Inceneritore, le reazioni della politica dopo la puntata di Report

Le dichiarazioni a seguito della puntata del programma di Sigfrido Ranucci andata in onda su RaiTre domenica 15 dicembre

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Le dichiarazioni a seguito della puntata del programma di Sigfrido Ranucci andata in onda su RaiTre domenica 15 dicembre

INCENERITORE A REPORT. ZEPPIERI: «LA REGIONE NON SI SOTTRAGGA ALLE SUE RESPONSABILITÀ E POLITICA ABBIA UN SUSSULTO DI ORGOGLIO».

 «Le tante incongruenze che sono state raccolte ieri nell’inchiesta di Report sull’inceneritore di Santa Palomba, sono quelle che andiamo raccontando da due anni e sono quelle che dovrebbero portare la politica tutta a un’inversione netta sull’intero progetto». Questo afferma la Consigliera regionale del Polo Progressista Alessandra Zeppieri.

«Nonostante i problemi ambientali, di risorse idriche, economici e sociali, gran parte dei partiti continua ad avallare questa scelta scellerata che oltretutto si trincera dietro la giustificazione di un Giubileo per cui non sarà mai pronto. È soprattutto grazie all’Unione dei Comitati contro l’inceneritore se l’attenzione su questo progetto è rimasta alta e costante, aiutando a smascherare le tante nefandezze che si stavano compiendo.

Report ha fatto un lavoro di ricostruzione importante che porta a galla tutte le contraddizioni dell’impianto: la vicinanza con le case e le aziende agricole biologiche, l’incognita dell’approvvigionamento idrico in un territorio già compromesso come quello dei Castelli Romani e dove la stessa ACEA ogni estate invita i sindaci e le sindache a emettere un’ordinanza contro lo spreco dell’acqua, la vendita del terreno dove dovrebbe sorgere l’inceneritore a un prezzo nettamente al di sopra della media e delle irregolarità sulla deviazione di un fosso che diventano magicamente opere idrauliche.

La Regione Lazio – continua la Consigliera – per quanto cerchi di smarcarsi, ha un ruolo grandissimo nella vicenda dell’inceneritore di Santa Palomba e deve farsene immediatamente carico, non fosse altro perché ha a disposizione due strumenti che ne potrebbero interrompere subito l’iter: la legge regionale 13 del 2019 per la tutela di aree ad alto rischio che se applicata, vista la vicinanza con la discarica di Roncigliano, non permetterebbe la costruzione di nuovi impianti; e la richiesta arrivata proprio da Parte di ACEA per istituire un’area di salvaguardia del campo pozzi Laurentino, che fornisce acqua a Pomezia e Ardea. Ricordo, oltretutto, che l’inceneritore ricadrà sotto la completa responsabilità della Regione una volta terminati i poteri straordinari legati al Giubileo.

Noi abbiamo sempre agito in questa direzione, con interrogazioni, mozioni e richieste puntualmente respinte a volte col pretesto che tutto fosse solo prerogativa del Commissario Gualtieri, a volte proprio con dichiarazioni a favore dell’impianto.

L’ultima richiesta predisposta assieme al collega Adriano Zuccalà – conclude Zeppieri – è quella di un Consiglio straordinario che possa finalmente darci indicazioni sul Piano Rifiuti a cui la Regione starebbe lavorando. Speriamo che almeno questa volta le nostre richieste non restino inevase e che la politica abbia un sussulto di orgoglio e si rimetta sul giusto cammino: quello della raccolta differenziata e del recupero materia».

