“Il 19 maggio l’UdC Monte Compatri ha presentato all’Amministrazione comunale una proposta di mozione per condannare la violenza in Medio Oriente e sostenere concretamente la popolazione civile colpita.
Pur non essendo presenti in Consiglio Comunale, ci siamo rivolti a tutti i gruppi consiliari affinché si facessero promotori dell’iniziativa, animati da senso civico e responsabilità.
La mozione proponeva:
La condanna di ogni violenza contro i civili;
Solidarietà alla popolazione di Gaza, in particolare donne, bambini e anziani;
La richiesta di liberazione immediata degli ostaggi israeliani;
Il sostegno ad azioni umanitarie tramite ONG, volontariato e istituzioni religiose;
La promozione della cultura della pace e dei diritti umani nelle scuole e nella cittadinanza.
Come ha sottolineato il coordinatore cittadino Claudio Quaranta, “la nostra proposta nasce da quei principi cristiani che sono parte integrante della cultura politica e morale che ci contraddistingue come partito. Non si tratta di un atto formale, ma di un appello sincero alla dignità umana, alla solidarietà e alla pace.”
Eppure, a oggi, nessuna risposta.
Un silenzio tanto più grave se si considera che questa Amministrazione annovera tra i suoi componenti esponenti di partiti che sabato 7 giugno scenderanno in piazza proprio per chiedere ciò che la nostra mozione propone: pace, rispetto dei diritti umani, sostegno ai civili innocenti.
Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un Consiglio Comunale che resta fermo.
È il momento, invece, di dimostrare coerenza e dare un segnale concreto alla cittadinanza. La pace, la solidarietà e il rispetto della vita non possono essere solo slogan da manifestazione, ma devono tradursi in atti veri, anche a livello locale”. Lo rende noto l’UdC Monte Compatri