Morto Vincenzo Cerami, indissolubile legame con i Castelli Romani

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Vincenzo Cerami
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Mercoledì 17 luglio è scomparso Vincenzo Cerami, scenografo di fama mondiale. Famoso in tutto il mondo soprattutto per la corsa,  seppur fallita, all’Oscar con “La Vita è Bella” di Roberto Benigni, non è stato soltanto un grande sceneggiatore, ma un artista a tutto tondo, legato in maniera indissolubile ai Castelli Romani. Nato a Roma, si trasferì da piccolo, per motivi di salute, a Ciampino. Qualche anno fa l’aneddoto legato al suo incontro con Pier Paolo Pasolini, ricordato in queste ore, venne riportato sulle colonne de “Il Corriere della Sera”. In un intervista con Antonio D’Orrico di quasi quattro anni fa, lo stesso Cerami  ricordava i suoi trascorsi nel Frascati, gloriosa squadra di rugby, in cui iniziò una carriera rugbistica di ottimo livello e con grandi prospettive, che però venne bruscamente interrotta da un infortunio. Prima di tutto questo era stato malato di difterite, era diventato cieco per un breve periodo ed aveva sfiorato la morte: l’aveva salvato l’incontro con un giovane professore venuto da Nord, un giovanissimo Pasolini, che con l’assegnazione di un tema libero in classe aveva fatto sbloccare Vincenzo, ripetente di prima media, dal mutismo in cui si era chiuso, per isolarsi dal mondo. Una bella storia che sarebbe divenuta una grande amicizia, un sodalizio artistico (come quello con Roberto Benigni) ed un legame parentale, Cerami è stato sposato con una cugina di Pasolini, presentatagli dallo scrittore che aveva chiesto al suo allievo di farle da cicerone in giro per Roma. Cerami, dicevamo prima, è stato un artista poliedrico: commediografo, scrittore (suo “Un borghese piccolo piccolo”) ed aiuto regista (proprio con Pasolini nel poetico “Uccellacci uccellini” con il grande Totò). Docente alla scuola del Cinema di Cinecittà, è stato anche ministro ombra ai Beni Culturali fino al 2009 durante il quarto governo Berlusconi e dopo assessore alla Cultura presso il comune di Spoleto.  E’ stato insignito di due grandi onorificenze negli anni duemila: prima è divenuto Commendatore all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana e poi Medaglia d’oro  ai Benemeriti della Scuola della Cultura e dell’Arte. L’Amministrazione comunale di Ciampino, oltre a ricordare la sua residenza a Ciampino e l’aver frequentato la locale scuola parificata “Francesco Petrarca”, ha menzionato la recente assegnazione del “David di Donatello alla carriera per lo scenografo romano e sottolineato il vuoto incolmabile lasciato tra quanti a Ciampino ebbero la fortuna di conoscerlo ed apprezzarne anche le sue doti umane. Ecco il cordoglio dell’Amministrazione ciampinese attraverso le parole del Vice Sindaco Carlo Verini: “E’ con profonda commozione che desidero far giungere le più sentite condoglianze ai familiari di Vincenzo Cerami, illustre scrittore, giornalista e sceneggiatore, dalle grandi e poliedriche capacità attraverso le quali seppe coniugare, con rara maestria, la letteratura con i meccanismi dello spettacolo. Una vita a tutto tondo che spaziava dai deliziosi elzeviri pubblicati su ‘Il Messaggero’ ad opere letterarie, poi mirabilmente trasposte in versioni cinematografiche e teatrali di grande successo. L’Amministrazione comunale parteciperà alle sue esequie che si terranno venerdì 19 luglio, alle ore 10.30, presso la Chiesa degli Artisti a Roma in Piazza del Popolo”.

Nicola Gallo