REPORT, INCENERITORE DI SANTA PALOMBA. ZUCCALA’ (M5S): “Regione e Governo diano le risposte che chiediamo da oltre due anni”

“La puntata di Report dedicata all’inceneritore di Roma ha confermato le denunce che da oltre due anni portiamo avanti in tutti i livelli istituzionali e nelle piazze: la procedura per la realizzazione dell’impianto a Santa Palomba fa acqua da tutte le parti e non rispetta le indicazioni dell’Unione Europea sulla gestione del ciclo dei rifiuti.
I poteri commissariali che hanno permesso al sindaco Gualtieri di evitare una gara europea gli sono stati concessi per la gestione del Giubileo che sta per iniziare e che si concluderà quando dell’inceneritore non sarà neanche posata la prima pietra.
L’area acquistata da AMA per la realizzazione dell’impianto, sulla cui compravendita farà luce la giustizia, è vicinissima alle case, è già oggetto di contaminazione delle acquee sotterranee certificata da ARPA ed è in un’area dove non possono essere più scavati pozzi visto l’elevato livello di inquinamento e l’inarrestabile crisi idrica che interessa i laghi di Albano, Bracciano e Nemi.
È ora che il Presidente Rocca, che non ha mai risposto alle nostre interrogazioni e richieste, prenda in carico la questione e si adoperi per mettere in atto tutte le azioni volte a bloccare l’iter per la realizzazione dell’inceneritore. Può farlo: può applicare la legge regionale 13 del 2019 per la tutela di aree ad alto rischio, già richiesta dal Comune di Albano per il sito della discarica di Roncigliano; e può istituire un’area di salvaguardia del campo pozzi Laurentino, che fornisce acqua a Pomezia e Ardea, richiesta proprio da Acea. Entrambi questi provvedimenti impedirebbero la costruzione dell’impianto.

Allo stesso tempo, tutti i rappresentanti della maggioranza che ogni volta incontriamo sui tavoli e nelle iniziative contro l’inceneritore, mantengano la parola data davanti a comitati e cittadini: intervengano affinché il Governo riperimetri i poteri commissariali di Gualtieri, per consentire che venga applicato il piano rifiuti della Regione Lazio in vigore che non prevede alcun inceneritore.

Mi aspetto, ora che il vaso di Pandora è scoperchiato, che il Presidente Rocca accolga la richiesta avanzata insieme alla collega consigliera Alessandra Zeppieri e convochi immediatamente un consiglio regionale straordinario sul tema dei rifiuti.

Abbiamo il dovere di occuparci dei nostri territori, della loro salute ambientale e del futuro dei nostri concittadini, come stanno facendo dal principio comitati e associazioni che voglio ringraziare ancora una volta. Realizzare un inceneritore che brucerà 600mila tonnellate di rifiuti l’anno per i prossimi 33 anni è una condanna su cui la politica non può più tacere”.

Così in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.

