampliamento della pensilina della fermata bus nei pressi della Casa circondariale, bocciando anche il rifacimento del manto stradale e l’invito a finanziare l’impianto di illuminazione di via della Noce”.

E’ soprattutto sui temi relativi al bilancio che i tre tornano, dopo aver già dato battaglia in aula consiliare. “L’ho detto e lo ripeto – premette Greci -: ancora una volta non si vede il cambio di passo promesso in campagna elettorale. Le entrate risultano contratte e ciò stride con un’imposizione fiscale che, invece, non accenna a diminuire, ma anzi aumenta, come nel caso della Tari. E’ allora evidente la scarsa capacità d’incasso da parte della Velletri Servizi, e proprio sulle municipalizzate ci aspettiamo più attenzione da parte di chi amministra la città. Appare infatti evidente la scarsa capacità di incasso, legata all’incapacità tecnica da parte della società partecipata nel saper introitare. Il mancato abbassamento della pressione fiscale – continua Greci – va quindi a totale discapito dei cittadini onesti, quelli che le tasse le hanno sempre pagate e continuano a pagarle”.

I tre della Lega invitano poi a prestare più attenzione ai bandi e fondi, come ad aspetti solo apparentemente minoritari: “Come é possibile – si chiedono – che il Museo introiti appena 7 mila euro l’anno? Facciamo di più per promuoverlo e renderlo virtuoso”.