Marino, Dario Massimi candidato per Di Giulio sindaco

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Dario Massimi
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Dario Massimi

MARINO. PCDI: DARIO MASSIMI, RESPONSABILE BIBLIOTECA DELLA FONDAZIONE “GRAMSCI”, NELLA LISTA COMUNISTA A SOSTEGNO DI ELEONORA DI GIULIO.

DARIO MASSIMI:“LA CULTURA STORICA DEL MOVIMENTO OPERAIO, DELLE LOTTE E DEL RIFORMISMO COMUNISTA, UTILISSIME ED ESSENZIALI PER PORRE BASI NUOVE IN UNA SOCIETA’ AGGREDITA DAL MALCOSTUME DELLA DESTRA A MARINO.”.

“La conoscenza, la storia e la ricerca che sono il pane quotidiano di tanti intellettuali che operano nella società italiana – ha detto Dario Massimi, responsabile della Biblioteca “Gramsci” – sono operatori ed energie tanto più utili alla comunità e alle diverse attività in cui uomini e donne sono quotidianamente impegnati, quanto più sanno offrire strumenti veri nelle situazioni di crisi. Purtroppo per Marino e per i suoi cittadini, secondo quanto mi hanno rappresentato i compagni del PCdI, il malgoverno che da un quindicennio imperversa a causa dei governi di destra, fanno proprio al caso nostro. Una situazione di crisi istituzionale, culturale, e perfino di legalità ed etica. E’ proprio qui, – sottolinea Massimi – che il riconoscimento e la conoscenza dei valori e delle tante esperienze che sono raccolte negli scaffali delle nostre biblioteche, come la storia della resistenza nei Castelli romani e in Italia, o come le presenze operose di grandi amministratori costruttori di buon governo, possono essere la base per sconfiggere ogni idea di astensionismo e di qualunquismo. E’ qui che confermando linfa vitale alle forze sane organizzate della società, siano essi partiti o movimenti, mostrando la capacità non solo tecnica-amministrativa, ma valoriale ed etica del grande pensiero che tanta Sinistra, così come i Comunisti, può attivare quella svolta e quell’alternativa oggi necessarie ed indispensabili. Per questo, – conclude Dario Massimi – ho accolto l’invito del PCdI di Marino di essere candidato nella lista per le amministrative 2016”.

Il segretario dei comunisti marinesi, Maurizio Aversa, dal canto suo ha “ringraziato a nome della città, della sinistra e dei comunisti questa generosa “messa a disposizione” di Dario Massimi. Inoltre – ha commentato – le basi etiche e l’opzione primaria di legalità, che il candidato sindaco Eleonora Di Giulio ha messo in testa alla proposta politica e amministrativa per tornare a guidare la città da parte del centrosinistra, sono proprio maggiormente garantite da una cultura che si nutra del rispetto e dell’aderenza costituzionale, e dei grandi valori di solidarietà e protezione sociale che la sinistra persegue da sempre. La lista comunista, si sta sempre più caratterizzando come lo strumento che è in grado di offrire alla amministrazione che verrà, e a tutta la città, la risposta positiva con uomini e donne portatori di cultura, di esperienza, di professionalità di coerenza politica e di spessore etico capaci di cacciare il malgoverno della destra, innescare la svolta necessaria a Marino, attuare con tutta la coalizione l’alternativa”

MARINO. DARIO MASSIMI: ASSURDA LA GUERRA ICONOCLASTA DEL M5S. ANTONIO GRAMSCI, IL SUO PENSIERO E IL LASCITO CHE E’ GIUNTO A NOI E’ UN BENE PER L’UMANITA’.

Dario Massimi, – responsabile della biblioteca del Gramsci – solo poche ora fa ha avuto modo di annunciare la propria adesione alla lista comunista che sosterrà Eleonora Di Giulio nella corsa per diventare sindaco di Marino. Ed ora già si trova a dover “affrontare” da un punto di vista squisitamente culturale, prima che politico, il M5S. Certo la figuraccia e l’azione antistorica e controcultura è stata consumata in Parlamento, ma non è che che i grillini di Marino possano far finta che non li riguardi.

Si tratta della positiva notizia di aver votato alla Camera i riconoscimento di “Casa Gramsci” quale monumento nazionale. Il brutto della notizia consiste nel voto contrario di 32 deputati del M5S e dell’astensione di quelli della Lega. “ Concordo pienamente con l’iniziativa politica e culturale della deputata Caterina Pes (PD). Trovo inaudito, impensabile e inspiegabile – dice Dario Massimi – di fronte ad una cosa così nobile, che eleva la cultura nazionale ad un fattore di unità rendendo omaggio ad uno dei più grandi pensatori italiani del novecento, non a caso studiato in tutto il mondo: dal Giappone all’America Latina, dalla Russia alla Cina, dall’Africa all’Europa; al M5S viene in mente, con motivi futili e ridicoli di votare contro. E’ una concezione barbarica delle appartenenze. Solo perché, o proprio per questo, Antonio Gramsci è stato il fondatore di un Partito, del Partito Comunista d’Italia, ai deputati del M5S viene in mente di armare una guerra iconoclasta! E’ incultura. E’ oscurantismo. Un movimento che ha la vista annebbiata dal grido “dalli al Partito e chiunque ne abbia contattato uno!”. Dimenticando, immersi in una crassa ignoranza che Antonio Gramsci è stato si fondatore di un partito, ma che è, come prova il suo lungo e serrato legame con Piero Gobetti, un promotore di cultura libera, di promozione del pensiero scientifico in ambito filosofico e filologico. – Massimi conclude con una domanda – : sapranno costoro che hanno compiuto questo sfregio contro la cultura e contro la logica, rimediare al loro errore quando tra breve lo stesso tema dovrà essere votato al Senato?”.

Nota. Nel 1965 la casa della famiglia Gramsci a Ghilarza, fu acquistata dal Pci e divenne sede del “Centro di documentazione e ricerca sull’opera gramsciana e sul movimento operaio”. Attualmente la casa è sede dell’associazione onlus “Casa Museo di Antonio Gramsci, centro di documentazione, ricerca e attività museali”, costituita nel 1999 con l’obiettivo di favorire la conoscenza del pensiero e dell’opera gramsciana e continua ad essere un punto di riferimento per gli studiosi di tutto il mondo. Il museo è articolato su sei sale e ospita anche una biblioteca.