“TERMOVALORIZZATORE, REPORT METTE A NUDO IL VERMINAIO ROMANO Comunicato stampa Unione dei Comitati contro l’inceneritore
“Il servizio inchiesta “Il Santo inceneritore” trasmesso nella puntata di Report del 15 dicembre 2024 ha messo a nudo il verminaio che si nasconde dietro l’inceneritore voluto dal Campidoglio ma che chiama in causa la politica romana tutta”. È quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.
Le spudorate risposte fornite a Report da Bruno Manzi, Presidente di Ama la cui testa dovrebbe essere la prima a cadere se solo a Roma esistesse l’etica pubblica, – prosegue l’unione – trovano eco nell’odierno comunicato stampa dell’Azienda che procede all’autovalutazione o meglio all’autoassoluzione delle risposte del suo Presidente.
Al riguardo – incalza la nota dell’Unione – la Commissione ambiente capitolina, membri di maggioranza e/o di opposizione, intendono adottare una qualche iniziativa? E sulla questione del Fosso della Cancelliera la cui deviazione, come dimostrato da Report carte alla mano, si è rivelata abusiva, continuerete a mantenere il silenzio? E in Città Metropolitana di Roma Capitale qualcuno aprirà bocca? Sul fosso ma anche sulla rimozione dei vincoli che impedivano la realizzazione di impianti rifiuti a una settimana dal rogito della compravendita del terreno ma con la delibera AMA di via libera al suo acquisto già adottata?
E al Municipio IX di Roma, la Giunta di Salvo proseguirà nella stretta osservanza del ruolo di clack del Sindaco che l’ha fin qui caratterizzata? Maggioranza e opposizione, ora che sanno che il provvedimento di ripristino dei luoghi adottato dal Municipio e che riguardava anche il Fosso della Cancelliera è stato sospeso da Gualtieri in forza dei poteri speciali interverranno o continueranno nel loro assordante silenzio?
Per ora ci basta sapere che la Procura di Roma, grazie alle coraggiose denunce di alcuni comitati che fanno parte dell’Unione, ha ora ulteriore e abbondante materiale per le proprie indagini sul cui progredire nutriamo piena fiducia.  Oggi che grazie a Report la verità è stata messa a nudo – prosegue la nota – chiediamo audizioni urgenti presso le Commissioni Ambiente di Camera e Senato dove la petizione popolare contro l’inceneritore di Roma sostenuta da oltre 13mila firme è in attesa di trattazione da oltre sei mesi. Stessa richiesta di audizione urgente avanziamo presso la Regione Lazio il cui appuntamento per settembre è stato immotivatamente disatteso. Per parte nostra – concludono dall’Unione – proseguiremo fino a quando non li avremo battuti ma d’ora in avanti chiunque e a qualsiasi livello avendo responsabilità istituzionali resterà a guardare limitandosi alle mere dichiarazioni per salvare la faccia sarà complice di questo gigantesco verminaio che da oltre due anni contamina la politica romana”. Lo rende noto l’Unione dei Comitati contro la costruzione dell’inceneritore.
17 dicembre 2024 – Silvestroni (FdI): “Per raccontare la verità sul Gassificatore non servono grandi inchieste basta andare a bussare alla sede Nazionale del PD”
“Il PD che vuole il gassificatore alle porte dei Castelli Romani è lo stesso della Schlein, Gualtieri e dei pochi sindaci dei Castelli Romani ancora del PD. Il Gassificatore sui Castelli Romani evidentemente non serve per le esigenze del Giubileo, ormai iniziato, come sosteneva Gualtieri e l’esiliato a Bruxelles, Zingaretti. In solitudine denunciavo come Deputato e poi come Senatore, eletto nel collegio dei Castelli Romani che la Regione Lazio e il comune di Roma con i superpoteri dati a dicembre 2021 dal Governo Draghi, voleva fare dei Castelli Romani e della provincia di Roma la pattumiera di Roma. Sono anni che il PD se ne frega del territorio e dei cittadini, facendosi aiutare dai loro uomini messi nelle società pubbliche del Comune di Roma ad ingarbugliare carte pur di raggiungere l’obiettivo. L’obiettivo del PD non è aria pulita (slogan utilizzato dal PD alle europee del 2024), ma levarsi il problema dei rifiuti di Roma possibilmente scaricando nel bacino elettorale meno rilevante per il PD cercando di nascondere i 10 anni di mala gestione del PD di Zingaretti, al potere in Regione Lazio fino al 2023, dove sono stati approvati dei piani rifiuti semplicemente folli. Consiglio alla redazione di Report o altre che vorranno approfondire, di non fare perdere tempo in giro ai loro inviati e recarsi esclusivamente alla sede Nazionale del Partito Democratico, a Sant’Andrea delle Fratte, alla prima direzione nazionale utile troverà tutti e gli unici responsabili del Gassificatore che costruiranno ad un prezzo esorbitante, non solo sul piano economico, sui Castelli Romani”. Lo dichiara il senatore dí Fratelli d’Italia, Marco Silvestroni.

Marica Roma (Movimento Futuro Italia): “Il servizio di Report sul Termovalorizzatore o Inceneritore di Roma: un campanello d’allarme per cittadini e istituzioni”.

Il Movimento Futuro Italia ritiene essenziale continuare a tenere alta l’attenzione su questa vicenda “emblema di una gestione politica e amministrativa che, ancora una volta, manca di trasparenza e rispetto per il territorio e per le persone”.

