Osservazione al Print di Cecchina delle associazioni

Osservazioni al PRINT  relativo alla realizzazione di una struttura commerciale in località Cecchina incrocio Fontan di Papa

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Osservazioni al PRINT  relativo alla realizzazione di una struttura commerciale in località Cecchina incrocio Fontan di Papa

Le tredici associazioni firmatarie delle osservazioni riportano le motivazioni di fondo che ci hanno spinto a presentare una serie di osservazioni protocollate al Comune di Albano lo scorse primo ottobre entro i termini previsti. Nel documento specifico, si evidenziando oltre ad altri aspetti urbanistici, le criticità della variante al PRG che comporterà una significativa riduzione di terreno agricolo aggravando ulteriormente il fenomeno del consumo di suolo già critico nella città di Albano.

13 associazioni e comitati dei Castelli Romani hanno presentato le osservazioni al PRINT di Cecchina, che prevede una struttura commerciale con annesso parcheggio per complessivi 6.000 mq, il cui termine era oggi.

Le osservazioni sollevano dubbi sul rispetto della normativa vigente, richiamando l’attenzione sull’emergenza ambientale prodotta dal consumo di suolo. Tra le conseguenze nefaste del consumo di suolo sottolineano anche l’abbandono dei centri storici e l’impoverimento dei suoi spazi commerciali, perché finché si dà la possibilità di costruire ex novo su terreni agricoli garantendo profitti doppi o tripli rispetto al restauro dell’esistente, si provoca un progressivo spopolamento del centro non solo di Albano e il conseguente abbandono e degrado.

I cittadini firmatari si chiedono a chi serva il nuovo cemento, se la popolazione nel Lazio, come in tutto il Paese, diminuisce. Questo si traduce anche in una minor domanda di strutture commerciali. Proprio sulla Nettunense, dopo la proliferazione selvaggia, si contano le chiusure e l’abbandono di migliaia di metri quadrati: dall’ex complesso “Pork’s house” ai centri commerciali “Arcobaleno” e “i Colli” per citare i più conosciuti.

L’alibi del PRINT è una rotonda sulla Nettunense per mettere in sicurezza l’intersezione con via Ginestreto e via Campoleone, che la Regione – gestore della strada tramite ASTRAL – avrebbe dovuto realizzare almeno tre anni fa in occasione dell’apertura del nuovo ospedale dei Castelli 500 metri più avanti. Se la competenza e i relativi oneri sono regionali, perché il Comune concede al privato il cambio di destinazione d’uso, facendosi addirittura carico dei costi di manutenzione, illuminazione e pulizia del parcheggio pertinenziale della struttura commerciale?

Auspicano inoltre che la Regione non approvi il PRINT di Cecchina perché non ha alcuna utilità pubblica e non rispetta i requisiti previsti dall’art. 2 della L.R. n. 22/1997, riportante norme in materia di programmi integrati di intervento per la riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale del territorio della Regione, in quanto secondo il PTPR vigente si tratta di paesaggio agrario di rilevante valore, pertanto da considerare di pregio ambientale.

L’azione civica continuerà con la richiesta di un incontro all’amministrazione di Albano per chiedere di non consentire la costruzione di strade ed edifici che consumano suolo, coerentemente al principio europeo del “danno ambientale non significativo” e agli obiettivi dell’Agenda 2030, dando priorità agli investimenti sul miglioramento dell’esistente.

Associazioni e Comitati di quartiere firmatari:

Comitato “ VillaAltieri”; Comitato Cecchina “ Tor Paluzzi”; Comitato “ Miramare “; Comitato “ Pavona uno “; Comitato “ VillaFerrajoli”; Comitato ”La Stella” ; Comitato Salvaguardia Territorio Ardeatino “ U.S.T.“ ;  Comitato “S.Palomba“; Ass.ne “Vedere Altrimenti”; Ass.ne “SaluteAmbiente”; Ass.ne “ Italia Nostra”; Ass.ne “ Legambiente “; Ass.ne “ FabricAlbano A.P.S.”.