Castel Gandolfo, il Comune toglie le plance dei manifesti elettorali e l’opposizione insorge

Il duro atto d'accusa di Marta Toti, candidata sindaca di Castel Gandolfo per la lista Riprendiamo il Cammino

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Marta Toti

“A pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, l’Amministrazione di Castel Gandolfo inizia le “grandi” opere per il  paese :   con la   delibera della  Giunta  Comunale n. 4  del 04/01/2022  viene  deciso  di  rimuovere  le  bacheche  di rappresentanza dei partiti politici situate in Via Merry Del Val , con la motivazione che le suddette plance, installate da anni ,degradano la via principale di passaggio per il paese”. Lo dichiara in una nota Marta Toti, candidata Sindaca di Castel Gandolfo per la lista Riprendiamo il Cammino.

“Ci chiediamo se i nostri Amministratori fanno mai una passeggiata a piedi per questa via e per  Via Massimo D’Azeglio che conduce nella Piazza della Libertà, luogo visitato da tutti i turisti che arrivano nella nostra cittadina.  Infatti in Via Merry Del Val c’è la pavimentazione del marciapiede disastrata in più punti e Via Massimo D’Azeglio è impraticabile a causa delle radici dei pini che hanno sollevato il manto stradale e dei sampietrini dei parcheggi a pagamento tutti divelti. Allora  ci  viene  da  pensare  che  il  vero motivo  per  cui  si  vogliono eliminare le plance sono i manifesti che vi vengono legittimamente affissi.  Tali   manifesti   non   sono   evidentemente  graditi  all’ Amministrazione Monachesi perchè  dicono la verità ai cittadini e  ne smascherano l’incapacità a governare la città  , portando alla luce  , a pochi mesi dalle elezioni , cinque anni di blocco dello sviluppo per Castel Gandolfo .

Tutto ciò rappresenta chiaramente per loro uno svantaggio elettorale , non possedendo argomenti per controbattere. E quindi questa maggioranza priva di idee da comunicare a mezzo di un manifesto per “rispondere” a quello dell’opposizione che fa?…. rimuove le plance!!!. certo  ,  così è di gran lunga più facile sfuggire al confronto. È un atto antidemocratico che ha il solo intento di “tappare la bocca” a chi la pensa diversamente da loro. Cara Sindaca e cara maggioranza – continua la nota – ti invitiamo a rivedere questa decisione , perché  quelle plance sono il simbolo della libertà di espressione e del diritto all’azione politica, ma forse sono diritti che questa amministrazione vorrebbe veder  “cancellati ” anche dalla Costituzione. Cara Sindaca e cara maggioranza forse ,  invece di pensare a come zittirci , è ora di pensare a partecipare a bandi  comunitari che possano finanziare opere per la nostra Città ormai completamente abbandonata”. Ha concluso Toti.