La mostra Mangasia, curata da Paul Gravett ed il suo team ripercorre e descrive la storia dei manga. Dal Giappone all’India, dalle Filippine a Singapore questi fumetti hanno raccontato le avventure incredibili di personaggi non solo fantastici che spesso sono diventati protagonisti di tanti cartoni animati e di conseguenza idoli di milioni bambini in tutto il mondo. Da un punto di vista culturale i racconti manga hanno un valore inestimabili poiché riflettono la storia e le tradizioni dei popoli che li leggono. Ma un manga può essere accessibile? Diciamo che è abbastanza complicato anche se le operatrici del Laboratorio didattico di Palazzo delle Esposizioni ci sono quasi riuscite, spiegando ad un gruppo di visitatori non vedenti e ipovedenti come è strutturato il manga. Grazie a tavole tattili realizzate con la tecnica della Minolta è stato illustrato come leggere il fumetto, da destra verso sinistra, e come viene suddivisa la pagina dove si susseguono le varie scene. Altro aspetto interessante è stata la riproduzione tattile delle emozioni sui volti dei personaggi. Gli occhi e la bocca sono lo specchio delle emozioni del fumetto e per palesarle vengono modificati e rappresentati con simboli eloquenti, ad esempio: i triangolini al posto degli occhi per indicare perplessità, la bocca all’ingiù per la tristezza, le stelline sulla fronte ci dicono che il personaggio ha ricevuto una botta in testa e così via. Questa bella esperienza si è conclusa con un laboratorio durante il quale ogni partecipante ha realizzato il suo personaggio inserendo la tipologia di occhi e bocca che preferiva…un gioco divertente che ci ricorda come tra le righe o i disegni delle storie ci siano sempre importanti riferimenti culturali.
Toccando i manga, mostra Mangasia a Roma
Visita tattile alla mostra Mangasia: Wonderlands for Asian Comics, dal 7 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018 al Palazzo delle Esposizioni di Roma