Crolla la parte superiore del muro di Via Campo Gillaro.
“Monte Compatri Bene Comune” chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale ed ex Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis
Da oltre cinque anni, in Via Campo Gillaro, la strada che collega Piazza Marco Mastrofini alla zona del campo sportivo, trova spazio una palizzata di contenimento di un muro pericolante. L’eccezionale portata di acqua che si è abbattuta nella giornata di ieri ha provocato il collasso della parte superiore del muro, portando in strada grossi massi di tufo, danneggiando un’auto in sosta. Non si sono registrati feriti.
L’ultima volta che qualcuno dell’Amministrazione Comunale si è interessato al muraglione è stata durante la scorsa campagna elettorale. L’ex Amministrazione guidata dal neo Presidente del Consiglio Comunale, Marco De Carolis, intenta a distribuire fumo negli occhi ai cittadini di Monte Compatri, aveva aperto dei grandi scavi per verifiche statiche. Il tutto ha lasciato scoperto una voragine nella quale, nella giornata di ieri, si sono riversati centinaia di litri di acqua che hanno fatto collassare parte del muro.
“Da oltre cinque anni, dopo aver ricevuto un finanziamento di oltre 30 mila Euro dalla Comunità Montana per la messa in sicurezza, nessuno si è mai interessato del problema – affermano in coro i consiglieri di minoranza di “Monte Compatri Bene Comune. – L’incapacità amministrativa ha provocato danni, la negligenza ha portato alla chiusura di una strada, la mancanza di programmazione ha condotto Monte Compatri al baratro. Chiediamo le dimissioni immediate dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale ed ex Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, vero responsabile di un fatto che poteva avere ben altre conseguenze. Lo stesso ex Sindaco è stato colui che a Dicembre 2016, sul suo profilo Facebook annunciava in pompa magna gli inizi dei lavori a Gennaio 2017. A nulla servono le giustificazioni: il muraglione si trova a ridosso dell’oratorio e del Centro Anziani, centri di aggregazione pulsanti di una Comunità che ha visto nel corso degli anni un totale disinteresse verso i veri problemi del paese. Si sono spesi centinaia di migliaia di Euro per finanziamenti a pseudo associazioni culturali e ci si è dimenticati di risolvere un problema annoso. Crediamo, infine, sia da totale incompetenti lasciare scoperti gli scavi per i sondaggi: se la meteorologia non la possiamo ancora prevedere con assoluta certezza, la competenza è una qualità che si misura con i fatti”.
A seguito del sopralluogo eseguito nella giornata di ieri e, visti i chiari cedimenti, il gruppo consiliare “Monte Compatri Bene Comune” ha chiesto un’immediata verifica anche del muro di via Antonio Rosmini, quello situato e palizzato a ridosso delle Scuole Primarie. In quest’ultimo si nota un tendenziale allontanamento delle singole pietre, prefigurando futuri problemi di equilibrio per la struttura. Vista l’ordinanza n°3 del 21 Gennaio 2013 e l’ingente tempo trascorso, al fine di garantire la pubblica e privata incolumità, il gruppo consiliare “Monte Compatri Bene Comune” ha chiesto al Comune di Monte Compatri una precisa documentazione in merito allo stato del procedimento.
MALTEMPO, IL SINDACO D’ACUTI: “IN 50 MINUTI, 160 MILLIMETRI DI PIOGGIA. ECCO TUTTI GLI INTERVENTI POST NUBIFRAGIO. RIAPERTA VIA CAMPO GILLARO”
“Dodici interventi tra viabilità e rete elettrica: è questo il bilancio del violento temporale che, mercoledì 26 luglio, si è abbattuto su Monte Compatri. Pulizia delle strade, rimozione di detriti e ripristino dell’illuminazione pubblica sono le principali attività in cui sono state impegnate le forze della Polizia locale e della Protezione civile, che voglio ringraziare – ancora una volta – per la tempestività nell’agire in condizioni di emergenza”, dichiara il sindaco Fabio D’Acuti.
“Oltre al muro di via Campo Gillaro, di cui abbiamo dato notizia ieri e su cui sono in corso nuove analisi idrogeologiche e la strada è stata riaperta a senso unico in direzione via delle Cannetacce; tra le vie interessate dalle operazioni ci sono: Valle Soglie delle Pedicate; Fontana delle Cannetacce, zona che, tra l’ingresso secondario dell’impianto sportivo e il deposito comunale, ha visto saltare un tombino per la forte pressione dell’acqua; Serranti, dove si sono staccate parti di un muraglione di un’abitazione privata; Fontana Laura, dove gli interventi hanno principalmente riguardato la rimozione di terra; Carrarecce; via Casilina, incrocio con via Acqua Felice”, aggiunge il primo cittadino compatrese.