Il Movimento Futuro Italia denuncia le gravi lacune e le potenziali strumentalizzazioni emerse dal recente servizio di Report dedicato al Termovalorizzatore di Roma, noto anche come Inceneritore di Santa Palomba. Questo progetto rappresenta un caso emblematico di gestione politica e amministrativa priva di trasparenza e rispetto per il territorio e i cittadini.

Il servizio ha avuto il merito di portare all’attenzione pubblica una vicenda finora ampiamente ignorata, ma ha evidenziato limiti significativi nel trattamento di alcuni aspetti cruciali.

Al termine del servizio, le responsabilità sono state rappresentate in maniera distorta, attribuendo al Presidente della Regione Lazio, Rocca, un ruolo centrale sulla possibilità di fermare la costruzione dell’inceneritore. Secondo quanto riportato, tale risultato dipenderebbe unicamente  dall’adozione da parte di Rocca di un piano di bonifica e dei vincoli richiesti da Comune e Acea. Questa semplificazione, però, ignora la complessità della vicenda, che coinvolge una rete di decisioni politiche e di responsabilità amministrative distribuite su diversi livelli istituzionali.

Tale narrazione rischia di polarizzare ulteriormente il dibattito pubblico, trasformando un tema di rilevante impatto ambientale e sociale in un semplice terreno di scontro politico.

A nostro avviso è necessario promuovere una riflessione approfondita e costruttiva, invece di dare false aspettative e una prospettiva riduttiva la quale può favorire strumentalizzazioni da parte delle forze politiche, distogliendo l’attenzione dalle reali questioni in gioco.

È fondamentale affrontare questa problematica con un’analisi più equilibrata e obiettiva, capace di cogliere tutte le implicazioni e le responsabilità, affinché si possa costruire un percorso decisionale trasparente e rispettoso delle esigenze del territorio e dei cittadini.

Tra le omissioni più gravi del servizio vi è l’assenza di un approfondimento sul grave impatto delle emissioni tossiche dell’inceneritore, un tema cruciale per la salute pubblica. Inoltre, la vicinanza dell’impianto al Nuovo Ospedale dei Castelli Romani (NOC) e il rischio per scuole, centri sportivi e le numerose abitazioni situate a poche centinaia di metri dalla struttura sono stati trattati in maniera superficiale e distante dalla realtà, lasciando ai cittadini il compito di collegare i punti.

Non meno rilevante è il tema del trasporto su gomma: il previsto aumento del traffico lungo la consolare Ardeatina, una strada già congestionata e inadeguata, comporterà ulteriori disagi per la popolazione locale, aggravando l’inquinamento atmosferico e acustico. Questi aspetti, ignorati o appena accennati nel servizio, meritano invece un’attenzione centrale in una discussione seria e trasparente.

Come Segretario politico del Movimento Futuro Italia, ritengo fondamentale denunciare non solo le carenze informative del servizio, ma anche il rischio che questa narrazione limitata venga strumentalizzata dalle forze politiche in gioco. Da una parte, c’è chi potrebbe sminuire le criticità in termini di legalità, ambientali e sanitarie per accelerare la realizzazione del progetto; dall’altra, c’è chi potrebbe sfruttare il malcontento dei cittadini per criticare le scelte amministrative (con il solo fine propagandistico) e senza avanzare proposte realmente costruttive o alternative praticabili,.

Il Movimento Futuro Italia si impegna a mantenere alta l’attenzione su questa vicenda, promuovendo un dibattito pubblico informato e richiamando le istituzioni a una maggiore trasparenza e responsabilità.

I cittadini non devono essere vittime di decisioni calate dall’alto, né pedine di un gioco politico che antepone gli interessi di parte al bene comune.

Ribadiamo la nostra determinazione nel difendere il diritto alla salute, alla trasparenza e al rispetto per il territorio.

Continueremo a batterci per fare chiarezza su questa vicenda, con l’unico scopo di tutelare le comunità locali e di lavorare per garantire un futuro sostenibile alle generazioni presenti e future” lo dichiara Marica Roma , Segretario politico del Movimento Futuro Italia