No all’aumento dei prezzi si alla qualità del cibo

La testimonianza di Riccardo Mancini titolare di una storica norcineria di Cecchina su aumento prezzi e qualità degli acquisti

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norcineria
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Le attività storiche del territorio e la pandemia. La tradizione dei negozi a conduzione familiare. E’ il caso della Norcineria Mancini di Cecchina. Il settore dell’alimentare è stato l’unico che nelle settimane di lookdown è rimasto sempre aperto, ma non per questo non ha risentito dei mutamenti e delle diverse prospettive che il Covid sta imponendo a tutti noi.

“Siamo rimasti sempre aperti – ci dice Riccardo Mancini – anche se ad orario ridotto. Per noi è stato importante, non solo per il nostro lavoro, ma perchè il negozio è un punto di riferimento per le persone nel quartiere. Lo è stato anche e soprattutto quando tutto era chiuso. Abbiamo conosciuto clienti nuovi, persone che prima lavorando non avevano tempo e modo di venire a fare la spesa direttamente”.

Molte persone si lamentano dell’aumento dei prezzi, soprattutto nel settore alimentare:

“Nonostante il comparto alimentare non abbia subito chiusure, anche noi abbiamo avuto delle difficoltà, soprattutto nell’approvvigionamento delle merci. Anche noi abbiamo riscontrato un aumento dei prezzi della merce alla fonte, per varie ragioni, ma abbiamo evitato che questi aumenti si riperquotessero anche nei prezzi al dettaglio. Lo abbiamo fatto per una questione di rispetto verso i nostri clienti”.

Nessun aumento di prezzo quindi.

“C’è una forte attenzione, da parte delle persone, verso la tutela della salute e la sicurezza, questo significa anche acquistare cibo di qualità. Il che significa informarsi sulla sua provenienza e sul percorso che lo porta sulle nostre tavole. Ecco perchè spendere qualcosina in più, a volte, significa maggiore attenzione verso la qualità di ciò che mangiamo”.