Via Reverberi, il M5S Ciampino fa il punto della situazione

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Movimento Cinque Stelle
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“Dichiarare il falso è un reato e lo è a maggior ragione se riguarda un atto pubblico con il quale si decide la sorte di un intero quartiere. La deliberazione del consiglio comunale dello scorso 30 luglio durante il quale è stato approvato il “Programma Integrato di Intervento localizzato nel Comune di Ciampino in Via Reverberi angolo Viale Kennedy e Via Lucrezia Romana” pare darci questa impressione. – inizia così la nota dell’M5S Ciampino

Delibera alla mano, i portavoce M5S hanno rivelato infatti una serie di incongruenze su quanto accaduto in aula e quanto trascritto nell’atto pubblico in merito alle votazioni: appelli nominali di consiglieri di maggioranza citati tra i votanti ma nella realtà assenti dall’aula a garantire il numero legale, facenti funzione (Colella e Giaquinto rispettivamente per presidenza e segretariato) che appaiono e scompaiono nelle carte come illusionisti del TUEL, consiglieri che risultano favorevoli e che poi ritroviamo a contestare la decisione insieme ai dissidenti del PD (chi è stato al piccolissimo avrà notato Abbondati, nell’atto favorevole, a condividere invece lo stesso palcoscenico di sdegno con Rugghia).

Tutte queste anomalie – continuano i portavoce M5S Bartolucci, Checchi, De Sisti e gli attivisti tutti – sono state segnalate in un documento depositato oggi dal M5S all’attenzione soprattutto del Presidente del Consiglio Muzi e il segretario comunale Rita, che nella loro funzione di responsabili per la chiara e corretta registrazione degli esiti delle votazioni in consiglio potrebbero essere, dunque, imputabili di ‘’falso in atto pubblico’’. Siamo convinti che il nervosismo ed il tema molto controverso abbiano determinato una serie di refusi ma trattandosi di atti pubblici l’amministrazione ha il dovere di accogliere il nostro documento, dove si chiede, in funzione dell’altissima rilevanza che ha assunto la deliberazione, di procedere ad una nuova votazione durante il prossimo consiglio comunale per rettificare la delibera che altrimenti potrebbe generare non pochi problemi ai suoi firmatari.

Chissà se dando una seconda possibilità ai nostri ‘’distratti’’ amministratori non si riesca insieme a garantire professionalità e trasparenza e, al tempo stesso, a dare il giusto peso alle osservazioni presentate da numerosi cittadini – si conclude così a nota firmata dai portavoce M5S Bartolucci, Checchi, De Sisti e dagli attivisti tutti – nei confronti di un piano di riqualificazione del territorio insensato e falsamente approvato dai nostri rappresentanti”.