“Anche l’illuminazione pubblica ha subìto dei danni, causati da un fulmine che ha sovraccaricato tre cabine – continua D’Acuti –. Abbiamo già ripristinato i punti luce di viale Mazzini, sono in corso verifiche su via Placido Martini, via Serranti e a Parco Aldo Moro, zona La Cucca. Colgo l’occasione per ricordare e suggerire ai miei concittadini che, se si sono verificati guasti alla rete privata, è il titolare dell’utenza a dover contattare il gestore del servizio”.
“Nonostante ci siano stati evidenti danni alle coltivazioni di orti e viti, mettendo in difficoltà la produzione agricola; non si rilevano, per adesso, le condizioni per poter chiedere lo stato di calamità naturale: richiesta avanzata da alcuni utenti in post pubblicati sui social network.
Dopo il nubifragio, che fatto registrare 160 millimetri di acqua in 50 minuti e ha causato conseguenze negative a viabilità urbana, fornitura elettrica e verde; la stima dei danni, dunque, non ci può portare per ora a chiedere un intervento finanziario di sostegno per il ripristino dello stato dei luoghi”, conclude il sindaco Fabio D’Acuti.
28 LUGLIO – MURO DI CAMPO GILLARO, D’ACUTI: “LA VERA STORIA TRA PARERI E RIMPALLI DELLE SOPRINTENDENZE”
DE CAROLIS: “DIMETTERMI? SONO STATO SCELTO DA 990 MONTICIANI”
“Un rimpallo di competenze, pareri e permessi tra la Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio e la direzione Paesaggistica. In mezzo una revoca di un finanziamento da parte della Direzione regionale della Protezione civile, insieme a un sovvenzionamento promesso dalla Comunità montana che è arrivato solo nel febbraio scorso. È una storia lunga e complessa quella del Muro di via Campo Gillaro, mentre gli sciacalli del partito della denuncia partono alla carica per la solita inutile polemica. Abituati a scrivere esposti, potrebbero invece fare un accesso agli atti per ricostruire l’intera vicenda. Oppure potrebbero informarsi: il 2 agosto ci sarà l’apertura delle buste per l’affidamento dell’appalto per i lavori di riqualificazione”, lo scrive in una nota il sindaco di Monte Compatri, Fabio D’Acuti.
“Dopo il primo cedimento; nel 2011, una nota della Soprintendenza per i Beni Archeologici dà parere di massima positivo per la messa in sicurezza del muraglione. Mentre la Soprintendenza per i Beni Architettonici richiede la supervisione di un esperto medievale, ritenendo il bene di interesse storico-monumentale. Il Genio civile, da parte sua, si mostra favorevole a un intervento urgente; prevedendo di demolire la struttura e ricostruirla” aggiunge il primo cittadino.
“Rimpallo di competenze che ha portato la Direzione regionale della Protezione civile a revocare un finanziamento già stanziato. Nel 2014, la Comunità montana si rende disponibile a cofinanziare l’opera. Risorse previste nel 2015, deliberate nel 2016 ed erogate nel 2017: 30 mila euro che, evidentemente, non bastano e il Comune è pronto a intervenire con risorse proprie. Diffidata la ditta che ha effettuato gli scavi in corrispondenza del muro, per comprendere se il mancato rispristino degli stessi abbia favorito, mercoledì 26 luglio, il distaccamento di parti di tufo dal muraglione”.
“I dem si rivelano anche tecnici esperti, lanciandosi in ardite analisi sul muro di via Rosmini. È intenzione dell’amministrazione comunale effettuare indagini per valutare l’intervento, anche rivalendosi sul proprietario dell’infrastruttura. Ricordo che mercoledì 2 agosto si conclude, con l’apertura delle buste, la procedura per la gara d’appalto per affidare i lavori di riqualificazione” conclude Fabio D’Acuti.
“La richiesta di dimissioni di un consigliere che è stato eletto Presidente del Consiglio Comunale, già ex sindaco, e votato da 990 monticiani alle scorse elezioni amministrative, è semplicemente fuori da ogni principio democratico. Che si basa sul concetto di rappresentatività. Diritto cui sistematicamente si richiamano i presunti democratici di Fausto Bassani, ma che non può valere per il sottoscritto. Ricordo che il suo gruppo ha dovuto registrare la terza sconfitta elettorale consecutiva: lo accettino”, commenta Marco De Carolis.