Veronica Pavani “In tempo di crisi è il tempo delle scelte “

Veronica Pavani, Consigliere comunale di Grottaferrata, sulla questione politica del cambio di maggioranza all'interno dell'amministrazione Andreotti

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Veronica Pavani, Consigliere comunale di Grottaferrata, sulla questione politica del cambio di maggioranza all’interno dell’amministrazione Andreotti

“La parola responsabilità viene dal latino respondeo, rispondere a, rispondere ad un’esigenza, ad un ascolto. Come ho avuto modo di dichiarare durante il corso dell’ultimo Consiglio Comunale ho molta perplessità sulla capacità di questa amministrazione di rispondere alle urgenze e alle sfide di questo tempo di crisi. Il termine crisi viene dal greco krisis che significa “scelta”. Allora il tempo della crisi e dell’emergenza è anche il tempo delle “scelte”. La decisione che ho assunto è quella di confermare la mia posizione di criticità e opposizione, per questo sono giunta ad esprimere un voto contrario di fronte ad un bilancio anacronistico che non risponde in alcun modo alle esigenze dei cittadini e ai bisogni delle forze produttive, gravemente colpite da questa crisi sanitaria dalle pesanti ripercussioni economiche e sociali. Il bilancio dovrebbe essere, non semplicemente il prodotto astratto di decisioni maturate da una élite, bensì l’anima di un’azione politica, frutto di una sintesi partecipata e complessiva degli indirizzi politici della maggioranza. Purtroppo questo non si è mai verificato, nemmeno in passato. Nonostante ciò, ci tengo a precisare che non rinnego nulla del percorso politico e dell’esperienza maturata in questi tre anni di Consiglio Comunale. Ho avuto modo di osservare comportamenti e di valutare azioni, decidendo in autonomia e secondo coscienza di restare fedele ai valori costituzionali e agli ideali democratici e di solidarietà sociale che hanno animato la mia partecipazione al progetto di candidatura di Andreotti e che purtroppo quest’ultimo ha via via disatteso con scelte politiche miopi e comportamenti che io non ho condiviso. In modo particolare in ambito urbanistico mi batto per l’attuazione di provvedimenti all’insegna del contenimento del consumo di suolo con importanti risvolti sociali per la popolazione e per il futuro di questa città. Ho proposto e continuerò a proporre l’immediata approvazione del PTPG per dimensionare il nuovo e futuro piano regolatore esclusivamente in funzione degli incrementi demografici storici e di proiezione in un paese dove il diritto alla casa e alla famiglia sono giustamente riconosciuti come valori costituzionali. La casa in quest’ottica non può e non deve essere oggetto di speculazione. Il PTPG prescrive di non superare assolutamente il 30% di consumo di suolo e di non superare i 150 m2 di superficie consumata per abitante al fine della tutela ambientale e del contenimento del dissesto idrogeologico. Dunque, sviluppo sostenibile, urbanistica partecipata, consumo zero di suolo e rilancio della cultura sono punti cardine del gruppo consiliare che rappresento. Chiarita la mia posizione, colgo anche l’occasione per ribadire la disponibilità dai banchi dell’opposizione di poter offrire un contributo in termini di proposte concrete e di idee da presentare ad un tavolo di confronto con tutte le forze politiche per affrontare insieme questa delicata fase.  In coerenza con l’assunzione di responsabilità di cui sopra e come gesto di dissenso nei confronti del modus operandi di questa amministrazione che isola ed emargina chi non si allinea alle imposizioni del Sindaco, ho deciso di dimettermi dalla Presidenza della Commissione Cultura per non rappresentare più un alibi, sia per chi si sottrae al confronto e al lavoro come l’assessore competente, sia per chi vuole portare avanti una politica basata sulla furbizia e sulla poca chiarezza. La Commissione ha bisogno di riprendere a lavorare immediatamente e c’è tanto da pianificare. Sottolineo nuovamente come uno dei punti deboli dell’attuale giunta sia proprio la cultura ormai abbandonata a se stessa da troppo tempo. Non sono l’unica ad averlo detto, infatti, nell’ultimo Consiglio, anche altre forze di opposizione hanno evidenziato diverse criticità nel settore. Il DUP conferma la grave confusione di iniziative culturali vaghe e di obiettivi puntualmente non raggiunti e riproposti per gli anni successivi, nonché l’assenza di progettualità e pianificazioni culturali all’altezza della situazione. Spero che il mio gesto non cada nel vuoto dell’indifferenza generale e che risvegli invece alcune coscienze, inducendo, ad esempio, l’Assessore competente Luciano Vergati a trarre le dovute conclusioni. Grottaferrata ha bisogno di altre professionalità per quel settore e di politiche di Valorizzazione del Patrimonio Culturale lungimiranti e di più ampio respiro”. Lo scrive Veronica Pavani, consigliere comunale di Altri Orizzonti – per Grottaferrata